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Successo per l’ottava edizione del Premio Anna Magnani a Cinecittà

18 Mag

[ROMA] Si è svolta nel pomeriggio del 17 maggio presso la Sala Fellini negli studi di Cinecittà l’ottava edizione del Premio Anna Magnani;

L’evento celebra la grande attrice, premio Oscar nel 1956 per la migliore interpretazione femminile nel film “The Rose Tattoo” (La Rosa Tatuata) di Daniel Mann

Laura Chiatti

Organizzato da Francesca Piggianelli, Presidente di Romarteventi, che la ha condotto assieme al giornalista Stefano Buttafuoco, il Premio è stato assegnato ad agli artisti e personaggi del cinema, della musica della televisione, del giornalismo, del teatro, agli esponenti più autorevoli delle maestranze e ai nuovi talenti.

Franco Nero

I premiati di questa edizione sono stati
le attrici Laura Chiatti, Jun Ichikawa, Antonia Liskova e Chiara Francini per il film Addio al Nubilato di Francesco Apolloni;

Eleonora Daniele

Francesco Scianna ha ricevuto il premio Miglior Attore per il film Il Filo Invisibile, diretto da Marco S. Puccioni;

Antonia Liskova

Francesco Gheggi ha ricevuto il premio Attore Rivelazione per la stessa pellicola;

Il grande Franco Nero ha ricevuto il premio Attore International per il film Havana Kyrie diretto da Paolo Consorti, di cui è protagonista e co-produttore.

Massimo Wertmuller ha ricevuto il premio alla carriera per il teatro, il cinema e la tv.

Leo Gassmann ha ricevuto il premio Musica Rivelazione dell’Anno.
 
Per il documentario “Luigi Proietti detto Gigi” sono stati premiati il regista Edoardo Leo, il co-sceneggiatore Marco Bonini e Jonis Bascir per la colonna sonora.

La pellicola Altrimenti Ci Arrabbiamo ha vinto il premio Film Rivelazione, riconoscimento consegnato ai registi Niccolò Celaia e Antonio Usbergo aka Younuts.
 

Eleonora Daniele ha vinto il premio Conduttrice e Giornalista TV per la trasmissione Storie Italiane.

Lucilla Quaglia del Messaggero ha vinto il premio Scrittrice e Giornalista.
 

A Manuela Pasqualetti è andato il premio Maestranze Cinema

 
Antonella Pallante del TgR Lazio ha vinto il premio Giornalista e Inviata Tv.

Di assoluto rilievo il Comitato d’onore, composto dal presidente di Roma Film Festival Adriano Pintaldi, lo scrittore e autore televisivo Giancarlo Governi, Marcello Foti, la direttrice di importanti testate Lorella Ridenti, il regista e sceneggiatore Luca Verdone, il Presidente di Visioni&Illusioni Ettore Spagnuolo con Giuliano Montaldo presidente onorario, Saverio Vallone (Direttore del Premio Raf Vallone), il giornalista e Direttore editoriale della Agenzia nazionale “Di Stampa” Giacomo Carioti, Elfriede Gaeng, la regista, scrittrice e documentarista Elfriede Gaeng (autrice del film dedicato ad Anna Magnani), il direttore generale Annuario del Cinema Elettra Ferraú, Anna Maria Cuzzolaro ideatrice e curatrice con Luca Magnani della mostra Ciao Anna (prima mostra Italiana dedicata ad Anna Magnani).

L’evento ha avuto il patrocinio della Regione Lazio e della SIAE, del Centro Sperimentale di Cinematografia, di Visioni&Illusioni, ottenendo il riconoscimento della Direzione Generale Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il supporto di Roma Lazio Film Commission e di Cinecittà Panalight.

A cura di Alessandro Pino

Quel film di fantascienza con le musiche di Morricone girato a Monte Sacro – di Alessandro Pino

29 Feb

Il celeberrimo compositore Ennio Morricone è stato premiato con l’Oscar 2016 per le partiture del film di Quentin TarantinoThe Hateful Eight” dopo che nel 2007 aveva ricevuto il

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riconoscimento onorario alla carriera per la sua sterminata produzione di colonne sonore. Di essa fa parte la musica composta per “L’Umanoide”, un film di fantascienza del 1979 diretto da George B. Lewis (pseudonimo del regista Aldo Lado) che fu girato in parte nei cinestudi Dear di Talenti – nell’attuale Terzo Municipio della Capitale – e in cui recitavano diversi attori apparsi in precedenza in pellicole dell’agente 007, come Barbara Bach, Corinne Cléry e Richard Kiel (noto per il personaggio del killer con la dentiera in acciaio) . «Era un bel film girato con grande sforzo, ma non poteva competere con le produzioni americane – ricordava il maestro in una intervista di qualche anno or sono – io cercai di scrivere una colonna sonora in polemica con queste». Un compositore prestigioso e un cast di grido non bastarono a salvare dall’insuccesso un’opera che si ricorda per alcune imbarazzanti somiglianze con la serie di Guerre Stellari, a partire dal “cattivo” Lord Graal, interpretato dallo scomparso Ivan Rassimov vestito con un costume simile a quello del ben più famoso Lord Fener.

Alessandro Pino