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Castel Giubileo: sempre peggio l’asilo “Castello di Gelsomina” e il parco di via Bolognola (FOTOGALLERY) – di Alessandro Pino

6 Ago

Sono sempre più desolanti le condizioni dell’ex asilo “Castello di Gelsomina” a Castel Giubileo, Terzo Municipio di Roma Capitale. La struttura è al centro di polemiche da quando fu chiusa nel 2012 perché dichiarata insalubre a seguito di presentazione di un certificato di un medico Asl a causa di infiltrazioni di umidità risalenti presumibilmente da una falda acquifera sottostante.

L'ingresso dell'asilo

L’ingresso dell’asilo

Successivamente alla chiusura l’ipotesi di affidarla una associazione era rapidamente sfumata a causa dell’irritualità della procedura adottata. In attesa di lavori di ristrutturazione da lungo tempo annunciati e mai iniziati, nonostante negli ultimi tempi si siano trovati i fondi nella quota del milione di euro destinato ai municipi per lavori di manutenzione di strutture già esistenti, si trova in totale abbandono: gli ingressi presentano evidenti tracce di scasso con le porte aperte e alcuni vetri in frantumi, i muri sono stati imbrattati dagli scarabocchi dei soliti teppisti armati di bombolette spray, sparsi per il giardino e ormai cotti dal sole si trovano i giocattoli che servivano a intrattenere i bambini, la vegetazione sta man mano prendendo possesso di

Il vialetto di accesso all'asilo

Il vialetto di accesso all’asilo

tutto il cortile e anche la porta del deposito combustibile della caldaia risulta forzata. Il vialetto di accesso che affaccia su via di Castel Giubileo oltre a essere invaso dalle piante è zona a luci rosse come testimoniano i preservativi usati sparsi a terra con le loro bustine. Le cose non vanno meglio nell’adiacente parco pubblico di via Bolognola: il campo di basket intitolato al giovane Simone Fargnoli – morto per una caduta in bicicletta qualche anno fa – è dissestato, il campo di calcetto non ha più le reti perimetrali, alcune panchine sono state distrutte, l’erba alta è disseminata di rifiuti e i rami di alcuni alberi sono pericolanti.

Alessandro Pino

Giocattoli sparsi nel giardino

Giocattoli sparsi nel giardino

Mura imbrattate dai teppisti

Mura imbrattate dai teppisti

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Un'altra entrata: vetri infranti e invasione di piante

Un’altra entrata: vetri infranti e invasione di piante

Altri muri imbrattati

Altri muri imbrattati

Una panchina semidistrutta nel parco

Una panchina semidistrutta nel parco

Rami pericolanti

Rami pericolanti

Il fondo disastrato del campo di basket

Il fondo disastrato del campo di basket

Di nuovo l'asilo invaso dalle piante

Di nuovo l’asilo invaso dalle piante

Il vialetto di accesso all'asilo visto da altra angolazione

Il vialetto di accesso all’asilo visto da altra angolazione

Il campo di calcetto senza più le reti divisorie

Il campo di calcetto senza più le reti divisorie

Rifiuti sparsi nel parco

Rifiuti sparsi nel parco

 

Roma IV Municipio: l’asilo nido Castello di Gelsomina chiuso perchè insalubre viene assegnato all’associazione ViviCastello

5 Ago

(articolo pubblicato su http://www.di-roma.com)

L’asilo nido fu chiuso perchè insalubre, ora i locali vengono affidati, senza lavori, temporaneamente ad un’associazione perchè vengano fruiti dalla popolazione. Guerra di comunicati stampa, solito pasticcio alla romana.

Giovedì 2 agosto, con una memoria di giunta firmata dal presidente del Municipio Cristiano Bonelli, un assessore assente – Francesco Filini, dei servizi sociali e scuola, quindi il competente per materia – un voto contrario, quello dell’assessore Rizzo, tre a favore, i locali dell’asilo nido “Castello di Gelsomina” sono stati assegnati “in via temporanea” all’associazione Vivi Castello, perché questa li utilizzi come «luogo di aggregazione dei cittadini di tutte le fasce d’età e per la realizzazione di iniziative culturali, eventi, laboratori volti a migliorare il quartiere e a promuovere il miglioramento del benessere di tutti i cittadini» (leggi qui l’estratto della memoria di giunta). Raggiunto telefonicamente il presidente della commissione scuola , Emiliano Bono, questi ha detto di non essere al corrente delle modalità che hanno portato all’assegnazione,perché lui come commissione non ha partecipato attivamente ai lavori che hanno portato all’emanazione del documento e di non avere potere di assegnare alcunché, perchè quella è una prerogativa della sola giunta.

L’asilo venne chiuso con una decisione presa a seguito di un documento stilato da un pediatra della Asl (leggi la nota del dirigente asl rmA), che chiedeva di prendere provvedimenti per l’umidità risalente, che obbligava in inverno ad accendere stufe elettriche supplementari e che allo stato i luoghi non erano idonei alla permanenza dei bambini. Però il dirigente del IV Distretto della Ausl RmA, Carlo Cristofanelli aveva chiarito di non essere responsabile della chiusura del nido perché a dover decidere in merito è sempre il Comune di Roma.

Ora però, seppur in via temporanea, la stessa struttura viene affidata ad un’associazione – il cui presidente è anche presidente del Comitato di quartiere di Castel Giubilieo, espressosi negativamente circa la chiusura del nido mentre ora sembra che ne usufruirà, a leggere la memoria di giunta – perché venga utilizzata e frequentata da “tutte le fasce d’età”. Si presuppone per evitarne il degrado, la chiusura e l’occupazione. Per raggiungere lo scopo dovrà essere sempre presidiata ed utilizzata, si suppone ancora. Quindi, se era malsano per operatori e bambini ora non lo sarebbe per volontari ed utilizzatori. Se era così nocivo, deve rimanere precluso alla fruizione anche ora, limitandosi l’assegnazione alla custodia esterna. Se nocivo non è, tanto da poter essere utilizzato, allora non era necessario chiuderlo e al quartiere non andava sottratto un servizio, sostituito si con un altro ma distante e soprattutto non raggiungibile con i mezzi pubblici dalla stessa utenza di prima.

Nel merito, nessuno sa quanto sarà temporanea questa soluzione. Infatti, nel bilancio preventivo triennale del Municipio non vi è traccia di stanziamento alcuno per i lavori all’asilo nido Castello ed il patto di stabilità impedisce gli investimenti, cioè spendere per una manutenzione straordinaria quale quella che dovrebbe essere fatta sulla struttura. La notizia è confermata anche dagli uffici tecnici.

In una nota, Riccardo Corbucci, consigliere Pd che già si era occupato della vicenda dichiara “Finalmente appare evidente quello che abbiamo sempre denunciato. L’asilo nido di Castel Giubileo è stato chiuso, su richiesta esplicita della dirigente scolastica, che ha voluto prendere possesso del nuovo asilo nido di via Cerusico, penalizzando i cittadini di Castel Giubileo e Settebagni. Bonelli non soltanto ha consentito la chiusura di un servizio essenziale per i cittadini, ma ha avuto anche l’ardire di consegnare pochi giorni dopo quella struttura ai soliti amici, dimenticandosi che se gli ambienti fossero davvero insalubri, lo sarabbero ovviamente per tutti”.

Ci si preoccupa del benessere e della salute dei bambini, insomma. Per l’aumentato numero di bronchiti e mal di gola nella struttura di Castel Giubileo si è pensato di chiudere e trasferire tutti nel nuovo edificio di via di casale Redicicoli. Per la scuola dell’infanzia Giovanni Paolo I e i bambini che la frequentano non si è dimostrata la stessa solerzia, nonostante la dirigenza scolastica sia la medesima. Oltre che ai muri fradici per un tubo rotto, al piano di sopra, proprio a fianco di aule utilizzate per la didattica vi sono stoccati dei resti di eternit (vedi qui le foto). Con le finestre perennemente aperte, probabilmente per abbassare la possibile concentrazione di polveri nocive nell’ambiente, disperdendole però all’esterno, dove ci sono i giardini utilizzati dai bambini.

In serata le repliche del presidente del Municipio, Cristiano Bonelli sono state affidate ad una nota diffusa dall’agenzia stampa Omniroma: “La decisione di chiudere l’ asilo Gelsomina di Castel Giubileo è stata presa dopo certificati rilasciati dalla Asl, dall’Ufficio Tecnico del IV Municipio e dopo aver approfondito accuratamente insieme alla dirigente scolastica, alle maestre e ai genitori dei bimbi ospiti della struttura tutte le problematiche e le eventuali conseguenze di tale coraggiosa scelta. Un processo di condivisione, quindi, che ha raccolto i pareri dei tecnici, dei medici del personale e soprattutto dei genitori che, dopo due assemblee, hanno accettato il trasferimento in una nuova struttura non distante da Castel Giubileo. Tutto ciò per chiarire e tirare fuori la verità che evidentemente qualcuno, per un minuto di visibilità , evita di dire. Assegnarlo alle realtà locali vuol dire riconoscere il ruolo attivo ed iI  radicamento che hanno nel territorio le associazioni, il locale comitato di quartiere e, tra le richieste ricevute, anche  la banda musicale del confinante quartiere di Settebagni: tutto questo con l’ obiettivo di non lasciare nell’  abbandono una struttura che manterrà la destinazione scolastica, per dar modo all’ amministrazione di finanziare il nuovo asilo.

Di vergognoso non c’è veramente nulla, anzi c è la volontà di nonlasciare una struttura in mano ad eventuali male intenzionati (come occupanti) o nel degrado e nell’  abbandono”. Lo dichiara in una nota il presidente del Municipio IV Cristiano Bonelli. “Inoltre, si tratta di una assegnazione temporanea che non prevede la presenza prolungata (ci dormivano) dei piccoli, come accadeva fino all’ anno scorso. Inoltre, in questo modo ci sarà la possibilità di sviluppare dentro la struttura attività di aggregazione; una assegnazione di locali pubblici assolutamente gratuita che potrà quindi tutelare l’ immobile e che è identica a quella fatta alcuni anni fa dalla passata amministrazione municipale in quella che oggi è la sede del Municipio a via Fracchia, quando il consigliere del Pd era in maggioranza e presidente di commissione. Infine ci piacerebbe sapere se il Consigliere del PD che spaccia come vergognosa una normale ed opportuna assegnazione temporanea alle realtà locali, abbia mai condiviso questa sua posizione visto che il gruppo del quale fa parte ha, in più occasioni, avallato ( seppur non formalmente) la scelta di chiudere l’ asilo. E’ ormai noto l’  isolamento nel quale opera il Consigliere municipale che non perde occasione di dichiarare cose o fatti lontano dalla linea del suo stesso gruppo”, aggiunge il presidente della Commissione Scuola del IV Municipio Emiliano Bono (Pdl).

Per la cronaca e per tutti quelli che non seguono troppo assiduamente le vicende politiche di piazza Sempione, il consigliere a cui si fa riferimento senza citarlo è proprio Riccardo Corbucci.

Pronta la replica del Pd locale, con una nota pubblicata dall’agenzia Dire: “Il Partito Democratico é da sempre contrario alla chiusura dell’asilo nido “Il castello di Gelsomina”, figuriamoci dopo aver scoperto che i locali, secondo Bonelli, non sarebbero salubri per i bimbi dell’Asilo, ma sono invece perfetti per tutte le fasce d’età dell’associazione ViviCastello, una delle realtà a cui sono stati assegnati i locali, ovviamente senza alcun bando di evidenza pubblica” lo dichiarano in una nota Claudio Ricozzi, presidente del Pd del IV municipio e Fabio Dionisi, vicepresidente della commissione lavori pubblici. “La decisione di Bonelli non ha alcun valore legale perché non spetta al municipio chiudere l’asilo nido ed assegnare locali comunali” spiegano i membri del Pd “per questa ragione interesseremo Roma Capitale e faremo tutto quanto in nostro potere per non togliere un servizio al territorio. Circostanza contestata persino da pezzi della maggioranza che si sono espressi negativamente su questa decisione”. Intanto nei bar del quartiere già si parla di un esposto alla Procura della Repubblica.

Luciana Miocchi

Roma IV Municipio: a Castel Giubileo chiude l’asilo nido per problemi di umidità. Riaprirà. Quando non si sa

13 Lug

Polemiche sulla chiusura dell’asilo nido Castello di Gelsomina. Per ora chiude, poi riaprirà. Quando, non si sa.

foto A, Pino

(pubblicato su http://www.di-roma.com)

L’asilo nido comunale“Castello di Gelsomina” di via di Castel Giubileo è stato chiuso. I genitori dei bimbi che lo frequentavano, preoccupati dal fatto di non riuscire ad avere notizie certe circa le sorti della struttura, sono stati ricevuti anche dalla commissione scuola del Municipio. All’origine del provvedimento, un documento redatto nell’aprile scorso dal pediatra della struttura, che chiedeva di trovare una soluzione allo stato di umidità dei luoghi.

Con un comunicato diffuso attraverso il suo blog, il vice presidente del consiglio municipale (qui il testo completo della nota) Riccardo Corbucci contesta tale chiusura perché “Da una lettura della normativa nazionale, regionale e comunale in materia, non ci sembra che un parere seppur autorevole di un funzionario dell’azienda sanitaria, possa da solo portare alla decisione della chiusura della struttura. Appare chiaro, quindi, che la giunta Bonelli abbia voluto utilizzare questa nota, che peraltro non chiede di sospendere il servizio, come scusa per chiudere l’asilo nido”.

Il problema della vicenda è a ben guardare, come spesso accade nei rapporti con le istituzioni, la mancanza o l’incompletezza delle informazioni. L’asilo nido, è un dato di fatto, allo stato risulta chiuso. Già cominciano ad apparire i primi graffiti, i primi segni di quel che sarà se la struttura rimarrà inutilizzata, senza traccia di cantierizzazione di qualsiasi natura. Aggiungendo altri soldi al conto di una qualsiasi ristrutturazione.

Raggiunto telefonicamente, il presidente della Commissione consiliare Scuola, competente per materia, Emiliano Bono, Pdl ha dichiarato che «finche la giunta non emette una delibera apposita in cui dice che si chiude l’asilo nido Castello di Gelsomina, si apre l’asilo nido Cerusico e i bambini di castello passano li, in realtà tutto quel che si dice è soltanto un’illazione. Sicuramente noi stiamo prendendo una decisione, in accordo con il presidente del Municipio Bonelli e con l’assessore Filini, totalmente e unicamente legata alla salute dei bambini. Questa è una decisione politicamente penalizzante, perchè noi come maggioranza avremmo molto più interesse a che il nido rimanga aperto e che a Cerusico facciamo entrare altri sessanta bambini. Rinunciamo ad una vittoria politica per salvaguardare la salute dei bimbi del nido Castello di Gelsomina».
La chiusura del nido di via di Castel Giubileo sarà definitiva o farete lavori di bonifica?
«No, assolutamente. La chiusura è momentanea con l’intenzione di andare a reperire le somme, che sono all’incirca un milione e mezzo per la ristrutturazione totale del nido»
Il presidente Bonelli però, pare abbia detto che non ci sono soldi per fare una cosa del genere..
«
In questo momento non ci sono, è ovvio. Ma non è che chiudiamo e rimane chiuso, perché abbiamo l’intento di riaprirlo. Oggi non possiamo non chiudere e tenere i bambini in una struttura non sana, piena d’umidità».

Il fatto è che è arrivata l’ordinanza di chiusura ma senza spiegazioni esaudienti, poi la gente si incazza, presidente Bono. Già si intravedono i primi colpi dei vandali. Prima o poi arriverà qualcuno ad occuparlo e lo reclamerà senza bando, come sta diventando prassi.

«No, prenderemo ogni provvedimento necessario ad impedire qualsiasi tipo di occupazione. Su questo mi impegno personalmente».

La zona ove è costruito il nido è di derivazione acquitrinosa, come la parte più bassa di Castel Giubileo. Sotto il ponte del Gra sono in funzione le idrovore, il Tevere è vicino. La scuola elementare con l’annessa scuola dell’infanzia, separate dal nido soltanto dal parco pubblico, potrebbero un giorno trovarsi nella stessa condizione che oggi ha portato alla chiusura del nido. Infatti i genitori sono preoccupati dal fatto che si metta mano alle chiusure prendendo una facile ed economica scorciatoia piuttosto che lavorare per mantenere vivo il quartiere, proteggendo quei servizi che impediscono che diventi un ghetto dormitorio.
Il comunicato congiunto Bonelli-Filini, in risposta alle affermazioni di Corbucci non si è fatto attendere ed è di quelli da guerra dichiarata: si accusa il consigliere Pd di fare irresponsabile, strumentale polemica politica, di non avere figli e quindi non capire le esigenze dei genitori dei piccoli che si ammalano (qui il testo completo) .

Giovedì 19 luglio, durante la seduta settimanale del consiglio municipale, ore di rito, sarà discusso, nell’aula di Piazza Sempione un ordine del giornodal Pd per chiedere di reperire le risorse necessarie in bilancio, per effettuare i lavori di riqualificazione dell’asilo nido.

Luciana Miocchi

Chiusura asilo nido Castello di Gelsomina: nota congiunta Presidente del Municipio e Assessore alle politiche dell’infanzia

13 Lug

“L’ennesima strumentale polemica politica creata ad arte dal consigliere di minoranza Corbucci, circa la chiusura del nido di Castel Giubileo, è irresponsabile e del tutto fuori luogo.” Lo dichiarano in una nota il Presidente del Municipio Cristiano Bonelli e l’Assessore alle Politiche dell’infanzia e asili nido Francesco Filini.

“La nota del medico della ASL – proseguono Bonelli e Filini – inoltrata ai nostri uffici lo scorso Aprile, è solo uno dei tanti campanelli di allarme che abbiamo registrato sul Nido “il Castello di Gelsomina”, a cui vanno aggiunti numerosi certificati medici di bimbi che durante l’anno scolastico hanno accusato bronchiti e patologie respiratorie, dovute all’insalubrità degli ambienti resi eccessivamente umidi dalla falda acquifera su cui in passato è stata edificata la struttura. Molti genitori hanno segnalato la grave situazione del nido, chiedendo all’amministrazione di intervenire per mettere in sicurezza la salute dei piccoli. Per come è stato costruito e per come si trova attualmente, il nido andrebbe raso al suolo e ricostruito. Una manovra che costa circa 1,5 milioni di euro e che abbiamo già provveduto a chiedere nel prossimo bilancio. E’ da sciocchi e irresponsabili pensare di ottenere, quando vige il patto di stabilità, la disponibilità economica immediatamente, e ancor più demenziale pensare di fare lavori di quella portata in pochi mesi. Stiamo quindi predisponendo gli atti necessari affinché i bambini del nido Castello possano trascorrere l’anno scolastico 2012/2013 presso la nuovissima struttura di via Enzo Cerusico, a qualche centinaia di metri dal nido insalubre.”
“Durante le scorse settimane – concludono i due esponenti della Giunta di Montesacro – abbiamo incontrato tutti i genitori dei bambini e, grazie al preziosissimo contributo del Presidente della Commissione Scuola Emiliano Bono, siamo riusciti a concertare lo spostamento per la prossima stagione. Un percorso di totale e unanime condivisione tra genitori e amministratori locali ora vorrebbe essere messo in discussione da un consigliere del PD che non riesce mai a rinunciare alla sterile polemica politica, anche quando si tratta di mettere a rischio la salute dei bambini. Corbucci non ha figli, altrimenti si sentirebbe dire dai genitori dei bimbi del nido Castello di mandarci i suoi di bambini in una struttura umida e insana. Nel suo delirio, arriva anche a ricordare come nel 2007, ovvero quando ha governato insieme alla maggioranza di centrosinistra il Municipio, siano stati spesi inutilmente 176 mila euro per la ristrutturazione! Andremo avanti per la nostra strada insieme a tutti i genitori del nido, tuteleremo in tutte le sedi la vecchia struttura per ottenere presto il finanziamento. A differenza di chi sa solo parlare, in questi anni abbiamo dimostrato di aprire nuovi nidi, nuovi centri anziani e nuovi servizi ai cittadini, nonostante il periodo economico che definire difficile è un eufemismo. Vogliamo solo sperare che giovedì il PD dia prova di maturità e responsabilità e non presti il fianco a chi sa fare solo polemiche fine a se stesse”.

Chiusura nido Castello di Gelsomina: comunicato Riccardo Corbucci, consigliere IV Municipio, Pd

13 Lug

Invece di aprire nuovi servizi, la giunta di centrodestra del IV Municipio chiude quelli già esistenti. E’ di questi giorni, infatti, l’incredibile decisione di chiudere l’asilo nido “Castello di Gelsomina” nel quartiere Castel Giubileo” lo dichiara in una nota Riccardo Corbucci, vicepresidente del consiglio del IV Municipio. “Il presidente Cristiano Bonelli e l’assessore alle politiche scolastiche Francesco Filini, hanno motivato questa scelta a causa di un parere della Asl Roma A che giudicherebbe inadeguata la struttura di Castel Giubileo, sulla quale il municipio nel 2007 aveva già speso oltre 176 mila euro in lavori di ristrutturazione” spiega Corbucci “adesso invece per assecondare la volontà della dirigente scolastica, che vuole prendere possesso di una nuova struttura in via Enzo Cerusico nel quartiere di Torre Ridicicoli, si decide in tutta fretta di chiudere il nido, che era stato persino inserito nel bando pubblico di quest’anno”.

“In realtà la nota della Asl Roma A è firmata dal dott. Sergio Rogai, pediatra presso l’asilo nido comunale, ed esprime un parere personale del dottore che non appare suffragato da una verifica effettiva dello stato dei luoghi” continua Corbucci. “Da una lettura della normativa nazionale, regionale e comunale in materia , non ci sembra che un parere seppur autorevole di un funzionario dell’azienda sanitaria, possa da solo portare alla decisione della chiusura della struttura. Appare chiaro, quindi, che la giunta Bonelli abbia voluto utilizzare questa nota, che peraltro non chiede di sospendere il servizio, come scusa per chiudere l’asilo nido. Una decisione già presa da qualche tempo, poichè ad avvalorare questa tesi c’è anche la recente apertura nel quartiere di un asilo nido privato della srl “Gioca e Crea”, che certamente avrebbe fatto qualche fatica in più ad avere utenza nella zona, se avesse trovato quale competitor una struttura pubblica usata già da molto tempo”. “Giovedì 19 luglio alle ore 12 sarà discusso nell’aula di Piazza Sempione un ordine del giorno, presentato dal Partito Democratico, che è contrario alla chiusura della struttura e che anzi chiede di reperire le risorse necessarie in bilancio, per effettuare i lavori di riqualificazione dell’asilo nido. Soprattutto a fronte dello sperpero di denaro pubblico che Alemanno e Bonelli hanno fatto in questi anni con feste, parate ed assegnazioni