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Il 25 aprile in Terzo Municipio: una passeggiata della memoria tra i luoghi della Liberazione

25 Apr

[ROMA] il Terzo Municipio della Capitale ha celebrato la ricorrenza della Liberazione con un intenso programma di appuntamenti costituenti una sorta di passeggiata della Memoria nei luoghi della Resistenza: già dal primo mattino a piazza Sempione presso la lapide in memoria di Ferdinando Agnini- studente di Monte Sacro ucciso alle Fosse Ardeatine- il presidente del Terzo Municipio Paolo Emilio Marchionne ha rivolto al pubblico i saluti istituzionali presentando le attività della giornata.

Ed essendo presenti gli studenti del Liceo Orazio per raccontare il progetto “Il Civico Giusto” vanno citate le parole di Piero Calamandrei: “I ragazzi delle scuole imparano chi fu Muzio Scevola o Orazio Coclite, ma non sanno chi furono i fratelli Cervi. Non sanno chi fu quel giovanetto della Lunigiana che, crocifisso ad una pianta perché non voleva rivelare i nomi dei compagni, rispose: «Li conoscerete quando verranno a vendicarmi», e altro non disse. Non sanno chi fu quel vecchio contadino che, vedendo dal suo campo i tedeschi che si preparavano a fucilare un gruppo di giovani partigiani trovati nascosti in un fienile, lasciò la sua vanga tra le zolle e si fece avanti dicendo: «Sono io che li ho nascosti (e non era vero), fucilate me che sono vecchio e lasciate la vita a questi ragazzi». Non sanno come si chiama colui che, imprigionato, temendo di non resistere alle torture, si tagliò con una lametta da rasoio le corde vocali per non parlare. E non parlò. Non sanno come si chiama quell’adolescente che, condannato alla fucilazione, si rivolse all’improvviso verso uno dei soldati tedeschi che stavano per fucilarlo, lo baciò sorridente dicendogli: «Muoio anche per te… viva la Germania libera!». Tutto questo i ragazzi non lo sanno: o forse imparano, su ignobili testi di storia messi in giro da vecchi arnesi tornati in cattedra, esaltazione del fascismo ed oltraggi alla Resistenza”.

A cura di Alessandro Pino

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Premio Ugo Forno al Parco Nemorense per ricordare Ughetto ucciso dai tedeschi | di Alessandro Pino

5 Giu

[ROMA] Si è tenuta la mattina del 5 giugno al Parco Virgiliano di via Nemorense la prima edizione del Premio Ugo Forno, intitolato al dodicenne che proprio il 5 giugno del 1944 venne massacrato da una granata tedesca dopo essere riuscito con i suoi compagni a impedire che i tedeschi in ritirata facessero saltare in aria il ponte ferroviario sull’Aniene, ancora oggi in uso.

Il concorso, rivolto agli studenti della scuola Luigi Settembrini, la stessa che frequentava Ugo, è stato indetto in collaborazione con l’Associazione ex Alunni e Docenti del Liceo Giulio Cesare, con il supporto del Municipio II di Roma Capitale, dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e dell’Associazione Familiari e Amici di Ugo Forno.

Questa prima edizione è stata vinta da Maria Sole, una studentessa solare di nome e di fatto che nel suo tema ha descritto con grande realismo la tragica vicenda di un ragazzino che si trova a riflettere e ragionare come un adulto, pressato dall’emergenza sempre più stringente e dall’incattivirsi dell’invasore, senza più la libertà di giocare nel suo caro parco Nemorense, poi neanche nel cortile di casa.

Il premio è stato consegnato a Maria Sole dalla dirigente scolastica Maria Andreina Le Foche alla presenza di insegnanti e studenti, di Fabrizio Forno nipote di Ugo, della presidente del Secondo Municipio-che ha patrocinato l’iniziativa- Francesca Del Bello, di Carlo Caponi dell’Anpi e del giornalista Lorenzo Grassi. che da sempre ha perpetuato la memoria di Ughetto. Importante l’appoggio del Caffè Nemorense e naturalmente c’era anche un profondo conoscitore della vicenda come l’attore, regista e divulgatore di storia romana Gherardo Dino Ruggiero che proprio qualche settimana fa in occasione della ricorrenza della nascita di Ugo ne ha narrato la storia al Belvedere che ne porta il nome, lungo la ciclabile Salaria-Nomentana accanto al ponte che Ughetto contribuì a salvare e dove rimase ucciso.
Alessandro Pino