Tag Archives: Prati
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Prati: tamponamento tra due autobus, autista resta incastrato in cabina

4 Feb

[ROMA] Incidente stradale tra due autobus dell’Atac la sera del 3 febbraio in viale Angelico: due vetture delle linee 32 e 69 si sono tamponate.

Nell’urto tre persone sono rimaste ferite mentre uno degli autisti è rimasto incastrato nella cabina di guida ed è stato liberato dai Vigili del Fuoco- intervenuti con il Carro Sollevamenti- che lo hanno affidato ai sanitari. Sul posto anche la Polizia di Roma Capitale.
A cura di Alessandro Pino
(Foto Comando Provinciale Vigili del Fuoco Roma)

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Prati: bloccate mentre forzano la porta di un appartamento

29 Set

[ROMA] Una ventisettenne e una quattordicenne entrambe senza fissa dimora che hanno cercato di forzare la porta di un appartamento in zona Prati sono state bloccate dai Carabinieri il 28 settembre.

I militari del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro, insospettiti dall’atteggiamento delle due giovani che si aggiravano fra varie palazzine, le hanno pedinate per diverso tempo fino a quando sono state viste entrare in un condominio di viale Giulio Cesare.

Le due sono state seguite fino al secondo piano dove sono state bloccate mentre stavano tentando di forzare la porta di un’abitazione. Una volta perquisite sono state trovate con vari arnesi da scasso e una lastra di plastica rigida.

La ventisettenne è stata arrestata per tentato furto aggravato e possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli in concorso e sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di firma per un anno e sei mesi.

L’altra essendo non imputabile poiché quattordicenne è stata affidata ad una casa famiglia individuata dalla Sala Operativa Sociale del Comune di Roma.
A cura di Alessandro Pino

(Foto Comando Provinciale Carabinieri Roma)

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Prati: urta una moto e viene preso a pugni, calci e testate | di Alessandro Pino

26 Lug

[ROMA] É accusato di aver preso a pugni calci e testate il giovane conducente di una minicar oltre che di aver sfasciato il lunotto del veicolo con un cazzotto.

Per questo un ventiquattrenne romano è stato arrestato il 25 luglio dalla Polizia con l’imputazione di lesioni personali aggravate.

I fatti erano accaduti in zona Prati a via Monte Zebio lo scorso 2 giugno: la vittima nel fare manovra a bordo della sua microcar aveva urtato un motociclo parcheggiato nei pressi.

Fermatosi subito per verificare il danno, è stato raggiunto dal probabile possessore del motociclo che ha iniziato a inveire contro di lui per poi spaccare con un pugno il lunotto della vetturetta.

A quel punto la vittima impaurita è salita sulla minicar scappando in direzione di piazzale Clodio, venendo però raggiunto dal motociclista che prima ha tirato il casco contro la minicar e poi lo ha aggredito con t violenza proseguendo anche quando era svenuto a terra, allontanandosi infine sulla macchina di un conoscente.

La vittima è stata soccorsa da agenti del
XV Distretto Ponte Milvio che hanno chiamato un’ambulanza e ascoltato le testimonianze dei presenti: il malcapitato è stato portato d’urgenza al Gemelli e sottoposto a un intervento di ricostruzione della mandibola durato cinque ore.

Ieri gli agenti del commissariato Prati hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Roma e richiesta dalla Procura della Repubblica.

Alessandro Pino

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Prati: presi mentre smontano il catalizzatore da un’auto | di Alessandro Pino

10 Lug

[ROMA] Due italiani di 42 e 41 anni sono stati arrestati a Prati dai Carabinieri mentre smontavano il catalizzatore da una macchina parcheggiata in strada.

È accaduto la notte del 10 luglio in piazzale Maresciallo Giardino: i militari del Nucleo Radiomobile perquisendo i due hanno anche trovato un altro catalizzatore smontato da un veicolo ancora da identificare, oltre a vari arnesi da scasso. Durante il processo per direttissima gli arresti sono stati convalidati.
Alessandro Pino

(Foto Comando Provinciale Carabinieri Roma)

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Prati: turista norvegese di 89 anni si perde | di Alessandro Pino

12 Mag

[ROMA] Un anziano turista in stato confusionale è stato soccorso a Prati nel pomeriggio dell’11 maggio dalla Polizia di Roma Capitale.

É accaduto in viale Angelico dove una pattuglia del I Gruppo Prati ha visto l’uomo, con difficoltà nei movimenti. Gli agenti gli hanno chiesto se avesse bisogno di aiuto: l’anziano, ottantanovenne della Norvegia, ha spiegato in inglese che si era perso allontanandosi dalla moglie e dal gruppo turistico assieme a cui era in visita a Roma ma non ricordava né i recapiti telefonici, nè il nome dell’albergo in cui alloggiava, nè il nome del tour operator.

Gli agenti hanno tranquillizzato l’uomo mettendolo al riparo dal caldo mentre si mettevano in contatto con l’Ambasciata norvegese. Alla fine è stata rintracciata la moglie del turista che ha raggiunto il marito.
Alessandro Pino
 

(Foto di repertorio)

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Prati: bloccati dopo il furto in appartamento | di Alessandro Pino

9 Mag

[ROMA] Tre georgiani con precedenti e senza occupazione sono stati arrestati in zona Prati dai Carabinieri perché gravemente indiziati di concorso in furto aggravato in abitazione e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.

I militari li hanno notato nei pressi di viale delle Milizie mentre uscivano in tutta fretta da un condominio e hanno deciso di bloccarli per un controllo. Dalla perquisizione sono saltati fuori ,nascosti nei vestiti, alcuni gioielli, un accendino d’argento, un mazzo di chiavi da scasso di tipo bulgaro e grimaldelli.

Si é poi accertato che i tre avevano forzato la porta di un appartamento nel palazzo da cui erano stati visti uscire e che avevano rovistato rubando i preziosi trovatigli addosso.

Alessandro Pino

(Foto Comando Provinciale Carabinieri Roma)

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Prati: donna bloccata subito dopo il borseggio | di Alessandro Pino

7 Mag

[ROMA] Una trentanovenne peruviana, già nota alle forze dell’ordine, è stata arrestata dalla Polizia a Prati per furto con destrezza.

Un equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine Lazio stava percorrendo via Andrea Doria quando ha visto un uomo e una donna che si avvicinavano alle spalle di una persona e uno dei due le ha sfilato il portafogli dalla tasca dei pantaloni.

La donna poi si è accorta della presenza dei poliziotti e ha tentato di scappare gettando la refurtiva sotto una macchina in sosta ma è stata subito bloccata. L’arresto è stato convalidato.
Alessandro Pino

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Prati: furgone in fiamme, trovato un cadavere all’interno | di Alessandro Pino

1 Feb

[ROMA] Macabro rinvenimento a Prati nella mattinata del primo febbraio.

Un furgone é andato a fuoco in via Angelo Emo. Mentre i Vigili del Fuoco spegnevano le fiamme hanno trovato il cadavere di un uomo riverso nella parte posteriore del veicolo. Il corpo al momento non è stato identificato. Sul posto sono arrivati anche i Carabinieri e i sanitari.
Alessandro Pino

(Foto Comando Provinciale Vigili del Fuoco Roma)

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Prati: taglia la strada al bus e prende a pugni l’autista | di Alessandro Pino

16 Gen

[ROMA] Scene di ordinaria giungla metropolitana la sera del 14 gennaio a Prati nei pressi di viale Mazzini, dove il conducente di un autobus pubblico é stato malmenato da un pluripregiudicato che in sella a una moto aveva tagliato la strada alla vettura.

Ne ha dato notizia oggi Il Messaggero: a quanto si legge, il motociclista con una manovra pericolosa aveva costretto l’autista del bus della linea 30 a una brusca frenata che ha anche fatto finire sul pavimento qualche passeggero. Alle rimostranze del conducente, per tutta risposta il pregiudicato é smontato dalla moto iniziando a picchiarlo dal finestrino e colpendo il bus con il casco. L’autista a quel punto é sceso per controllare i danni ed è stato nuovamente aggredito a pugni e schiaffi. Il pestaggio sarebbe proseguito se non fosse intervenuta una pattuglia della Polizia che ha bloccato l’aggressore denunciandolo per interruzione di pubblico servizio, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e a incaricato di servizio pubblico. Il tutto è anche costato un’ora circa di fermo del bus.

Alessandro Pino

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Prati: istrice a spasso tra le auto | di Alessandro Pino

7 Ott

[ROMA] Non solo cinghiali in pieno centro: ora anche un istrice, che andava a passeggio tra le auto lungo via Cipro in direzione di piazzale Clodio ed è stato salvato dalla Polizia Locale la mattina del 7 ottobre.

Il simpatico e spinoso animaletto girava al centro della strada ed è stato intercettato da una pattuglia del I Gruppo “ex Prati”.

Non è stato semplice fermare l’istrice che si infilava tra le auto ed è entrato anche in alcuni esercizi commerciali
Dopo vari tentativi si è riusciti a metterlo in salvo prima che finisse investito o che qualche passante si ferisse con gli aculei.

L’istrice è stato affidato alla Lipu che lo ha preso in custodia.
Alessandro Pino

(Foto Polizia di Roma Capitale)

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Prati: ubriaco colpisce un autobus con una bottiglia di vetro | di Alessandro Pino

2 Set

[ROMA] Non solo incendi: gli autobus pubblici della Capitale rimangono spesso preda di danneggiamenti a opera di teppisti come accaduto in zona Prati la sera del primo settembre: all’incrocio tra viale Giulio Cesare e via Lepanto l’autista di un mezzo ha dovuto interrompere la corsa perché un uomo ha lanciato una bottiglia di vetro colpendo la vettura.

Sul posto sono intervenuti i
Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Roma che hanno individuato l’autore del gesto, un cinquantasettenne romano già noto alle forze dell’ordine e in evidente stato di ubriachezza. L’uomo è stato denunciato per interruzione di servizio pubblico e danneggiamento.
Alessandro Pino

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Prati: rifiuta di mettere la mascherina sul bus e di farsi identificare, multa e denuncia | di Alessandro Pino

1 Set

[ROMA} Si è rifiutato di mettere la mascherina sull’autobus: per questo un sessantunenne e stato denunciato dalla Polizia di Roma Capitale a Prati.

É accaduto su un mezzo della linea 70 in viale Giulio Cesare la mattina del primo settembre: il personale Atac gli aveva chiesto ripetutamente di indossarla ma senza risultato. A quel punto sono intervenuti gli agenti del Gruppo “Prati” ai quali ha rifiutato di fornire le sue generalità o di mostrare un documento.

Alla fine l’uomo è stato portato in ufficio e
denunciato per interruzione di pubblico servizio e rifiuto a fornire le proprie generalità oltre che multato per
violazione dell’obbligo di indossare la madcherina sui mezzi pubblici.

Alessandro Pino

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Prati: ruba in auto e la proprietaria lo mette in fuga, arrestato dai Carabinieri | di Alessandro Pino

6 Lug

[ROMA] Un nigeriano trentunenne già noto alle forze dell’ordine è stato arrestato dai Carabinieri in zona Prati per
tentato furto aggravato su un’autovettura.

Una pattuglia della Squadra d’Intervento Operativo dell’8° Reggimento Lazio
transitando in via Crescenzio all’incrocio con via Orazio ha notato lo straniero che correva per strada e lo ha bloccato.

Assieme a una pattuglia della Stazione di Roma Prati si è accertato che il nigeriano era stato messo in fuga dalla proprietaria di un’autovettura parcheggiata nella vicina via Virgilio, dopo essere stato sorpreso mentre rovistava nei vani portaoggetti.

Per questo è stato perquisito: nel borsello aveva una pinza multiuso, due cacciaviti, due coltellini multiuso e quattro chiavi alterate. L’arrestato è stato portato in caserma e trattenuto in attesa del rito direttissimo.
Alessandro Pino

(Foto Comando Provinciale Carabinieri Roma)

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Prati: ruba una bicicletta e lo trovano con un coltello | di Alessandro Pino

22 Giu

[ROMA] Un nigeriano trentunenne è stato arrestato dalla Polizia nel quartiere Prati nel pomeriggio del 21 giugno. Gli agenti del Reparto Prevenzione Crimine e del commissariato Prati erano stati fermati da un cittadino in via Orsini: l’uomo ha riferito che pochi istanti prima un ragazzo di colore gli aveva rubato la bicicletta dall’interno del proprio cortile condominiale.
I poliziotti hanno rintracciato e bloccato lo straniero in viale delle Milizie. Nello zaino aveva un coltello che è stato sequestrato.
Alessandro Pino

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Scippi seriali a Prati: un arresto | di Alessandro Pino

10 Giu

[ROMA] È finito in manette dopo un inseguimento iniziato in via Cola di Rienzo la mattina del 9 giugno un romano cinquantaduenne accusato di essere l’autore di circa quindici scippi e rapine avvenuti nel quartiere Prati dallo scorso anno.

Le indagini della Polizia che si erano svolte attraverso l’analisi delle telecamere di sorveglianza dei transiti veicolari e attività di individuazione fotografica, hanno permesso l’identificazione dell’autore dei reati mostrandone il modus operandi: l’uomo dopo aver prescelto la vittima, la avvicinava strappandole la borsa e si dileguava. In un caso lo strappo della borsa aveva causato la caduta dell’anziana vittima che aveva riportato la rottura del femore.

Sono allora stati intensificati specifici controlli e finalmente in via Cola di Rienzo una pattuglia in borghese ha incrociato l’uomo a bordo di un ciclomotore risultato rubato: lui ha provato a fuggire ma è stato inseguito e arrestato. Con sé aveva inoltre arnesi da scasso. Sono in corso ulteriori indagini per accertare se l’arrestato sia coinvolto anche in analoghi avvenuti in zone limitrofe.
Alessandro Pino

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Prati: a 15 e 11 anni cercano di forzare il portone di un palazzo | di Alessandro Pino

28 Mag

[ROMA] Una nomade quindicenne assieme a un complice di undici anni sono stati bloccati dai Carabinieri mentre cercavano di forzare la porta di un condominio in via Pietro Cossa, zona Prati, nel pomeriggio del 27 maggio.

I due stavano cercando di aprire il portone con diversi arnesi da scasso ma sono stati notati dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro che li hanno fermati e identificati. I Carabinieri hanno recuperato e sequestrato un cacciavite, una chiave inglese, un paio di forbici e una lastra ovale in plastica.

La quindicenne è stata arrestata per tentato furto in abitazione e portata al Centro di Prima Accoglienza Minori di via Virginia Agnelli mentre il complice, non imputabile per l’età, è stato portato in un centro di pronto intervento minori.
Alessandro Pino

(Foto Comando Provinciale Carabinieri Roma)

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Prati: rissa tra sudamericani davanti un bar | di Alessandro Pino

17 Mag

[ROMA] Tre sudamericani sono stati arrestati dalla Polizia a Prati per rissa nel tardo pomeriggio del 16 maggio. Gli agenti sono intervenuti davanti a un bar di viale Giulio Cesare dove un gruppetto di dieci persone- tutte dai tratti somatici del Sud America- se le stava dando di santa ragione. Alcuni dei corrissanti sono riusciti a fuggire ma ne sono stati bloccati tre: un ecuadoregno e due peruviani, tutti ventitreenni, che presentavano evidenti ematomi.

Alessandro Pino

Prati: africano si masturba davanti a due ragazze – di Alessandro Pino

11 Dic

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Arrestato l’altra sera in viale Angelico (quartiere Prati) un diciannovenne senza fissa dimora originario del Mali  queste le caratteristiche del giovane che aveva molestato sessualmente due ragazze, masturbandosi davanti a loro e sferrando anche un pugno al fidanzato di una di esse, ferendolo al volto. Erano passate da poco poco le nove di sera quando una coppia di fidanzati ha parcheggiato la macchina a bordo strada: dalla vettura è scesa la ragazza per salire a casa e a quel punto il maliano è apparso alle sue spalle masturbandosi. Il fidanzato è intervenuto ma l’africano lo ha colpito con un pugno. Quando sono arrivati gli agenti delle Volanti fermando il maliano si è avvicinata un’altra ragazza che ha riferito di essere stata seguita poco prima dallo stesso individuo che le mostrava i genitali e le urlava oscenità, costringendola a rifugiarsi in una pizzeria. Il giovane immigrato è stato arrestato e messo a disposizione della magistratura.
Alessandro Pino

Maestà e sfacelo a Roma: passeggiata forzata di due inviati poco speciali

3 Ago

Venticinque giugno, ultima puntata di della trasmissione radiofonica “RomaChiama 88.100”. Servizi registrati di Alessandro Pino e collegamento in diretta telefonica da piazza del Campidoglio per Luciana Miocchi, c’è un flash mob pro Marino da seguire, nel bel mezzo dei giorni più bui per il Sindaco chirurgo, il cui governo rischia di essere travolto dagli strascichi dell’inchiesta su Mafia Capitale. La scelta non si rivela felicissima: quello stesso giorno è previsto uno sciopero del trasporto pubblico, con tanto di fasce di garanzia, per cui le persone si affrettano ad arrivare e andare via prima che i mezzi spariscano di nuovo. Il Pino non si lascia sfuggire l’occasione di un giro nella città eterna e, libero al momento da altri impegni, si presta a dare una mano. Bloccati in qualche modo alcuni attivisti, anche loro con il problema di tornare a casa la diretta viene portata a termine. Un’esperienza elettrizzante, per alcuni versi. Ma la vera avventura comincia dopo, quando già si era avuto un assaggio girellando nei dintorni della piazza..

Quello che segue è il resoconto della stessa avventura, vista da occhi diversi, da teste che non potrebbero che essere agli antipodi.

Un uomo non si perde nelle sfumature, bada alla sostanza  –  Alessandro Pino:

MIOCCHIPINOpasseggiataA

Pubblicità invadenti all’orizzonte

“Questo è il resoconto di una passeggiata  tra i due volti di Roma, oggi: uno splendore antico che lascia ammutoliti ed è introvabile altrove, mortificato da una decomposizione morale e materiale giunta a livello tale che se non si fa qualcosa – qualunque cosa – per innescare una rigenerazione finirà per sommergere tutto. Un percorso iniziato da piazza del Campidoglio e terminato a Prati una sera di fine giugno, dopo un collegamento in diretta per l’ultima puntata della prima stagione di Roma Chiama 88.100, trasmissione radiofonica con la quale abbiamo collaborato nel ruolo di inviati. Mezzi pubblici non ce n’erano a causa dell’immancabile, beffardo sciopero del venerdì e la fascia oraria di garanzia era terminata. Ci consultiamo rapidamente e conveniamo di lasciare perdere i taxi e tornare a piedi, un po’ per l’euforia della nuova esperienza da giornalisti radiofonici che ha esaltato entrambi, un po’ perché nessuno dei  due vuole ammettere con l’altro (“e che saranno mai cinque chilometri…”) di essersi ridotto fisicamente un rottame. Dunque ci incamminiamo alla luce nitida del crepuscolo, dando un ultimo ampio sguardo con le spalle alla statua di Marco Aurelio. E già qui lo stato di grazia (o quasi) viene messo alla prova da una schiera di bagni chimici in plastica rossa posizionati quale graziosa sorpresa al termine del colonnato dei Musei Capitolini. Scendiamo la scalinata, da lì prendiamo via delle Botteghe Oscure svoltando in via Arenula verso il Lungotevere e da lì in direzione di Prati, tra marciapiedi sconnessi, invasi dal fogliame e dalle cartacce, poco o per niente illuminati ma soprattutto in mezzo alla tangibile, percepibile presenza di una umanità disastrata, che è stata fatta arenare nell’Urbe e poi lasciata allo sbando:  tracce di feci umane, zaffate di orina e del vomito di chi deve aver rimesso anche l’anima dopo essersi scolato chissà quale intruglio dozzinale.  Ogni tanto una sosta (per sentire con gli auricolari qualche passo della trasmissione e anche per riprendere fiato…)  ma guardandoci attorno con circospezione, perché è inutile negare l’evidenza: ogni angolo può nascondere un pericolo, un aggressore che non ha niente da perdere anche nei pressi di luoghi che per prestigio dovrebbero essere – forse un po’ ipocritamente – immuni da tutto ciò. Invece scopri che le periferie non hanno l’esclusiva dello sfacelo (ci siamo proposti di adoperare il meno possibile l’abusatissimo termine “degrado”). Di tutto ciò magari non ci si rende conto chiusi nell’abitacolo della propria automobile: nessuna retorica a favore della bicicletta, per carità, si tratta semplicemente di calarsi fisicamente dentro queste situazioni per riuscirle a cogliere appieno. Del resto è quello che ha reso (tristemente) popolari un sito con pagina Facebook annessa il cui nome dice impietosamente che la città fa schifo. La marcia intanto prosegue, superiamo  una lunga fila di automezzi posizionati per un set cinematografico e arriviamo al ponte Umberto I soffermandoci per qualche scatto con la reflex: il gioco delle luci del Cupolone e dei riflessi nel Tevere è affascinante, molto meno il gigantesco telo pubblicitario affisso su un palazzo e che per forza risulta inquadrato ma soprattutto il solito mercatino di borse contraffatte e di ciarpame – vedasi aste per i selfie con il telefonino –  che non chiude mai e prospera in bella vista alla faccia della legalità. Certo che se nessuno comprasse alcunché la questione nemmeno si porrebbe. Del barcone semiaffondato nel fiume e degli  accampamenti sugli argini di persone che in qualche modo si procureranno da vivere, anche diventando predatori, nemmeno ne parliamo. Scavalcato il ponte ci si avvicina alla ambita mèta, le fauci riarse vengono ristorate da un brindisi con Coca gelata – avevamo resistito fino a quel momento per non farci spennare dai locali dall’aspetto pericolosamente  turistico incontrati più in centro – e anche alla radio arriva il momento dei saluti mentre sopra le nostre due teste si accende già la lampadina delle idee brillanti: quella da cui è nato l’articolino che state leggendo”.

Una donna nota il particolare – Luciana Miocchi:

“di tanti giorni per manifestare la solidarietà al Sindaco, gli attivisti vanno a scegliere proprio quello che han meno possibilità di funzionare, uno in cui c’è lo sciopero dei mezzi pubblici. La fascia di garanzia termina proprio quando dobbiamo andare in onda. Vabbè, che non si dica che non sono una tipa adattabile. Qualche problema nel far rimanere le persone che interverranno, mica tutti son votati alla scarpinata, pure se si tratta di difendere il Sindaco o di cogliere l’occasione ghiotta di insolentirlo via etere. In attesa della diretta con la radio mi guardo intorno: una coppia di sposi, lui in alta uniforme, lei con il reggiseno che spunta irriverente dalla scollatura sulla schiena. Sorrido, immaginando che il neo marito per non metterla in imbarazzo gli sta facendo fare il defilè della vita in condizioni quasi comiche, fortuna che i romani ormai sono abituati a tutto…li accompagno con gli occhi fin sotto il colonnato dei musei capitolini e la mia attenzione passa dal vestito della sposa ….alla linea di bagni chimici posizionati alla fine delle colonne. Rossi con un cuore rovesciato gigante e marca ben evidenza. Uao. Sullo sfondo una cascata di edera. Penso che questa la devo fotografare, a raccontarla si rischia di non essere creduti. Vero che quando scappa scappa ma…avrebbero potuto incartarli, mimetizzarli, colorarli di verde, chessò.

In fondo al colonnato, una sorpresa...

In fondo al colonnato, una sorpresa…

Lo dico a Pino, mi guarda come se gli avessi segnalato Marino vestito da antico romano, poi si convince ad andare a guardare e alla fine scatta raffiche di foto come solo un turista giapponese. Ci guardiamo perplessi, osserviamo la copia del Marc’Aurelio che sembra indicare il drappo della mostra: raffigura un enorme leone di marmo con le fauci aperte. Titolo: l’età dell’angoscia. Già questa bastava a stendere un armadio ma noi non ci scomponiamo. Sapevamo che fare la diretta da qua avrebbe comportato l’eroica missione di fermare un taxi a Roma in un giorno di sciopero o farsela a piedi per qualche chilometro o anche, sfidare la sorte aspettando qualche bus superstite. Stamattina ho lasciato la macchina in via Damiata, a Prati. Ma cosa vuoi che sia mai una passeggiata lungo il Tevere, in centro, all’imbrunire in una sera d’estate rinfrescata dal venticello romano… evitiamo i bar per turisti ma non schiviamo le strisce pedonali sbiadite, perfino sotto l’altare della Patria. Roma vista girando a piedi , senza fretta, indigeni tra i turisti. Quasi un esperimento sociologico. Cominci a distinguere la diversità di sguardo del barista a seconda se ti giudica romano o visitatore, l’impercettibile cambio nei gesti e nel tono delle parole. Già all’altezza di Largo di Torre Argentina la premiata ditta ha perso la voglia di scherzare, le buche e la segnaletica scolorita, unita ad una certa sporcizia generale dei marciapiedi riescono a creare un’atmosfera sinistra, che per nulla si addice a quella che un tempo era stata la caput mundi. Percepisco un qualcosa, un lieve fastidio a cui non so dare un nome preciso ma decido di ignorarlo, sfiorata dalle centinaia di turisti che imperterriti camminano intorno a noi.

Ogni tanto ci fermiamo ad ascoltare il resto della trasmissione dividendoci gli auricolari. Sarà la suggestione di quello che viene detto, degli sviluppi delle indagini…ma ci guardiamo in faccia e senza aver nemmeno bisogno di parlare concordiamo che si, l’atmosfera non è delle migliori. È che abitiamo in periferia e siamo abituati a sentire giustificazioni del tipo che Roma è troppo grande, che i quartieri più lontani è nell’ordine delle cose siano peggio serviti, come se i loro abitanti avessero fatto qualcosa per meritare meno attenzioni e servizi. Forse ce ne siamo perfino convinti un po’. Perciò, quando notiamo che in terra ci è un fitto tappeto di foglie secche, ricordo del passato autunno, che i marciapiedi sono sconnessi e la segnaletica sparita ne rimaniamo colpiti più che in altre occasioni. Sul lungotevere sembra quasi di partecipare ad una via crucis: lastre dissestate, ampie porzioni al buio, foglie, bottiglie rotte e di plastica spesso consumate dal sole. Slalom tra le macchine parcheggiate ad mentula. Immondizia varia. Più o meno puzza di piscio in ogni dove.

Vi fermate in centro per un caffè?

Vi fermate in centro per un caffè?

All’altezza di Palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato, mi scappa un’imprecazione, colpa del naso troppo raffinato: nel florilegio di aromi che non dovrebbero essere presenti nell’ aria il mio olfatto sembra registrare il tanfo insopportabile di minestra inacidita, vomito e…merda. Il Pino mi canzona un po’, perché ho usato proprio quella parola, per lui troppo radical-chic ma poi conferma che il mio fiuto ha colpito nel segno, indicandomi per giunta un angolo dove è apparecchiato un rudimentale tinello con tanto di posate, pentolino e macchinetta per il caffè. Tra le macchine parcheggiate un cumulo coperto di foglie e fazzolettini indica la toilette. Quasi un chilometro di lungotevere occupato da un set cinematografico. Luci e teloni modificano l’atmosfera, illuminano gli spazi, riempiono con la finzione una realtà fatta di silenzi, passi frettolosi e guardinghi, buio e puzza. Pochi metri più in là, su uno dei tanti ponti di Roma, decine di turisti si fermano a fotografare la suggestione dei monumenti che si specchiano all’imbrunire nelle acque del Tevere, attorniati da venditori di bastoni per i selfie. File di bottiglie e cocci di vetro. In acqua, ciò che resta di un barcone semiaffondato. Lungo gli argini accampamenti di fortuna. Pubblicità invadenti all’orizzonte. Subito dopo il ponte ricomincia il buio. La trasmissione continua, noi seguitiamo a guardarci a tratti in faccia, in un silenzio che dice più di mille parole: ci sembra di attraversare un incubo, un orrido sfregio ad una città che nonostante tutto è un richiamo irresistibile per i turisti di tutto il mondo, vengono a vedere quel che è stato realizzato fino al secolo scorso, noi ai posteri stiamo consegnando solo la decadenza, l’implosione, la barzelletta che si ripete uguale ad ogni evento importante: progetti, soldi, mazzette, lavori fantasma, rincorsa agli ultimi giorni pre manifestazione, scandali, magistratura. Sono anni che funziona così. Ora però sembra proprio che la stessa Roma si sia trasformata in una sorta di corpo morente, rassegnato alla cancrena e a vedersi morire un po’ ogni giorno: quali speranze può avere una capitale in cui perfino dietro ai palazzi del potere si respira l’aria fetida del peggiore vespasiano, dove  le strisce pedonali non si vedono ma si intuiscono anche sotto al Campidoglio, dove i cassonetti traboccano dalla periferia più remota al centro storico, dove puoi ritrovarti a passare accanto ad una fila di panchine trasformate in monolocali, giardini pubblici adibiti a stenditoi, testimoni della presenza di esistenze ai margini sempre più numerose.

Risaliamo Prati fino a piazza Cola di Rienzo, dove ci fermiamo ad un bar che non serve solo i turisti ma anche residenti e chi lavora nei numerosi uffici. Seppur vicina al Vaticano, questa è una zona più defilata, in fin dei conti tranquilla. Negli ultimi tempi c’è stata l’esplosione dei localini e delle pizzerie, con i tavoli lungo i marciapiedi che durante la bella stagione si riempiono di gente. Le luci degli esercizi

mai titolo fu più azzeccato...

mai titolo fu più azzeccato…

commerciali danno una bella mano, nelle vie dove ce ne sono di meno la fa da padrone il solito buio e il solito tanfo. Anche qui, la segnaletica orizzontale si segue a memoria, nella speranza di non sbagliarsi e la raccolta differenziata s’è fatta anarchica: spesso compaiono pezzi d’arredamento e altri ingombranti vari accanto ai cassonetti, come se Ama non garantisse il ritiro a domicilio, come se in molti avessero perduto il senso del decoro e del vivere civile.

Finalmente giungiamo all’auto, parcheggiata nei pressi del Tribunale Civile. Abbiamo fatto bene ad incamminarci a piedi, durante il tragitto abbiamo incontrato si e no tre autobus per di più dopo un’ora di marcia, quando eravamo ormai quasi arrivati a destinazione. Abbiamo consumato le suole come i bravi cronisti di una volta. La trasmissione è appena finita, sui ringraziamenti di Enrico Pazzi ai collaboratori giro la chiave di accensione. Roma chiama. Chissà se prima o poi qualcuno risponde”.

Luciana Miocchi e Alessandro Pino

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