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A Monte Sacro una maratonina dal percorso a forma di cuore per Valentina Col – di Alessandro Pino

28 Set

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Se è vero che pur non essendoci più fisicamente si continua a vivere finchè verremo ricordati da  chi ci ha amato, allora Valentina Col – giovanissima studentessa e pallavolista di Monte Sacro che due anni fa si spense durante un ricovero in ospedale in Toscana, vicenda sulla quale è ancora in corso un DSC_0426procedimento giudiziario – è ancora ben presente e non solo nella sua famiglia, visto il numero di entusiasti partecipanti alla maratonina non competitiva Corro per Vale, tenutasi la mattina del 27 settembre proprio per le vie del suo quartiere. Partenza e arrivo presso la palestra Agnini di viale Adriatico, dove Valentina si allenava – e che è stata ristrutturata nei mesi scorsi grazie a una raccolta promossa da Massimiliano e Francesca, genitori della ragazza ai quali lo scorso dicembre è stato anche consegnato il “Premio Montesacro” alla memoria della figlia – a disegnare per le vie del quartiere un DSC_0407percorso emblematicamente a forma di cuore. La corsa podistica è stata organizzata in collaborazione con la Asd Vale10, Assport III, Centro Sportivo Educativo Nazionale e il Terzo Municipio di Roma Capitale, del quale era presente il presidente Paolo Marchionne che prima della partenza ha letto ai corridori un messaggio del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Hanno presenziato anche il  nuovo assessore municipale alla Scuola Riccardo Corbucci e la consigliera di maggioranza Marzia Maccaroni, tutti con indosso la maglietta “Corro per Vale”. Il papà di Valentina ha salutato così i numerosi maratoneti di tutte le età: «Io sono come un albero a cui la tempesta ha spezzato il tronco, voi siete i germogli che rinascono attorno».

Alessandro Pino

Quando il cassonetto è in sosta vietata – di Alessandro Pino

28 Set

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Via Luigi Capuana, quartiere Talenti, Terzo Municipio di Roma Capitale: due cassonetti dei rifiuti ingombrano la fermata degli autobus che in tal modo dovranno far salire e scendere i passeggeri ben distanti dal marciapiede. Proprio non c’era altro modo di sistemarli?
Alessandro Pino

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