Archivio | luglio, 2015
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“Flashbook – letture a ciel sereno” a Roma nel Parco degli Acquedotti – di Alessandro Pino

4 Lug

 

FlashbookInsieme ai più piccoli all’aria aperta per incentivarli alla lettura

Trascorrere un’oretta all’aria aperta con i propri bambini leggendo per loro a voce alta fiabe e racconti per incentivarli alla lettura alimentando così le giovani menti: in questo consiste Flashbook – letture a ciel sereno, iniziativa nata da un’idea di alcune mamme milanesi e poi diffusasi anche nel resto 10982740_1664388163782050_3213764247488872022_n[1]d’Italia e ovviamente a Roma dove il prossimo appuntamento è domenica 5 luglio alle 10 presso il Circolo Bocciofilo “San Policarpo” nel Parco degli Acquedotti. I libri che verranno letti sono: ”Guizzino”, “Il litigio”, “A caccia dell’orso”, “Abbaia George”, “Cosa fanno i dinosauri quando è ora di mangiare” e “Il Piccolo ippopotamo e la stellina”. Siccome va alimentato anche il corpo oltre che la mente, sarà offerta una merenda. C’è anche una pagina Facebook dedicata (si chiama proprio “Flashbook – letture a ciel sereno”) che fornisce informazioni sugli altri incontri nel resto della Penisola e su come iscriversi segnalando cosa si vuole leggere e dove.

Alessandro Pino

III Municipio di Roma Capitale: carrelli volanti come installazioni postmoderne

3 Lug

11222934_10206773959018045_955894253041997221_oSperando che nessun artista estrosofuturistapostmodernopunkinglese prenda ispirazione per una installazione d’avanguardia un po’ azzardata, ecco a voi il capolavoro estremo, apparso in una via di Porta di Roma, in terzo Municipio: un bel carrello del megastore Ikea che si trova a poche centinaia di metri di distanza, issato a mo’ di bandiera su un palo che una volta reggeva un’indicazione stradale. Olè!

Luciana Miocchi

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Terzo Municipio di Roma Capitale: a largo Labia inaugurato l’ingresso del Parco delle Sabine – di Alessandro Pino

1 Lug

Presenti il vicesindaco di Roma Luigi Nieri e il presidente del Terzo Municipio Paolo Marchionne

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Le fontane a pavimento dietro il vicesindaco Nieri e il presidente del Municipio Marchionne

È stato inaugurato lo scorso 20 giugno a largo Fausta Labia il primo degli ingressi al Parco delle Sabine, area verde posta tra Porta di Roma e la Serpentara, alla presenza del vicesindaco Luigi Nieri – in rappresentanza del sindaco di Roma Ignazio Marino, assente per motivi di salute – e del presidente del Terzo Municipio Paolo Emilio Marchionne. Adiacente al capolinea filoviario, l’entrata consiste in un piazzale allestito con panchine in pietra bianca e giochi d’acqua che zampillano dal pavimento, uno spazio con alcuni giochi per i più piccoli e una costruzione in vetro e rivestimenti in marmo destinata ai bagni pubblici e a punto di ristoro per la cui gestione si deve provvedere all’assegnazione.  Poco più dietro, il controverso e avveniristico portale a traliccio in metallo bianco con tettoia “a foglia sospesa” che aveva suscitato vivaci DSC_1211 discussioni in rete. Ideato dall’architetto Maurizio Bellomia, autore anche del progetto complessivo, nelle parole dell’autore «vuole richiamare gli ingressi dei grandi parchi storici». Il vicesindaco Nieri e il presidente Marchionne hanno compiuto un breve giro all’interno dell’area verde assieme a diversi amministratori municipali, cittadini, forze dell’ordine ed esponenti della stampa locale. Certo che – specialmente pensando a quanto accaduto il giorno prima a pochi metri di distanza sotto il viadotto dei Presidenti, dove un clochard è morto carbonizzato nella DSC_1201tenda in cui era accampato come molti altri, viene da chiedersi in che condizioni possa trovarsi il luogo tra sei mesi a confronto di quelle, immacolate, dell’inaugurazione: anche le pareti di marmo bianco del punto ristoro sembrano costituire un invito a nozze per gli onnipresenti imbrattatori muniti di vernice spray e pennarelli.

L'architetto Maurizio Bellomia con il portale da lui ideato

L’architetto Maurizio Bellomia con il portale da lui ideato

Sembrano fiduciosi al riguardo sia Nieri che Marchionne: «Io penso che noi dobbiamo abituare tutti al bello soprattutto in questa parte della città, molto dipende dall’amministrazione, molto dipende dai cittadini però soprattutto da come vengono gestite queste aree» ha dichiarato il vicesindaco, mentre il presidente del Municipio rassicura sulla situazione perché «c’è un sistema di telecamere già installato che verrà poi collegato con la stazione dei Carabinieri di Fidene e con il comando della Polizia Locale a Serpentara e poi soprattutto sarà prevista l’apertura e la chiusura nelle ore notturne una volta completata la recinzione». Meno ottimista il presidente del Comitato di Quartiere Serpentara, Mimmo D’Orazio: «Tra sei mesi diciamo che siamo ottimisti, ho fatto una scommessa con un amico, quindici giorni, ma non per un discorso di sfascismo o di pessimismo, purtroppo la colpa è anche dei cittadini…io mi auguro con tutto il cuore che rimanga così come l’abbiamo vista oggi, ho dei forti dubbi, speriamo per il bene della collettività»

Alessandro Pino

Terzo Municipio di Roma Capitale: una cartolina da Settebagni,con tanti saluti alla raccolta differenziata – di Alessandro Pino

1 Lug

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Da tempo i normali cassonetti dell’immondizia sono spariti dalle strade di Settebagni, periferia nord del Terzo Municipio di Roma Capitale, essendo stata istituita la raccolta differenziata domestica: ogni nucleo familiare – con l’esclusione delle grandi utenze come i residence – ha in dotazione dei bidoncini da riempire e posizionare in strada in orari e giorni prestabiliti per il passaggio degli addetti.

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Questo non impedisce ai soliti incivili di prendere come riferimento le campane verdi della raccolta vetro – le sole rimaste in strada – vicino alle quali viene lasciato praticamente di tutto: in questo caso un vecchio materasso matrimoniale (rifiuto ingombrante che andrebbe portato all’isola ecologica Ama della Bufalotta, ma è previsto anche il ritiro a domicilio), la confezione di un deumidificatore d’aria (pacchetto televendita?) oltre a un grosso scatolone schiacciato e sacchetti di spazzatura varia.  Quando verranno rimossi, non si sa; il fatto è che non dovevano proprio arrivarci.

Alessandro Pino