[ROMA] Prosegue la fiera del mobile di strada in zona Sacco Pastore: un altro vecchio divano (anzi una parte di esso) è stato abbandonato in via Val d’Aosta a pochi metri da dove giorni prima ne avevamo fotografato un altro. Un po’ come dire che la zona è il salotto di Monte Sacro…
[ROMA] La foto è stata scattata un paio di giorni fa in zona Sacco Pastore nelle adiacenze della Stazione Nomentana: accanto ai cassonetti della nettezza urbana, qualcuno ha lasciato un vecchio e malconcio divano che andava invece portato in un’isola ecologica per l’adeguato smaltimento. Insomma, non esattamente un panorama da campagna dell’Enit con la Venere influencer…
[ROMA] I predatori di ruote delle Smart hanno colpito ancora nelle scorse ore: questa volta a rimanere con i mozzi a terra è stata una vetturetta parcheggiata tra via Ivanoe Bonomi e via Ottorino Gentiloni, al Nuovo Salario. A cura di Alessandro Pino (foto dalla Rete)
[ROMA] Ormai i finestrini spaccati delle auto lasciate in sosta sulle strade del Terzo Municipio sono diventati un elemento del panorama.
Qui siamo in via Alberto Lionello, nel parcheggio di fronte l’ingresso della galleria commerciale Porta di Roma: a una Mercedes sono stati spaccati i vetri di entrambe le porte lato guida. Poco più in là, a terra, i frantumi di altri finestrini.
[ROMA] Come anche un tratto di via Salaria, da un paio di notti il viadotto dei Presidenti-la grande arteria che attraversa il territorio del Terzo Municipio collegando Talenti e la Bufalotta ai quartieri più periferici- è al buio nella parte adiacente Colle Salario e Fidene. Qui, a differenza della consolare, l’oscurità nemmeno è parzialmente rischiarata dalle insegne delle attività commerciali a bordo strada semplicemente perché non ce ne sono.
Si tratta di un guasto, di un furto di cavi elettrici o forse è cominciata la politica di austerity energetica? A cura di Alessandro Pino
[ROMA] La banda del materasso colpisce ancora a Settebagni: ne è stato abbandonato uno sulla rotonda tra la salita della Marcigliana e via dello Scalo di Settebagni, appoggiato al cassonetto per la raccolta degli abiti usati.
Ricordiamo che oltre alle isole ecologiche dell’Ama, esiste un servizio gratuito del Comune per il ritiro dei rifiuti ingombranti a casa. Ma questo le persone civili già lo sanno. E anche quelli che lasciano materassi in strada, solo che se ne fregano…
[ROMA] Via Ida Baccini, ai confini tra Talenti e Bufalotta: qualcuno ha scaricato a terra dietro i cassonetti delle tapparelle, probabilmente scarto di qualche ristrutturazione o demolizione. A poche centinaia di metri c’è l’Isola Ecologica dell’Ama ma è chiaro che se si opera abusivamente non si ha titolo per utilizzarla e quindi si butta tutto in strada, alla faccia degli onesti fessi.
[ROMA] Che cosa ci sarà di così nauseabondo e mefitico dentro questo cassonetto dell’organico in via Conca d’Oro, al punto che qualcuno lo ha impacchettato con del cellophane scrivendoci (testuale) “Rischio Kolera” con tanto di teschio e tibie incrociate indicanti pericolo di morte?
La foto è apparsa via social sulla nota pagina Welcome To Favelas, i cui follower documentano- a volte forse con un certo compiacimento- esempi di degrado ambientale e sociale da ogni parte della Capitale e d’Italia.
Tra i commenti dei lettori della pagina, qualcuno ha anche ipotizzato ci possa essere la carcassa di un cinghiale, altri più raffinati hanno chiamato scherzosamente in causa il defunto artista Christo, noto per impacchettare monumenti e intere zone. Alessandro Pino
[ROMA] Siamo alle solite: con certi personaggi è inutile parlare di raccolta differenziata e isole ecologiche, alla prima occasione buttano in strada rifiuti ingombranti e che andrebbero smaltiti secondo opportune procedure.
Ed ecco che su via Dello Scalo di Settebagni, di fianco ai cassonetti nei pressi di via Sant’Antonio di Padova è apparso un vecchio televisore a tubo catodico, accompagnato dal decoder che probabilmente ne aveva prolungato la vita operativa fino a ieri.
[ROMA] Quello in foto è solo uno fra i tantissimi monopattini elettrici a noleggio che vengono abbandonati a terra per le strade della Capitale dopo l’uso, anche in luoghi fuori mano o nascosti al traffico principale.
Qui siamo a via Casperia, sulla collina sopra viale Libia che domina il quartiere Africano, a metà strada da Villa Chigi. Probabile che questi monopattini abbiano installato a bordo un dispositivo di localizzazione per il recupero in casi del genere da parte della società che li gestisce.
É però l’ennesimo segnale di imbarbarimento e degrado che si aggiunge a un quadro già desolante e che fa pendant con il modo scriteriato e scellerato in cui troppi usano questo genere di trabiccoli.
[Roma] Arriva l’estate e con essa le foto delle agognate vacanze. Una nostra lettrice ha voluto farci omaggio di questa immagine ritraente un ameno scorcio tra Tufello e Val Melaina, precisamente via Giovanni Conti nelle adiacenze della scuola Monte Massico. Ferma restando la trogloditica inciviltà di chi ha disperso rifiuti in quel modo, si spera in un rapido intervento da parte delle strutture competenti.
Amara sorpresa per il proprietario della vettura in foto, parcheggiata in via Ezra Pound (tra Talenti e la Bufalotta): nella notte del 10 novembre la macchina – una Mercedes – è stata letteralmente spolpata da ignoti, che a quanto pare hanno asportato il volante completo di airbag, il cofano motore e i fari con la mascherina e il paraurti (targa inclusa, cosa che probabilmente richiederà una nuova immatricolazione Alessandro Pino
Che bella idea quella di allestire un angolo lavabiancheria a disposizione del pubblico su via Della Stazione di Settebagni, nei pressi dell’edicola sacra e della fontanella! Sembra quasi una moderna reinterpretazione degli antichi lavatoi. Ovviamente si scherza: è solo l’ennesimo caso di dispersione in strada di rifiuti ingombranti che andrebbero invece smaltiti presso le Isole Ecologiche Ama: qualcuno ha comprato la lavatrice nuova ed ecco che quella vecchia viene abbandonata dove capita. Alessandro Pino
Prosegue l’indecente fenomeno della dispersione in strada di rifiuti ingombranti – come i materassi – che invece andrebbero conferiti alle Isole Ecologiche Ama. Qui siamo a via Sarandì (tra il Tufello e Val Melaina, Terzo Municipio della Capitale). Di fianco ai cassonetti ne han lasciati quattro, di cui uno matrimoniale. Avanti il prossimo… Alessandro Pino
Gli elettrodomestici quando si guastano possono essere riparati, altre volte vengono sostituiti: è il caso di un televisore Sony Trinitron – che pure a suo tempo deve essere costato qualcosa – che il proprietario invece di smaltire secondo norma e civiltà ha abbandonato vicino alla solita campana per il vetro in via Salaria a Settebagni, ormai diventata suo malgrado una succursale delle isole ecologiche Ama. Casualmente vicino al rottame del vecchio tv color si trova l’imballaggio di un nuovissimo quaranta pollici Samsung… Alessandro Pino
Dopo essere stato teatro di una rissa a colpi di bottiglia e bastoni nei giorni scorsi, il parco intitolato a Gaio Sicinio Belluto – nelle adiacenze di piazza Sempione, Terzo Municipio della Capitale – il 20 luglio ha ospitato una sorta di disastroso remake della famosa scena del bagno di Anita Ekberg nel film di Fellini “La dolce vita”: un individuo in mutande è stato immortalato nella fontana dalla fotocamera di Manuel Bartolomeo, presidente del CdQ Talenti, che ha poi diffuso l’immagine in rete. Avanti il prossimo… Alessandro Pino
Un caso di “segnaletica pazza” in viale Val Padana (zona Conca d’Oro, Terzo Municipio della Capitale): sulla stessa palina si trovano un cartello che consente il parcheggio assieme a uno che lo vieta. Probabilmente l’equivoco nasce dalla manomissione del segnale di divieto, in origine ruotato in direzione dell’incrocio adiacente. In tempi di ossessione per le multe facili però un po’ di ansia al momento di lasciare la macchina rimane… Alessandro Pino
Dopo le polemiche sullo sfondone di ortografia pubblicato recentemente sul sito del Miur (“traccie” invece di “tracce”) sta suscitando l’ilarità della Rete un’immagine presa da un altro sito istituzionale: quello del Terzo Municipio della Capitale, in cui nell’elenco delle Commissioni Consiliari al primo posto figura quella relativa agli “approvviggionamenti”, scritto con due G. Sicuramente in breve verrà corretta la dicitura errata e senz’altro ci sono questioni più urgenti di cui occuparsi. Però, insomma…
Il semaforo che regola il transito alla confluenza tra via Jacopone da Todi e via Ugo Ojetti (quartiere Talenti, Terzo Municipio della Capitale) ha il comando della chiamata pedonale inservibile: il guscio con il pulsante è stato asportato lasciando i circuiti scoperti. Unica consolazione, constatare che l’apparecchiatura è “Made in Italy” come testimonia l’etichetta adesiva sulla piastra stampata… Alessandro Pino
La cartolina di oggi viene da via di Castel Giubileo, nel Terzo Municipio della Capitale: in corrispondenza dell’inizio della pista ciclabile che arriva fino a Prati, una delle innumerevoli micro discariche di rifiuti ingombranti che da anni ormai costellano il territorio. Ammucchiati troviamo il solito frigorifero, l’immancabile materasso, una fotocopiatrice, un divano, parte di un seggiolone per bambini. Insomma, anche qui c’è ben poco di cui giubilare… Alessandro Pino