lucianamiocchi

[ROMA] Due romeni di 18 e 28 anni senza fissa dimora sono stati denunciati dai Carabinieri nei pressi di piazza Bologna con l’accusa di ricettazione e furto aggravato in concorso.

Secondo quanto ricostruito, i due sarebbero entrati in un bar in via Ravenna e approfittando della distrazione dei presenti avrebbero sottratto uno smartphone ad un cliente per poi fuggire.

Pochi istanti dopo una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna ha notato i due uomini in atteggiamento sospetto e li ha fermati per un controllo. Durante l’identificazione si è avvicinata la vittima del furto che ha riconosciuto i due come gli autori della sottrazione del suo smartphone, avvenuta all’interno del bar.

Durante il controllo i Carabinieri li hanno trovati in possesso del cellulare della vittima, insieme a un notebook anch’esso provento di furto. La refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari, mentre i due indiziati, entrambi , sono stati denunciati.
A cura di Alessandro Pino

[ROMA] Un marocchino di 33 anni senza fissa dimora è stato arrestato dai Carabinieri con l’accusa di avere palpeggiato due donne nel quartiere San Lorenzo.
sottoposto a fermo di indiziato di delitto da parte dei Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo perché gravemente indiziato, in due distinti episodi, di aver tentato di palpeggiare una donna e di averne palpeggiata un’altra.

I fatti sono avvenuti verso il mezzogiorno dello scorso 19 luglio nei pressi del sottopasso di via di Santa Bibiana.
Dalla denuncia e dalle testimonianze raccolte, il nordafricano si sarebbe denudato tentando di palpeggiare una passante, romana di 47 anni, non riuscendoco grazie all’intervento di alcuni astanti. Durante l’arresto un’altra donna di 23 anni si è avvicinata ai militari della Stazione Roma San Lorenzo denunciando di essere stata palpeggiata al sedere poche ore prima dallo stesso uomo in una strada nei pressi.

L’uomo è stato così sottoposto a fermo con l’accusa di tentata violenza sessuale e violenza sessuale e portato a Regina Coeli.

A cura di Alessandro Pino

[ROMA] Un cinquantenne georgiano è stato arrestato il 19 luglio dalla Polizia al quartiere Africano:
l’uomo che è risultato utilizzare diversi nomi falsi, non solo era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere in quanto ritenuto autore di una rapina commessa ad aprile, ma per gli investigatori del commissariato Vescovio è colui che a Roma fornisce i ladri di appartamenti per ottenere delle chiavi false per aprire le porte delle case da svaligiare.

I poliziotti erano da tempo sulle sue tracce studiandone le mosse e durante un appostamento lo hanno fermato in viale Libia: era da poco trascorsa l’una del pomeriggio quando è stato visto dirigersi velocemente verso un palazzo con uno zaino in spalla. Il georgiano ha aperto il portone usando probabilmente una chiave alterata che ha tirato fuori da una tasca.


A quel punto gli agenti sono intervenuti e lo hanno bloccato e perquisito: nello zaino c’erano una smerigliatrice elettrica, grimaldelli, chiavi contraffatte del tipo per cilindro europeo e altri attrezzi specifici.

È stata perquisita anche la sua abitazione dove in due valigie sono state trovate modernissime attrezzature per la duplicazione di chiavi, capaci di aprire le più diffuse e sofisticate serrature in commercio.

Quando l’uomo è stato portato in del commissariato e poi alla Scientifica per ulteriori accertamenti si è risaliti alla sua reale identità cui era legato il provvedimento di custodia cautelare.

È stato invece denunciato per il possesso di attrezzi atti allo scasso e per il tentato furto in abitazione.
A cura di Alessandro Pino

(Foto Questura di Roma)