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A metà luglio in III Municipio ancora niente soggiorni diurni anziani al mare. Nonostante l’impegno riconosciuto all’assessora Romano, il consigliere Bevilacqua fa una dura critica alla politica – di Luciana Miocchi

12 Lug

L’estate più afosa da venti anni a questa parte. E i tanto attesi soggiorni diurni al mare, per gli anziani del III Municipio, al contrario del resto dei municipi romani, non sono ancora partiti. Una situazione in cui normalmente, l’opposizione potrebbe sguazzare, accusando la maggioranza di ogni nefandezza possibile. Invece la critica che muove Fabrizio Bevilacqua, consigliere formalmente ancora nel gruppo misto ma decano dei consiglieri e sempre a destra, è ben diversa e colpisce la generalità della politica territoriale.

«La perdita di autorevolezza da parte della politica ha portato a questo. Nasce tutto da uno scontro in commissione con gli uffici. La p.o. dell’ufficio, durante una seduta, ha detto che la colpa del fatto che non sono partiti i soggiorni estivi per gli anziani è da ascriversi alla mancanza di personale. Non ne hanno a sufficienza. Io questo non l’accetto sotto l’aspetto pratico. Riconosco il lavoro fatto dall’assessora ai servizi sociali Maria Romano, fino all’ultimo, perché ci sono le lettere di febbraio, di marzo, di giugno, con cui lei chiedeva di provvedere immediatamente. É poi la parte tecnica del municipio, gli uffici, che trova il modo per farlo a norma di legge, nei tempi dovuti. Non lo hanno fatto perché hanno detto di avere troppo lavoro da fare e hanno dovuto lasciare indietro qualcosa.

Hanno ammesso candidamente che c’era una volontà da parte loro di non farli perché gli mancava il personale, hanno scelto loro cosa non fare. La parte amministrativa si è arroga di poter fare le scelte di indirizzo – che spettano alla parte politica –  perché quando in commissione un dipendente, seppur p.o, si permette di dire “la colpa è vostra perché anche se l’assessore sono sei mesi che manda lettere noi non l’abbiamo fatto perché non abbiamo personale e qualcosa va lasciato, perché non posso far tutto”, allora significa che hai scelto tu, al posto della politica, cosa fare e cosa non fare.

Se volessi essere polemico avrei potuto dire che però il tempo per fare le assegnazioni dirette per i bandi di natale hanno trovato ma per i centri anziani no. Per arrivare al punto che nella famosa commissione prendiamo atto che è successo questo, mi avveleno, in maggioranza tutti pippa, l’assessora ha riconosciuto che il problema è grave, non si può non fare i centri diurni.

Ho chiesto la question time in aula e l’assessora Romano è venuta a rispondere, dopo aver parlato con Zagari il direttore dei servizi sociali a mezzi con un altro municipio – prima assurdità – a cui poi non è stato rinnovato l’interim, fatalità, dopo il polverone alzato. Lui, dopo aver preso atto di questo problema, ha spostato una dipendente da un altro servizio e l’ha messa a lavorare sulla manifestazione di interesse alle società che portano a spasso gli anziani. Pare che l’atto sia stato fatto in una settimana, dopodichè si aspettano le trafile burocratiche. Me ne sbatto di aver ragione, me ne sbatto di tutto,  l’unico risultato che voglio è che i vecchietti possano andare al mare. Anche in ritardo. Hanno preso l’impegno che avrebbero fatto tutto in tempi brevi, contando di far partire tutto entro il 15, 20 luglio. Comunque, i prezzi sono decisamente superiori a quelli che ci sarebbero stati dal 1 al 20.

La grave colpa che attribuisco a questa maggioranza è che ha accettato supinamente di avere un direttore dei servizi sociali, un responsabile apicale, della quattordicesima città italiana per estensione (paragone con l’ampiezza territoriale del Municipio ndr)  part time con un altro Municipio.  In termini amministrativi non può essere! Significa sminuire il Municipio, significa che non ti importa più di tanto dei servizi sociali e della scuola, che sono l’aspetto portante di questo ente locale, quando tre quarti del bilancio del Municipio è speso su queste due voci. Io capisco che ci sono le “imposizioni” ma fare così… e lo dico per il bene che voglio a questo territorio, credetemi. Io non ce l’ho con l’assessora Romano, che ha fatto l’impossibile, il problema è che si è creata questa spaccatura interna con gli uffici, dichiarata in commissione, sentita da tutti. Il dramma vero è che siamo intervenuti in due, uno di maggioranza e uno di opposizione, contro questa esternazione da parte degli uffici. Due su venticinque! La sudditanza psicologica nei confronti degli uffici, ma andiamo. Perché, altra domanda che ho fatto in commissione, in sei mesi dopo tutto quelle lettere della Romano, non si è trovato tempo e personale per farlo? Poi dopo che la questione è uscita per mezzo dell’opposizione, in quarantotto ore fanno l’istruttoria e garantiscono che in ritardo ma i centri partiranno? Conosco la serietà della persona che ha garantito e non dubito delle sue parole ma comunque sa che abbiamo creato un danno. Quelli sono fondi, quarantamila euro, che sono stabiliti e stanno fermi li dentro. Se partivano regolarmente dal primo luglio al 15 di agosto ci mandavi 200 persone, come l’anno scorso. Se parti il 30 luglio e devi coprire anche la fascia di ferragosto per mettere una toppa, il problema è che ce ne mandi non più p200 ma cinquanta, sessanta. Perché i prezzi cambiano. Aumentano. Al dieci di agosto, al prezzo di uno ce ne mandavi tre. Ecco perché si fanno a luglio, perché con gli stabilimenti balnerari riesci a fare un accordo diverso.

Gli uffici hanno dimostrato, in questo caso, di giocare sulla pelle degli anziani. Io ho visto le lettere di sollecito della Romano, di sei mesi e non sono riusciti a fare nulla, ora in fretta e furia ci riescono? In altri tempi, quando la politica aveva un senso, a fare politica cerano persone serie. Un conto erano gli scontri che potevi avere con Giamberardino stesso (presidente del municipio degli anni 90) e gente che comunque lontano da me, i Fratini, i Palumbo (ex consiglieri di sinistra) che potevamo essere distanti ma su alcune cose, fermi. Poi entrava in campo la politica. Se avessi beccato loro a fare una stupidaggine di questo tipo, sa le teste che rotolavano? Oggi ti “ si sa”. Non lo posso concepire. Gli anziani aspettano per una anno  di passare una giornata decente, gente che sta da sola, come fai a dire ormai è successo, come se non fosse successo niente? Prima o poi lo dovranno capire no?».

Luciana Miocchi

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San Giovanni: scarafaggi e sporcizia in cucina, chiuso locale | di Alessandro Pino

12 Lug

[ROMA] Un locale in zona San Giovanni è stato chiuso dalla Polizia Locale di Roma Capitale per le pessime condizioni igienico sanitarie riscontrate durante alcuni controlli.

Durante le verifiche gli agenti del VII Gruppo Appio hanno accertato la presenza di scarafaggi e di sporcizia diffusa nelle cucine del locale.

Della situazione è stata informata la ASL RM 2 che ha disposto la chiusura, cui si aggiungono le multe per alcune irregolarità amministrative tra cui la mancanza di requisiti previsti per le attività di cottura dei cibi.
Alessandro Pino

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