
[ROMA] <Stanno arrivando le guardie, sbrigateve c’è n’esercito de guardie> : così ha gridato un uomo nel ristorante interno all’Ippodromo Capannelle dove era in programma una corsa di cavalli, cercando di avvisare la settantina di persone intente a mangiare e a scambiarsi informazioni legate all’esercizio delle scommesse clandestine, quando i poliziotti del commissariato Romanina, prima in borghese e poi in uniforme, sono entrati nell’area ristoro davanti la tribuna centrale. È successo il 29 gennaio: alcune persone erano sedute ai tavoli, altre in piedi, assembrate senza rispetto delle distanze di sicurezza ed in gran parte prive di mascherine di protezione. Il bar ristorante inoltre, è risultato operante e gli avventori stavano consumando liberamente il pranzo a prezzo fisso , in totale spregio dei divieti imposti. Al grido dell’uomo si è scatenato il fuggi fuggi ma nel frattempo i poliziotti avevano circondato l’area, piazzandosi alle uscite e riuscendo a intercettare ed identificare la maggior parte degli avventori che sono stati tutti sanzionati per inosservanza dei divieti anti Covid.
Inoltre agli investigatori non è sfuggita una coppia- marito e moglie- incaricata della raccolta delle somme da scommettere che stazionava a un tavolo con in mano un giornale di ippica e almeno due occasioni ricevevano da altri soggetti banconote da 50 euro. La coppia è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per esercizio di scommesse clandestine.
Sono stati sequestrati il denaro raccolto – oltre seicento euro – e un foglio scritto a mano dove erano riportate cifre riconducibili alle somme percepite per le scommesse.
Nei confronti del gestore è stata disposta la chiusura immediata dell’esercizio per cinque giorni e seguiranno ulteriori verifiche di natura fiscale.
Alessandro Pino
(Foto Questura di Roma)
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