
[ROMA] Mi ci è voluto qualche giorno per fare decantare le belle emozioni suscitate dall’aver finalmente partecipato a “Corro per Vale”, la corsa podistica di Monte Sacro dedicata alla giovanissima pallavolista Valentina Col, tenutasi il 9 ottobre e giunta quest’anno alla settima edizione, con il supporto del Terzo Municipio e della Uisp (Unione Italiana Sport per Tutti).
Sí, perché erano anni che volevo essere ai nastri di partenza come corridore e non solo in veste di giornalista: volevo vivere da dentro e non limitarmi a raccontare uno degli eventi che da anni rinsaldano il senso di appartenenza a un territorio, come dimostra la partecipazione di circa duecento persone supportate dai volontari in bicicletta e dislocati lungo il percorso per dare indicazioni ai corridori.

Alla partenza, dopo la distribuzione delle maglie ufficiali della corsa e dei numeri a ogni partecipante, il saluto dei genitori e della sorella di Valentina seguito da quello delle autorità: il presidente del Municipio Paolo Marchionne, l’assessore capitolino alla Scuola Claudia Pratelli e Roberto Tavani delegato allo Sport del presidente della Regione Lazio, mentre nel cortile si sono visti anche la vicepresidente del Municipio Paola Ilari e l’assessore municipale allo Sport Matteo Zocchi.
Si parte e inizia il percorso attraverso i luoghi di Valentina e dei quali trattiamo da anni: la partenza dalla ex Gil ora sala Agnini in piazzale Adriatico, la salita e poi la lunga discesa di viale Carnaro fino alla confluenza con viale Adriatico e l’immissione su corso Sempione all’incrocio con la Nomentana e di lì su viale Gottardo e l’ingresso nella Riserva Naturale Valle dell’Aniene, da attraversare fino all’altro accesso sulla Nomentana di fronte a via Sannazzaro, da lì nel parco omonimo risalendo alle spalle del complesso
Un giro solo per la cinque chilometri, due per la dieci. L’asfalto e il terreno scorrono più rapidamente di quel che uno potesse pensare, il meteo è clemente e la temperatura gradevole. Finisco la corsa che respiro come Darth Vader ma sono arrivato in fondo, c’è una banda musicale ad accogliere i podisti all’arrivo ed anche per quest’anno il ricordo di Valentina è stato onorato nel modo più sano e virtuoso da tante persone, andando oltre una semplice commemorazione.
In suo nome i nostri quartieri trovano nuova vita e non si può che essere d’accordo con le parole della sorella di Vale, Martina: «Abbiamo la consapevolezza di essere un gruppo di persone che si riunisce non solo nel ricordo di Vale ma ormai è diventato un vero e proprio evento del Municipio».
Alessandro Pino
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