
[ROMA] Ricorreva ieri il quarantesimo anniversario dell’uccisione dell’agente della Polizia di Stato Antonio Galluzzo a opera di un commando terrorista dei Nuclei Armati Rivoluzionari, avvenuta il 24 giugno 1982 in via Val di Cogne – zona a Conca d’Oro- mentre piantonava l’abitazione del capo rappresentanza dell’Olp in Italia, Nemer Hamad.
In sua memoria il Questore Mario Della Cioppa, alla presenza della vedova, di familiari e di autorità civili e militari, ha deposto una corona di alloro a nome del Capo della Polizia Lamberto Gianninin sulla lapide posta presso il Commissariato Sant’Ippolito dove l’agente prestava servizio. Il Cappellano della Polizia di Stato Don Nicola Tagliente ha invece presieduto la cerimonia religiosa.
Quel 24 giugno di quaranta anni fa un commando composto da quattro terroristi dei Nar attaccò la pattuglia della Polizia di Stato in servizio di vigilanza sotto l’abitazione del capo della rappresentanza in Italia dell’Olp. Dopo aver disarmato i due agenti, i terroristi esplosero alcuni colpi d’arma da fuoco contro di loro, ferendoli entrambi. Antonio Galluzzo, a seguito delle ferite riportate, morì durante il trasporto in ospedale, mentre l’altro agente, Giuseppe Pillon, rimase gravemente ferito.
Le indagini della Digos della Questura di Roma permisero in meno di una settimana di arrestare gli autori dell’omicidio. Tra questi ultimi Gilberto Cavallini e Walter Sordi nel 1988 furono definitivamente condannati alla pena dell’ergastolo, mentre Vittorio Spadavecchia e Pierfrancesco Vito, coinvolti ad altro titolo nell’attentato, subirono una condanna rispettivamente a 14 e 10 anni di reclusione.
Alcuni anni fa in memoria di Antonio Galluzzo fu apposta una targa commemorativa anche nell’aula consiliare del Terzo Municipio a piazza Sempione, poco distante dal luogo dell’agguato.
Alessandro Pino
(Foto Questura di Roma)





Le strade di quello che oggi è il Terzo Municipio della Capitale durante uno dei periodi più bui della storia italiana, quello del terrorismo, videro scorrere una quantità di sangue impressionante, al punto che risulta a volte difficile tenere il calendario delle commemorazioni. Proprio il 24 giugno, giorno successivo a quella in memoria del giudice Mario Amato, si tiene quella dedicata al poliziotto Antonio Galluzzo, vittima nel 1982 di un feroce assalto portato da ben sei terroristi dei Nuclei Armari Rivoluzionari. Antonio Galluzzo aveva 27 anni e quel giorno si trovava in via Val di Cogne (zona Conca d’Oro) per piantonare la residenza di un membro della Olp. I terroristi, arrivati a bordo di due veicoli, investirono lui e il suo collega con decine di colpi di arma da fuoco. Antonio morì sul colpo, il collega rimase gravemente ferito. Da alcuni anni il suo sacrificio viene ricordato per iniziativa di pochi benemeriti: alla commemorazione di quest’anno erano presenti come in passato la consigliera municipale Federica Rampini, il Luogotenente in congedo dei Carabinieri Salvatore Veltri (per decenni al comando della stazione Talenti), il comandante della stazione Città Giardino Claudio Varone e, per la prima volta, la nuova presidente del Terzo Municipio, Roberta Capoccioni.





