
[ROMA] Sono ritenuti responsabili di ben sette rapine aggravate compiute nell’area del Tiburtino Est, delle quali cinque avvenute con serialità ai danni di donne sole, trovate in strada di sera o di notte. Per questo un uomo e una donna rispettivamente di 53 e 30 anni sono stati arrestati dalla Polizia.
L’indicazione da cui sono inziate le indagini da parte della Squadra Mobile e del Commissariato Sant’Ippolito era di un uomo ed una donna, descritti rispettivamente con corporatura esile il primo e robusta la seconda, a bordo di una Mercedes Classe A grigia.
Analizzando le rapine è emersa una ritualità di azione con numerosi elementi di unione tra i vari episodi e lo stesso modus operandi.
L’attenzione degli investigatori si è concentrata su alcuni particolari dei due soggetti, descritti dalle vittime: sull’uomo sono stati notati alcuni tatuaggi sulle mani mentre la donna è stata descritta con capigliatura biondastra e sopracciglia sottili.
Partendo da tali elementi, l’attività di ricerca avviata dai due Uffici di Polizia si è concentrata nell’area di Casal Bruciato, estendendo le verifiche anche a quella del vicino Tiburtino Terzo; sono state quindi vagliate le posizioni di due soggetti che, per tratti fisici potevano corrispondere alle descrizioni degli autori: in particolare un romano classe ’70 con rilevanti precenti di polizia contro il patrimonio e la sua compagna.
Quest’ultima era stata osservata in passato dal personale della Squadra Mobile mentre viaggiava a bordo di una Mercedes classe A grigia assieme al compagno in zona Casal Bruciato.
I due, entrambi senza una stabile dimora, sono stati fermati dagli agenti del Commissariato Sant’Ippolito mentre si trovavano a bordo della loro Mercedes Classe A di colore grigio, utilizzata come rifugio e nascosta in un’area verde incolta a ridosso della Tangenziale.
A quel punto é stata ricostruita la sequenza di rapine da cui la coppia trovava il proprio sostegno economico: tra l’altro avevano colpito anche due esercizi commerciali di zona, portando via i soldi delle casse e dei clienti presenti.
Gli accertamenti svolti anche attraverso le immagini degli impianti di videosorveglianza hanno confermato i sospetti sui due individui fermati, compatibili per fisionomia e movenze ai rapinatori ricercati; è stato inoltre verificato che la Mercedes utilizzata nel corso delle rapine aveva un fanale posteriore fulminato come quella usata dalla coppia.
Anche i tatuaggi sulle mani di lui corrispondevano con quelli del rapinatore, ed è stata eseguita una perquisizione nella macchina, risultata piena di borse e indumenti riconducibili ai due individui: tra questi sono stati sequestrati alcuni abiti e accessori utilizzati per commettere alcune rapine.
I due sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto per le sette rapine contestate, fermo che è stato convalidato
e inoltre tramite le foto segnaletiche sono stati riconosciuti da diverse vittime come gli autori dei colpi.
Dopodiché sono stati sottoposti alla custodia in carcere, disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica che ha coordinato le indagini. Alessandro Pino
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