[ROMA] Nella foto vedete-anzi, non vedete- le condizioni della rampa direzione Roma Tiburtina e Fiumicino Aeroporto del sottopassaggio pedonale della stazione Nomentana la mattina del 21 gennaio: come già documentato in passato, le plafoniere erano spente ed era buio pesto. Percorrerlo specie da soli non è stato il massimo della vita…
[ROMA] Nella foto, le condizioni della rampa che collega il sottopasso e la banchina direzione Fiumicino Aeroporto della stazione Roma Nomentana la mattina del 14 luglio verso mezzogiorno e mezzo: completamente al buio. Tutto qua.
[ROMA] I Vigili del Fuoco sono intervenuti prima delle otto del mattino del 14 dicembre con il Carro Sollevamenti presso la stazione ferroviaria di Roma Nomentana in via Val d’Aosta per la segnalazione di un uomo riverso sui binari.
L’intervento è stato chiesto dalla Polizia Ferroviaria. Al momento non si conoscono le generalità della vittima. Alessandro Pino
[ROMA] Tre romeni di 20, 23 e 22 anni, tutti già noti alle forze dell’ordine e domiciliati presso il campo nomadi di via Candoni sono stati arrestati dai Carabinieri al quartiere Africano per furto aggravato.
I tre sono entrati in un negozio di telefonia mobile in viale Eritre dove c’erano esposti tre costosi smartphone di ultimissima generazione e li hanno strappati dal cavo antifurto dell’espositore dandosi alla fuga.
I militari della Stazione Roma Viale Eritrea una volta fattasi dare la descrizione dei tre dal titolare del negozio li hanno intercettati poco dopo sulla banchina della stazione Nomentana mentre stavano per lasciare la zona.
I tre sono stati perquisiti venendo trovati con i cellulari rubati, del valore di oltre tremila euro. Per questo sono stati arrestati e portati in caserma in attesa del processo per direttissima mentre gli smartphone sono stati restituiti al proprietario.
[ROMA] Finiranno alla sbarra con rito immediato, come chiesto e ottenuto dalla Procura di Roma, sei degli anarcoinsurrezionalisti basati presso il centro sociale “Bencivenga occupato” (in zona Batteria Nomentana) arrestati a giugno dai Carabinieri e ritenuti responsabili di attentati incendiari compiuti a Monte Sacro e in altre zone della Capitale e del paese. Secondo l’accusa il gruppo voleva riorganizzare il movimento anarchico per colpire l’organizzazione democratica dello Stato, prendendo di mira obiettivi sia istituzionali (come una caserma a San Giovanni fatta oggetto di un attentato dinamitardo) che di proprietà dell’Eni (auto a noleggio incendiate in viale Jonio e a Prati Fiscali): la multinazionale era finita nel loro mirino in quanto ritenuta artefice della devastazione del pianeta. Il gruppo anarco insurrezionalista è ritenuto autore anche dell’affissione di volantini di rivendicazione presso la stazione Fs Nomentana, di cui imbrattarono il sottopasso con scritte di minaccia alle forze dell’ordine. Emblematico il ritrovamento- all’epoca degli arresti- nel centro sociale “Bencivenga occupato” di un frigorifero fuori servizio, utilizzato come ripostiglio di caschi da motociclista (in foto).
[ROMA] Cresce la preoccupazione dei cittadini di ben tre municipi- Secondo, Terzo e Quarto- attraversati dal fiume Aniene per il recente sorgere sugli argini di nuovi consistenti accampamenti di Rom che più di qualcuno, anche a livello istituzionale, ha messo in relazione con lo sgombero del vicino insediamento di via Del Foro Italico avvenuto nelle scorse settimane e la migrazione incontrollata- secondo alcuni avvenuta in gran parte già prima dello smantellamento – di chi viveva all’interno. Si è avuta infatti notizia a mezzo stampa di una consistente nuova presenza di nomadi lungo l’Aniene sotto il ponte delle Valli nei pressi della stazione Nomentana (dove già è un continuo di smantellamenti e reinsediamenti) e nelle adiacenze della stazione Conca d’Oro della metropolitana B1, al punto che il presidente del Terzo Municipio, Giovanni Caudo, ha parlato di “politica della polvere sotto il tappeto”, chiedendo ufficialmente al sindaco Virginia Raggi e alle autorità di Polizia di intervenire al riguardo. Proseguendo lungo l’Aniene, giunge da alcuni cittadini la segnalazione documentata da foto della costruzione di una nuova baraccopoli sulle rive del fiume all’inizio della via Di Pietralata. Alessandro Pino
Avevano incontrato il gradimento pressochè generale del pubblico, i murales dipinti recentemente da un nutrito gruppo di artisti di strada sulle pareti della stazione Nomentana (a cavallo tra il Secondo e Terzo Municipio della Capitale). Qualcuno però non ha mandato giù il fatto di vedere coperti dai nuovi disegni i suoi scarabocchi e si è vendicato scrivendoci sopra scritte di sfida – del tipo “tu artista io illegalista” – che fanno davvero prudere le mani
dalla rabbia. L’iniziativa – tuttora in corso di svolgimento in altre stazioni – era nata dalla collaborazione tra l’associazione di Protezione Civile “Nucleo Sicurezza Ambientale – Roma Nord” (finalista al “Premio Montesacro 2015”) e la Rete Ferroviaria Italiana con l’intento di trasformare le stazioni in musei a cielo aperto contro il degrado. Alessandro Pino
Dopo la stazione di Settebagni, un altro scalo ferroviario nel territorio del Terzo Municipio della Capitale (in questo caso a metà con il Secondo, trovandosi la stazione Nomentana esattamente sul confine) è stato interessato dagli
interventi artistici promossi dalla associazione di protezione civile N. S. A. Nucleo Sicurezza Ambientale Roma Nord – finalista al Premio Montesacro 2015 – in collaborazione con la Rete Ferroviaria Italiana. Le pareti delle gradinate e del lunghissimo sottopasso – perennemente preda degli scarabocchi di teppisti – sono state dipinte con i disegni realizzati da un
folto numero di street artist che ancora oggi sta aumentando tra cui il gruppo noto come “Pat – Pittori Anonimi del Trullo”. «Il nostro ambizioso obiettivo – afferma Francesco Galvano, l’esperto vicepresidente dello Nsa – è quello di creare un diffuso museo a cielo aperto fruibili e a tutti i cittadini e visitatori della città»
Alessandro Pino