Terminato l’esilio di cinque anni legato ai lavori della metro Jonio con l’inaugurazione del rinnovato campo in erba sintetica – una storia che si intreccia con quella del quartiere

È finalmente tornata a casa nella sede originaria di via del Gran Paradiso la Polisportiva Tirreno – storica squadra di calcio del quartiere Val Melaina – esattamente nel settantesimo anniversario della fondazione e al termine di un esilio durato cinque anni coinciso con i lavori per la adiacente metro Ionio che avevano reso inagibile il campo “Bruno Barbieri”.
Cinque anni di spostamenti e vicende societarie che per un periodo avevano addirittura disperso la denominazione e il marchio originali, recuperati grazie alla volontà del presidente Giuseppe Parisi e della dirigenza con in testa il ds Valerio Milana. Lo scorso 30 maggio è stato inaugurato ufficialmente il rinnovato impianto – parte del centro giovanile “Giovanni Battista Scalabrini” della parrocchia del Redentore – con la celebrazione della Messa officiata da Monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas diocesana assistito dal parroco Padre Gaetano Saracino, alla quale hanno partecipato numerosi fedeli e autorità: tra i presenti, l’onorevole Antonello Aurigemma del Consiglio Regionale del Lazio, il presidente del Terzo Municipio Paolo Marchionne, il consigliere

Padre Gaetano Saracino
municipale Filippo Maria Laguzzi, l’ex consigliere municipale Marco Bentivoglio, gli ingegneri Mannella e Ricci della Salini (società realizzatrice del campo oltre che della stazione), l’ingegner Sciotti di Roma Metropolitane e il comandante Fava della stazione Carabinieri Talenti. Proprio Padre Saracino – volto noto agli spettatori televisivi quale opinionista in trasmissioni di successo – ha parlato di “nuovo corso” e non si può che dargli ragione: durante la cerimonia si è percepita la netta sensazione di un cerchio che si completa, integrandosi nella storia di Val Melaina e iniziando un altro capitolo di un film che racconta la vita di un quartiere, dai primi fotogrammi in bianco e nero (letteralmente, visto che Vittorio De Sica vi
ambientò “Ladri di Biciclette”) passando per quelli a colori – con la tragedia di via Ventotene nel 2001 e i lunghi disagi per la costruzione della metropolitana – fino al verde brillante del nuovo campo in erba sintetica, elemento ormai irrinunciabile per attirare i genitori degli allievi della scuola calcio, essendosi persa l’attitudine al fango dei campi di periferia in terra battuta. Proprio con la riattivazione dei corsi è prevista la partecipazione ai campionati Giovanissimi, Esordienti e Allievi in aggiunta a quella consolidata degli adulti al girone C della Prima Categoria.
Alessandro Pino

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Tag:Alessandro Pino, Antonello Aurigemma, calcio, Giuseppe Parisi, Ladri di biciclette, metro b1, Monsignor Enrico Feroci, Padre Gaetano Saracino, Paolo Marchionne, Polisportiva Tirreno, Roma Metropolitane, Salini costruttori, Terzo Municipio di Roma Capitale, Val Melaina