[ROMA] Contro il dilagare delle truffe agli anziani- un crimine tanto odioso quanto purtroppo sempre più frequente – il 16 novembre gli agenti del III Distretto Fidene Serpentara hanno incontrato i cittadini più attempati presso il Centro Anziani Serpentara.
I poliziotti hanno spiegato nel dettaglio le più comuni tecniche di persuasione che delinquenti senza scrupoli usano per carpire la fiducia delle persone meno giovani per portargli via soldi e oggetti di valore.
Durante l’incontro è stato distribuito del materiale informativo (locandine e brochure) studiato e realizzato dagli specialisti della Questura di Roma; lo stesso materiale è stato distribuito nelle attività commerciali, parrocchie e farmacie del quartiere. A cura di Alessandro Pino
[ROMA] Tra i reati considerati a ragione più odiosi dall’opinione pubblica figurano senz’altro le truffe e i furti perpetrati ai danni di persone anziane, tratti in inganno da soggetti tanto abili a carpirne la fiducia quanto privi di scrupoli nel portare via loro praticamente tutto.
Si tratta di crimini che minano alla base la fiducia nella civile convivenza proprio in chi invece avrebbe necessità di sentirsi sostenuto nell’età in cui le energie vengono meno e rendono più deboli e indifesi.
Tra le modalità con cui i delinquenti agiscono alcune delle più note e purtroppo sempre efficace e alla ribalta delle cronache vi è quella in cui gli stessi si spacciano per tecnici incaricati da società di servizi (gas, luce, acqua, telefonia o di altri gestori di servizi) riuscendo a entrare nelle abitazioni delle vittime che vengono distratte o anche narcotizzate mentre un complice fa razzia; altro trucco sempre molto usato è quello di far telefonare alla vittima da persone che spacciandosi per appartenenti alle forze dell’ordine avvisano di presunti incidenti stradali o altri guai in cui sono rimasti coinvolti parenti stretti, arrivando anche a spacciarsi per questi ultimi al telefono approfittando dello stato di stress generato nella preda.
Polizia e Carabinieri organizzano periodiche campagne di sensibilizzazione al riguardo, rivolte sia agli anziani che a chi sta loro vicino e raccomandano di diffidare da personaggi come quelli sopra descritti, non permettendo loro di entrare in casa e chiamando subito il 112 in caso di dubbio. A cura di Alessandro Pino
[MONTEROTONDO-RM] I Carabinieri hanno effettuato un nuovo arresto in flagranza per il subdolo e odioso reato di truffa avente come vittime degli anziani, categoria particolarmente vulnerabile e indifesa.
Il trucco usato da un ventenne per ingannare le attempate vittime era quello ormai noto della richiesta di denaro per aiutare un familiare in guai giudiziari o per debiti insoluti.
I militari della Sezione Radiomobile della locale Compagnia erano di pattuglia nel centro storico eretino quando sono stati allertati dalla Centrale Operativa per la presenza di una persona sospetta che usciva dalla casa di una anziana con dei gioielli in mano.
Una volta arrivati a casa della settantaseienne, i Carabinieri hanno appurato che era stato il genero della vittima a chiamare il 112, dopo aver visto una persona che usciva frettolosamente dalla porta di casa della suocera con degli oggetti in mano e guardandosi attorno.
La vittima ha raccontato il consolidato e diffusissimo stratagemma usato dal delinquente: l’anziana signora aveva ricevuto una telefonata sulla linea fissa durante la quale il malvivente si era presentandosi come il figlio, bisognoso di denaro per saldare un debito con Poste Italiane ed evitare di essere denunciato dal Direttore dell’ufficio postale.
Il truffatore, sempre spacciandosi per il figlio, aveva aggiunto che di lì a poco si sarebbe presentata a casa una persona di fiducia per ritirare i soldi. Quando il ventenne poi arrestato si è presentato dalla anziana vittima, è riuscito a farsi consegnare novemila euro in contanti e oltre diecimila euro in gioielli e preziosi.
Questa volta però l’intervento dei Carabinieri di Monterotondo ha permesso alla donna di tornare in possesso del maltolto mentre il criminale è finito in manette; sono in corso le ricerche dei complici, compreso l’ignoto interlocutore spacciatosi al telefono per il figlio.
É questo già il terzo arresto in flagranza che i Carabinieri di Monterotondo effettuano da quando il Comando Provinciale di Roma ha istituito un tavolo per contrastare questo odioso crimine diffuso sull’intero territorio nazionale.
La stessa Compagnia Carabinieri di Monterotondo, su richiesta della Procura della Repubblica di Tivoli, aveva ottenuto dal locale Tribunale una ordinanza di custodia cautelare a carico di un altro pregiudicato del quartiere di Scampia di Napoli, essendo riusciti a raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine a diverse di queste truffe. A cura di Alessandro Pino
[ROMA] Il Terzo Municipio per garantire refrigerio e compagnia agli anziani del Municipio in questi giorni di forte calura, con l’iniziativa “Vieni da noi” offre loro la possibilità di frequentare i Centri Sociali Anziani APS (Associazioni di Promozione Sociale) pur non essendo iscritti ad essi
Gli arzilli ospiti dovranno seguire le indicazioni sanitarie anti Covid, indossare la mascherina al chiuso e registrarsi nell’elenco del Centro scelto tra quelli seguenti:
CSA San Giusto con sede in Largo Monte S. Giusto,13, aperto dal 18 luglio, orari di apertura: tutti i giorni h. 16:00 – h. 19:00
CSA Montesacro con sede in Via Isola Bella n. 7, orari di apertura: mese di luglio dal lunedì al venerdì h. 16:00 – h. 19:00, i partecipanti dovranno essere muniti di mascherina FFP2 e registreranno i loro nominativi.
CSA Pertini con sede Via Dina Galli n.4, orari di apertura: martedì e giovedì h.17:00 – h. 19:00;
CSA Valli Conca d’Oro con sede in Via Val D’Ala, orari di apertura: h. 15:00 – h. 19:00;
CSA S. Felicità con sede in Largo Santa Felicita n. 22, orari di apertura: tutti i giorni h. 16:00 – h. 19:00
CSA Cecchina Aguzzano con sede in Via Nomentana n. 952, orari di apertura: tutti i giorni h. 16:00 – h. 19:00
CSA Cinquina con sede Via Pier Antonio Serassi n. 75, orari di apertura: tutti i giorni h. 9:00 – h. 12:00
La Questura di Roma sta promuovendo una campagna di sensibilizzazione ad ampio raggio diretta alle persone anziane ma non solo a loro, per ricordare i comportamenti più sicuri da osservare nella vita quotidiana per evitare di cadere in truffe o raggiri.
Quando siete in casa:
Fate attenzione che nessuno vi abbia seguito quando rientrate a casa, ricordando di non lasciare la chiave inserita nella serratura.
Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità.
Nel caso di finti appartenenti alle Forze dell’Ordine, prima di aprire controllate che in strada ci sia la vettura di servizio parcheggiata, capite bene il motivo della visita e provate a controllare dallo spioncino placche, tesserino e uniforme. In caso di dubbi contattate comunque il 112, numero unico di emergenza, per far fare un accertamento o per segnalare un’anomalia.
Gli Enti socio assistenziali (Inps o Inail) non hanno personale operativo che fa telefonate o visite a domicilio a titolo di prevenzione, accertamento o per ragioni amministrative.
Nessuna azienda di fornitura servizi manda funzionari a casa degli utenti. Le visite dei tecnici sono concordate e vengono comunicate all’utente specificando l’ora e il giorno della visita, oltre ai motivi.
Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo, soprattutto in assenza di appuntamenti concordati, e nel dubbio contattate il 112, numero unico di emergenza. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente o per verifiche di impianti di qualsiasi tipo.
Durante interventi di manutenzione (idraulico, elettricista) fate in modo che ci sia una persona di fiducia che vi aiuti, per evitare di incorrere in truffe, furti o rapine.
Evitate di tenere denaro o oggetti preziosi a portata di mano.
Quando vi trovate per strada:
Diffidate sempre di chi vi chiama o vi ferma per strada con la richiesta di soldi per aiutare un vostro caro in difficoltà; queste persone sono molto abili a farvi credere di conoscere la vostra famiglia e a far leva sulla vostra sensibilità. Mai nessun vero poliziotto o avvocato potrà mai chiedervi qualcosa di simile.
Se vi trovate in macchina, evitate di lasciare la vostra borsa sul sedile dell’autovettura, potrebbe essere asportata durante una simulazione di incidente o di danneggiamento dello specchietto e se dovete allontanarvi anche per pochi istanti dalla vostra auto ricordatevi di chiudere sempre lo sportello a chiave e di non lasciare incustoditi gli oggetti di valore.
Fate attenzione alla truffa dello specchietto, dove il truffatore vi fa credere di aver urtato con la vostra auto contro il suo specchietto retrovisore, per poi farsi risarcire.
Fate attenzione a improvvise manifestazioni di affetto da parte di estranei, siano essi uomini o giovani donne che cercano di abbracciarvi e a persone che vogliono vendervi oggetti preziosi per strada, sono sicuramente malintenzionati.
Quando camminate sul marciapiede, per scoraggiare gli scippatori, portate le borse o borselli dal lato interno.
Evitate i luoghi affollati in particolare, se siete a bordo di autobus, non intrattenetevi in conversazioni con sconosciuti, potrebbe essere un’occasione per sottrarvi il portafoglio che, è bene ricordare, bisogna custodire in borse o zaini da tenere ben stretti e mai nelle tasche posteriori.
Ricordatevi sempre di farvi accompagnare quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale. Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione, anche se a parlare è una persona distinta e dai modi affabili.
Se avete il sospetto di essere seguiti, entrate nel negozio più vicino e contattate il numero unico di emergenza (112).
Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.
Quando utilizzate il bancomat, fatelo con prudenza, facendo in modo che ci sia la presenza di una persona di fiducia: evitate di operare se vi sentite osservati. Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio in alternativa cercate un poliziotto o una compagnia sicura.
Per qualunque problema e se non vi sentite al sicuro non esitate a chiamare il numero unico di emergenza 112 e a richiedere l’intervento di una pattuglia.
[ROMA] È stata fatta luce su una serie di odiose truffe ai danni di anziani, compiute nei pressi dei principali ospedali della Capitale — San Giovanni-Addolorata, San Filippo Neri, Regina Margherita, Sant’Eugenio, Sandro Pertini e Sant’Andrea – da un individuo che fingendosi medico o addirittura primario ne conquistava la fiducia facendosi consegnare delle somme in denaro.
Per queste truffe, avvenute nel 2019, è indagato un romano cinquantanovenne nella Capitale senza fissa dimora e con precedenti, che al momento si trova già in carcere per altro motivo.
La scusa (totalmente inventata) usata dal malvivente dopo aver agganciato le vittime, erano le ingenti spese per fantomatiche terapie a cui la figlia doveva sottoporsi a seguito di un grave incidente stradale, ovviamente mai avvenuto, spese a cui dichiarava di non riuscire a fare fronte e per le quali si diceva molto preoccupato. A quel punto le vittime commosse gli offrivano somme di denaro; addirittura, secondo quanto ricostruito dalle indagini dei Carabinieri, in un caso l’uomo si era appropriato della macchina di una signora che lo aveva fatto salire a bordo per un passaggio ed era scesa per comprare una marca da bollo. Alessandro Pino
[ROMA] Due napoletani di 42 e 52 anni sono stati arrestati dai Carabinieri perché ritenuti responsabili di avere commesso quasi trenta truffe ai danni di anziani e alcuni furti in abitazione in diversi quartieri della Capitale tra febbraio e luglio 2018. Il modus operandi dei due era collaudato: individuate le potenziali anziane vittime sulla pubblica via, le avvicinavano fingendo di essere avvocati incaricati della gestione di un risarcimento in favore di un loro parente e che per sbloccare le procedure di liquidazione era necessario un preventivo versamento di denaro contante. Per risultare più credibili, facevano parlare la vittima al telefono con un interlocutore che fingeva di essere il parente e li convinceva a consegnare il denaro al sedicente avvocato. Dopodiché, gli indagati erano soliti accompagnare le anziane vittime nelle loro abitazioni, individuando dove tenevano i soldi: in questo modo oltre a farsi consegnare la somma richiesta si impossessavano furtivamente di altro denaro, lasciando alla vittima una busta che si rivelava vuota. In alcuni casi le vittime erano state accompagnate fino in banca o alla posta per prelevare denaro. Gli investigatori sono risaliti all’identità dei due napoletani attraverso la descrizione fornita dalle vittime, le informazioni rese dai testimoni e la visione delle immagini della videosorveglianza installata nei luoghi teatro dei fatti.
[ROMA] Il fenomeno delle truffe agli anziani è sempre più diffuso e non passa giorno senza che arrivino segnalazioni anche dal territorio del Terzo Municipio. Si tratta di reati particolarmente odiosi specialmente perché compiuti contro persone indebolite dal peso degli anni e spesso facenti leva sulla naturale preoccupazione per i loro cari, come nel caso delle richieste di denaro per falsi incidenti o fantomatici prestiti in cui sarebbero coinvolti figli o nipoti (ovviamente all’oscuro di tutto) con tanto di complici al telefono che si spacciano per loro. Per mettere in guardia i nostri vegliardi da questo e altri tranelli scende in campo il corpo della Polizia Locale di Roma Capitale che ha organizzato nei centri anziani del Terzo Municipio una serie di incontri- intitolata “Insieme siamo più forti” – anche per farsi conoscere meglio dai loro frequentatori. Il progetto, che prevede anche la distribuzione ai partecipanti di un utile promemoria, nasce in collaborazione con il Dipartimento Politiche Sociali capitolino, la Prefettura di Roma e Farmacap. Gli incontri durano un paio di ore circa dalle 16 alle 18 e qui di seguito trovate il calendario dei prossimi con gli indirizzi:
a via Capraia 35 il 4 e 11 dicembre, in via di Aguzzano 9 il 10 dicembre, via Cifariello 1 il 4 e 11 dicembre, via Dina Galli 4 il 10 dicembre, via Pasquariello 46 il 4 e 11 dicembre, via Salaria 1177 (Castel Giubileo) il 10 dicembre, largo Monte San Giusto 12 il 4 e 11 dicembre, via Serassi 75 (Cinquina) il 10 dicembre, via Renato Fucini 265/B (Talenti) il 4 e 11 dicembre, via Di Settebagni 294 il 10 dicembre, via Isola Bella 7 il 4 e 11 dicembre, via Val d’Ala il 10 dicembre.
[ROMA] In quasi due anni si ritiene abbia spillato circa trentamila euro a uno sprovveduto settantaseienne facendo leva sulla sua compassione: una trentatrenne romena è stata denunciata per truffa dalla Polizia dopo l’ultimo episodio in cui l’anziano stava per consegnarle oltre cinquemila euro in contanti a piazza Istria. Tutto era iniziato era iniziato due anni prima a piazza Bologna dove la romena chiedeva l’elemosina: in quell’occasione l’anziano l’aveva rifocillata con una bevanda calda e con qualcosa da mangiare, poi nel tempo era riuscita ad avvicinarglisi sempre più iniziando a chiedergli grosse somme di denaro. Di volta in volta la scusa era che i soldi le servivano per pagare l’affitto di una stanza, per risolvere dei problemi giudiziari, per la caparra dell’affitto di un nuovo appartamento. In aggiunta a questo c’erano i regali che l’uomo sistematicamente le faceva.
Ma all’ultimo prelievo di denaro che l’anziano avrebbe usato per sbloccare una polizza assicurativa emessa a suo favore pari a 30.000 euro, l’impiegata della banca si è insospettita e ha chiamato la Polizia. Gli agenti del commissariato Sant’Ippolito hanno così hanno organizzato una trappola a Piazza Istria, facendo incontrare l’uomo e la sua aguzzina. Appena consegnata la busta con i contanti nelle mani della donna ché era tenuta sotto controllo, questa è stata fermata e denunciata per il reato di truffa.
La delinquenza di strada diventa ogni giorno più aggressiva, spavalda, vigliacca e feroce soprattutto nei confronti dei più deboli. L’ultima trovata criminale di cui viene riferito in rete sarebbe accaduta ad una anziana automobilista in via delle Isole Curzolane – tra le zone del Tufello e Val Melaina: la vittima al volante della propria vettura è stata affiancata da un individuo il quale la avvisava che la marmitta stava per cadere a terra paventando gravi conseguenze come quella di rimanere a piedi o essere tamponati. Lo sconosciuto inoltre sbatacchiava di nascosto della ferraglia – si presume – per far credere all’anziana conducente di sentire il rumore del tubo di scarico malfermo. La malcapitata ha aperto lo sportello ed è scesa per controllare ed è a quel punto che il delinquente l’ha colpita alla nuca per tramortirla ed ha afferrato la borsa poggiata sul sedile, dandosi poi alla fuga. Alessandro Pino
Le cronache riportano quotidianamente episodi di truffe perpetrate in vario modo ai danni di persone anziane. Sono reati particolarmente odiosi perché colpiscono persone apprensive e vulnerabili, magari non più lucidissime, minando il senso di appartenenza a una comunità. Il fenomeno non sembra calare nonostante sia stata introdotta recentemente una aggravante specifica nel Codice Penale. Per questo motivo il CdQ Settebagni ha organizzato lo scorso 13 marzo una conferenza con il Comandante della locale stazione Carabinieri, luogotenente Fiumarella, che ha illustrato le più diffuse modalità adoperate dai delinquenti. «Come Carabinieri ci teniamo a mettere in guardia le persone» ha detto il luogotenente, specificando che nei casi più frequenti i truffatori hanno un aspetto insospettabile, si avvicinano alle vittime in giacca e cravatta.
Primo caso: alla vittima viene comunicato che il figlio ha comprato qualcosa da loro (per esempio un computer o un telefono) e ha detto che avrebbero anticipato i genitori il pagamento. Non di rado in qualche modo conoscono anche il nome del figlio. La vittima si fida e consegna il denaro. Il consiglio dei Carabinieri: non va mai pagato nulla. Dire che prima si vuole chiedere conferma al proprio congiunto e se loro propongono di chiamarlo – ovviamente telefonerebbero a un loro complice – rifiutare. Se insistono dire che si va da un amico o un vicino di casa per chiamare il figlio.
Secondo caso: le potenziali vittime vengono seguite fino a casa dall’ufficio postale o dalla banca dove i delinquenti erano appostati in attesa che qualcuno prelevasse del contante. I truffatori si presentano quindi come impiegati o funzionari dello stesso ufficio, incaricati di controllare le banconote prelevate per qualche motivo. Una volta ricevuto in mano il denaro sono abilissimi a sostituirlo con altro contraffatto senza che il malcapitato se ne accorga. Il consiglio: non aprire mai, da dietro la porta dire che si chiamerà prima in banca o alla posta per controllare.
Terzo caso: suonano alla porta dicendo che sono delle Forze dell’ordine oppure operai del gas o della luce. Mentre la persona è distratta da uno l’altro fa razzia in casa. Il consiglio: anche qui non aprire specie se si hanno cancelli comandati a distanza. Telefonare per controllo, ovviamente NON a numeri forniti dai personaggi in questione.
Quarto caso: nel parcheggio del supermercato mentre si carica la spesa spesso si appoggia la borsa su un sedile. Passa una persona e avvisa che sono cascate le chiavi. Mentre la vittima è distratta guardando aa terra un complice porta via la borsa.
Quinto caso: i truffatori si presentano come incaricati di un notaio annunciando alla vittima di aver ereditato una forte somma. Ovviamente scatta la richiesta di un anticipo per poter procedere con la pratica.
Tra le raccomandazioni del luogotenente Fiumarella anche quella di superare imbarazzi e timori presentando sempre la denuncia completa del codice Imei (si trova sulla confezione) anche per il furto del cellulare e fare attenzione alle telefonate in cui vengono proposti contratti per le utenze domestiche: nel dubbio chiamare i propri gestori del servizio, ovviamente al numero vero e non a quello fornito da chi propone qualcosa. Alessandro Pino e Luciana Miocchi