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Il bilancio partecipativo…senza la partecipazione- di Alessandro Pino

28 Gen

Riunione in Municipio dei Comitati di quartiere con Marchionne

Due giorni dopo l’approvazione in Consiglio del bilancio di previsione si è tenuta in Municipio la riunione che era stata concordata prima del voto tra il presidente Marchionne e i principali Comitati di quartiere proprio sul cosiddetto bilancio partecipato: essendo avvenuta a giochi fatti si sarebbe potuto supporre che il significato del venire resi partecipi fosse mutato in un sempliceDSC_1379 “essere edotti” dall’originario “coinvolti nelle decisioni riguardanti la destinazione delle risorse”. Così è stato solo in parte ma in un senso ancor più restrittivo, perché nel concreto le linee portanti dell’incontro sono state da un lato la richiesta (per bocca di Silvana Caudai del Comitato Città Giardino) di una relazione illustrativa di un bilancio altrimenti difficile da comprendere anche per degli esperti ma soprattutto l’esternazione dello scontento per la promessa disattesa (e presente nel programma elettorale di Marchionne) del coinvolgimento. In particolare il malumore riguardava l’ordine del giorno votato contestualmente al bilancio che individuava quattro interventi prioritari per impiegare il milione di euro bonus destinato dal Campidoglio a ogni Municipio: la riqualificazione delle piazze Menenio Agrippa e Corazzini, la riapertura del nido di Castel Giubileo e soprattutto la realizzazione di una ciclabile sul viadotto dei Presidenti, avversata da opposizione e Comitati per il costo ritenuto eccessivo rispetto all’utilità (si è parlato di ottocentomila euro) e che occupando la predisposizione tranviaria al centro del viadotto accantonerebbe definitivamente l’idea originaria di un binario da Colle Salario al viale Togliatti. Duplice la linea tenuta dal presidente Marchionne  (affiancato dal presidente del Consiglio Municipale Riccardo Corbucci, dalla consigliera Anna Punzo, guida della commissione bilancio e verso la fine dall’assessore municipale al commercio Vittorio Pietrosante, mentre era rimasto sull’uscio per mancanza di spazio il consigliere di maggioranza Gianluca Colletta): da un lato il mancato coinvolgimento è stato imputato alla ristrettezza dei tempi imposti dal Comune, dall’altro è stata rivendicata la presenza della ciclabile nel programma per la cui attuazione aveva ricevuto mandato vincendo le elezioni. Immediata la replica dei consiglieri di opposizione presenti (Bonelli, Cascapera e Moretti) i quali gli rinfacciavano che nel programma era presente anche quel processo partecipativo cui si è venuti meno, mentre l’argomentazione della tempistica sfavorevole veniva rigettata da Mimmo D’ Orazio e Lorella Giribaldi (rispettivamente leader del Comitato Serpentara e della Associazione Agorà) che ribadivano inoltre di aver avuto il 15 gennaio da Marchionne la promessa di un incontro che precedesse il voto in Consiglio. Un muro contro muro insomma, apertosi parzialmente quando Marchionne ha chiesto un parere sulla bontà delle scelte compiute con l’ordine del giorno: a quel punto i Comitati hanno risposto affermativamente – fatta salva la famigerata ciclabile – tra lo stupore di alcuni dei presenti, dando l’impressione che il dissenso riguardasse il metodo più che i contenuti. L’incontro si è concluso con la richiesta da parte dei Comitati di un coinvolgimento immediato per la fase delle variazioni di bilancio, sulla quale però Marchionne non sembra essersi espresso nettamente, limitandosi a promettere la consegna della relazione per la metà di febbraio. Un invito al presidente del Municipio a ritirare il famigerato ordine del giorno è giunto altresì sul finale da parte di Massimo Moretti del M5S; in mancanza di ciò, per adesso si andrà avanti con l’idea (comunque ancora solo tale, mancando un progetto) di realizzarla.

Alessandro Pino

 

III Municipio di Roma Capitale: politici in riunione di maggioranza a piazza Sempione sventano furto alla scuola Montessori di Piazzale Adriatico

28 Gen

(pubblicato su http://www.di-roma.com in ultim’ora il 27/01/2015)

Mancavano pochi minuti alle ventuno, quando l’assessore alla scuola del III Municipio, Pierluigi Sernaglia, Marzia Maccaroni, presidente della commissione scuola e Yuri Bugli, presidente della commissione per le politiche sociali, sono riusciti a bloccare uno dei due balordi che si erano introdotti nella scuola Montessori di viale Adriatico dopo aver scardinato il portone d’ingresso.

I tre politici erano a piazza Sempione per una riunione di maggioranza, quando ai telefoni di diversi consiglieri sono cominciate ad arrivare le segnalazioni di cittadini che avevano notato i segni dell’effrazione in corso. Avvertite le forze dell’ordine, Sernaglia, Maccaroni e Bugli si avviavano verso la scuola e con l’aiuto di una torcia, si introducevano nei locali, guidati dai rumori inequivocabili. Mentre uno riusciva a fuggire, l’altro, risultato poi di nazionalità rumena e senza fissa dimora, veniva trattenuto con tanto coraggio e un pizzico di incoscienza, fino all’arrivo dei carabinieri che lo hanno ammanettato, arrestandolo in flagranza di reato.

Pochi minuti dopo, il tempo di chiudere frettolosamente la riunione, giungevano sul posto anche Paolo Marchionne, presidente del Municipio, Riccardo Corbucci, presidente del Consiglio municipale e Fabio Dionisi, presidente della commissione lavori pubblici che, mentre i loro colleghi erano impegnati nel rendere testimonianza ai militi dell’Arma, cercavano di mettersi in contatto con la reperibilità dell’ufficio tecnico per fare in modo che venissero ripristinate le porte d’entrata, onde scongiurare che la scuola rimanesse alla mercé di altri malintenzionati.

Durante il giro di ricognizione è stato ritrovato del materiale fecale deposto sul pavimento, non ancora attribuito nella paternità, a segno di profondo spregio verso l’istituzione scolastica appena violata.

Luciana Miocchi