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Terzo Municipio: scoperti due depositi con 5 tonnellate di shopper illegali | di Alessandro Pino

23 Nov

[ROMA] In seguito ad accertamenti eseguiti presso alcune attività commerciali, gli agenti del Nad (Nucleo Ambiente Decoro) della Polizia Roma Capitale sono risaliti a due depositi situati nel territorio del Terzo Municipio che senza le necessarie autorizzazioni rifornivano di shopper fuorilegge una rete di esercizi commerciali in diversi quadranti di Roma e dell’area metropolitana.

A conclusione dell’azione investigativa sono state sequestrate più di 5 tonnellate di sacchetti di plastica non a norma per un ammontare di circa 50mila euro di multe elevate alle responsabili della distribuzione degli shopper illegali, non compostabili e non biodegradabili.

Nei confronti delle titolari dei magazzini, due italiane di 60 e 35 anni, sono scattate le contestazioni anche per alcune anomalie  riscontrate nel sistema di fatturazione e pagamento dei dovuti contributi ambientali per il trattamento degli imballaggi.  Questi intervento ha permesso di eliminare dal mercato un importante quantitativo di sacchetti, con i conseguenti danni ambientali legati all’immissione di materiali inquinanti nel processo di trattamento dei rifiuti organici.

Alessandro Pino

(Foto Comando Polizia di Roma Capitale)

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San Lorenzo: estorsione e incendio contro un bar, un arresto | di Alessandro Pino

23 Nov

[ROMA] É gravemente indiziato dei reati di estorsione e incendio aggravato ai danni deI titolari di un bar nel quartiere San Lorenzo: per questo un ventenne romano già conosciuto alle forze dell’ordine é stato arrestato dai Carabinieri, finendo ai domiciliari con braccialetto elettronico
in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare.

Secondo quanto dichiarato dalle vittime, il ventenne era solito entrare nel loro bar di via dei Latini con atteggiamento da boss di quartiere, pretendendo consumazioni gratis e somme di denaro tra i 60 e i 100 euro con atteggiamenti sempre più violenti.

Per essere ancor più convincente, il giovane avrebbe più volte minacciato di dare fuoco al locale. Per timore e per quieto vivere, le vittime lo avevano assecondato fino ad agosto scorso, quando non ne hanno potuto più decidendo di non sottostare più alle sue pretese.

Ed ecco la ritorsione nella tarda serata del 28 agosto in cui é stata lanciata una bottiglia incendiaria contro la vetrina del bar. Le fiamme erano state spente da una delle vittime con l’estintore presente nel locale.

Grazi alla collaborazione delle vittime , i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma piazza Dante coordinati dalla Procura di Roma hanno acquisito un grave quadro indiziario e dunque é stata formulata la richiesta cautelare che é stata accolta.

Alessandro Pino

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Settecamini: in auto con un revolver pronto a sparare | di Alessandro Pino

23 Nov

[ROMA] Due italiani di 33 e 40 anni, già noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati dai Carabinieri nella periferia Est della Capitale con le accuse di porto illegale di arma e ricettazione in concorso.

La scorsa notte i militari della Stazione di Roma Settecamini hanno intimato l’alt ad un’autovettura che alla loro vista ha rallentato notevolmente la marcia.

I due uomini a bordo del veicolo sono apparsi fin da subito molto nervosi per il controllo e i Carabinieri hanno deciso quindi di approfondire l’ispezione perquisendo la macchina.

Nascosta in un sacchetto c’era un revolver carico e pronto a sparare sulla cui presenza i due non hanno fornito valide risposte, cercando anche di giustificarsi goffamente dicendo che l’avevano appena trovato.

L’arma è stata sequestrata ed inviata ai laboratori del RIS per verificare l’eventuale utilizzo in episodi criminali.

Gli arrestati sono stati portati in caserma e trattenuti fino al processo per direttissima, al termine del quale il trentatreenne è stato portato in carcere e il quarantenne è stato messo ai domiciliari.
Alessandro Pino

(Foto Comando Provinciale Carabinieri Roma)

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Nelle scuole superiori del Terzo Municipio torna la grande stagione delle care vecchie okkupazioni | di Alessandro Pino

23 Nov

[ROMA] Con il momentaneo venir meno della didattica a distanza imposta dai provvedimenti anti pandemia é tornata anche la stagione delle classiche, care vecchie occupazioni o meglio okkupazioni e autogestioni nelle scuole superiori, propiziate come vuole la tradizione dalle belle novembrate romane che quando non piove sono forse una delle stagioni più godibili anche per tirare avanti fino alle Festività natalizie: ed ecco che nel territorio del Terzo Municipio sono appena entrati in agitazione gli studenti dei licei Aristofane, Nomentano, Orazio e dell’istituto Pacinotti-Archimede.

Obiettivi della protesta, si legge in un comunicato diffuso anche via social: contestare la gestione dell’istruzione pubblica italiana degli ultimi anni e proporre una scuola a misura di studente, aperta, sicura, accessibile, inclusiva che sappia ascoltare formare e supportare.

Questo l’assunto generale di fondo che si concretizza in una serie di richieste:

investimenti del PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) nella scuola-dall’edilizia all’organico senza farsi mancare un non meglio specificato “nuovo modello educativo”-, una apertura pomeridiana degli edifici scolastici per dedicarli alla socialità, ad attività extracurriculari, allo sport e alla musica, facendoli diventare punti di attrattiva e di riferimento in modo anche da combattere la dispersione (e qui possiamo anche essere d’accordo).

Si passa poi a istanze più generiche e relative ai massimi sistemi, dalle quali però sembra oggidì non si possa prescindere in qualunque discussione pubblica: una scuola antirazzista, antisessista e femminista (in sé una contraddizione, secondo chi scrive: come può essere le due cose al contempo?) per combattere discriminazioni e violenze (con buona pace di chi magari voleva fare lezione normalmente, ci permettiamo di osservare); ancora meno decifrabile- ma senz’altro é un limite dello scrivente, dal basso di una laurea come educatore e formatore e fra l’altro ex studente dell’Orazio- la richiesta di una scuola “non eteronormata”.

Di sapore marcatamente più post-sessantottardo la proposta di rivoluzionare il sistema delle valutazioni e della bocciatura.

Più apprezzabile- almeno da chi è a favore di una impostazione di tipo laboratoriale- la richiesta del superamento della didattica frontale e verticale e dell’insegnamento nozionistico.

In ultimo: l’istituzione di centri di ascolto e supporto psicologico e la valorizzazione del sapere come forma di crescita personale.

Certo, qualcuno avrebbe potuto consigliare ai cari ragazzi (anzi, ai car* ragazz* in ossequio alla smania antigender dilagante) di infilare qua e là nel comunicato appunto qualche asterisco e qualche schwa per renderlo più à la page, più fresco e inclusivo, togliendogli quel vago aroma di muffa fine anni Settanta che a tratti promana tra le righe.

Ma del resto sono ancora molto giovani e hanno tempo per rodare e oliare la macchina della comunicazione in vista di future elezioni amministrative o politiche quando avranno l’età per candidarsi.

Alessandro Pino

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