
[ROMA] Tredici appartamenti di edilizia popolare sono stati sequestrati dai Carabinieri ad Acilia. Agli occupanti è stato dato un termine entro il quale rilasciare le abitazioni che verranno affidate agli Enti proprietari (Inps, Enasarco e Ater). Contestualmente sono state denunciate trentacinque persone ritenute
responsabili a vario titolo di invasione di edifici, ricettazione, furto aggravato, sostituzione di persona e truffa, mentre due sono state arrestate. Il provvedimento emesso dal Gip presso il Tribunale della Capitale conclude un’indagine avviata a febbraio del 2019 e condotta dai Carabinieri per circa un anno durante il quale è si è evidenziata la presenza di un gruppo criminale- conosciuto come “i napoletani”- che gestiva il racket delle occupazioni abusive delle case popolari, in particolare nel quartiere Dragoncello, occupando abusivamente gli appartamenti trovati liberi per poi rivenderli a persone in cerca di un alloggio. Per due soggetti
risultati percettori del reddito di cittadinanza, il magistrato ha disposto la sospensione del beneficio. Alcuni indagati dovranno rispondere dei reati di sostituzione di persona, furto aggravato e in un caso anche di truffa, in relazione agli allacci delle forniture presenti negli alloggi: per la stipula del contratto avevano presentato il documento di persone ignare di tutto, altri avevano allacciato illegalmente il cavo alla rete pubblica.
Alessandro Pino
(Foto Comando Provinciale Carabinieri Roma)
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