Archivio | Maggio, 2012

Roma – IV Municipio: a Settebagni, in via S. Antonio di Padova d’ora in poi semafori e senso unico alternato

30 Mag

contromano (A. Pino)

Sono stati attivati lo scorso lunedì i sei semafori che regolano la nuova circolazione a senso unico alternato in via Sant’Antonio di Padova a Settebagni. La modifica interessa il tratto di strada che va dall’uscita del vetusto sottopasso ferroviario – che rimane a senso unico provenendo dalla Salaria – fino all’incrocio con via delle Lucarie. Assieme ai semafori è stata predisposta una nuova segnaletica ed è stato in pratica riadattato a corsia di marcia il piccolo parcheggio che sta di fronte al giardinetto pubblico. Infatti, nonostante il passaggio delle autovetture, qualcuno continua a lasciarne in sosta fuori dalle strisce.

parcheggio in strada (A. Pino)

La nuova viabilità, così  dicevano voci di quartiere, è stata introdotta a seguito dell’apertura di un grande cantiere edile alla fine della stessa via Sant’Antonio di Padova, sia per evitare ai mezzi pesanti di inerpicarsi nel tratto collinare della borgata sia in vista dell’accresciuto flusso di automobili che si avrà inevitabilmente quando le nuove palazzine saranno consegnate. Purtroppo gli stessi ora transitano senza soluzione di continuità in via dello Scalo di Settebagni, dove sono ubicate le scuole, dalla materna alle medie, destando non poche preoccupazioni tra i genitori. La strada, infatti, è stretta, a doppio senso di circolazione, senza marciapiede e con il parcheggio per le macchine. Togliere il parcheggio è impensabile, stante la presenza del plesso scolastico e della stazione Fm1.

Nelle prime ore dopo l’accensione sono rimasti sul posto i vigili urbani del Quarto Gruppo al fine di incanalare correttamente i conducenti, ma da quello che si è visto nei giorni successivi sarebbe forse servita una presenza prolungata: se infatti c’è chi non si avvede della novità e del rischio di trovarsi dunque contromano, c’è anche chi invece di attendere il verde in fila come tutti, decide di proseguire sulla corsia opposta come niente fosse: lo stop al semaforo infatti crea specie verso sera delle code non indifferenti, indice di un flussodi traffico del quale fino ad oggi non ci si era resi forse resi conto e che nei prossimi mesi non potrà che aumentare.

Alessandro Pino

IV Municipio: incidente sul lavoro in via val Padana. Le foto di Alessandro Pino

28 Mag

Questa mattina un uomo è deceduto per un incidente sul lavoro verificatosi in un cantiere all’incrocio tra le vie Val di Sangro e Val Padana. Erano all’incirca le nove e trenta quando la parte telescopica di una autogru munita di un cestello, parcheggiata vicino la facciata esterna di una palazzina oggetto di lavori di ristrutturazione, si è abbattuta sul ponteggio ivi montato. L’operaio si trovava ad operare da dentro la piattaforma.  All’improvviso, forse per un guasto meccanico al sistema dei pistoni idraulici, il tratto terminale del braccio ha ceduto, strisciando su alcuni  balconi, piegandone le ringhiere fino a  terminare la caduta all’altezza del primo piano, nel ponteggio dove stava lavorando un altro operaio, rimasto ferito. Sul posto sono arrivati subito i Vigili del Fuoco del distaccamento Nomentano e gli agenti del Commissariato Fidene Serpentara, seguiti dai loro colleghi della Scientifica. Un tratto di strada è stato chiuso al transito anche pedonale e la Polizia Municipale ha avuto il suo daffare per tenere lontano non tanto i curiosi e i giornalisti ma soprattutto chi, allontanandosi dal mercato rionale che si tiene a pochi metri di distanza, vorrebbe passare comunque evitando di dover girare attorno all’isolato. I rilievi sono andati avanti per tutta la mattinata, anche sotto la pioggia. Anche il presidente del Municipio, Cristiano Bonelli, stante la gravità dell’accaduto, è arrivato sul posto. Sul marciapiede di fronte, intanto, si chiacchierava e si commentava l’accaduto, sulle bancarelle vicine proseguivano le contrattazioni. Come sempre, per gli altri la vita continuava.

Alessandro Pino

ultim’ora: cede il il cestello di un carro gru. Un morto e due feriti

28 Mag

Ore 9,30 all’incrocio tra via val di Sangro e via val Padana il cedimento del cestello di un carro gru ha provocato la morte di un operaio ed il ferimento di altri due. Sul posto gli uomini del commissariato Ps Serpentara e i vigili del fuoco. Grande l’affollamento di curiosi. E’ giunto anche il presidente del Municipio, Cristiano Bonelli.

LM e AP

Roma IV Municipio: a Settebagni sta per arrivare una recizione dove potranno accedere i cani senza guinzaglio

28 Mag

Sono passati ormai ben tre anni da quando fu approvata,  con il voto di tutte le forze politiche rappresentate in consiglio municipale, la risoluzione per “istituire un’area cani nell’area verde davanti al Parco Nobile a Settebagni” . L’ atto presentato dal consigliere Pd Riccardo Corbucci, emendato dai consiglieri Pdl Vaccaro, Bono e Bentivoglio.  Rimasta lettera morta per mancanza di fondi necessari.

(per visionare il documento http://riccardocorbucci.files.wordpress.com/2009/07/area-cani.jpg )

In tutto il quartiere non esiste un’area destinata alla libera conduzione dei cani da parte dei proprietari. Per regolamento comunale, una norma di civiltà e buon senso vieta di lasciarli senza guinzaglio nei luoghi pubblici, compresi strade e parchi e impone ai proprietari la raccolta delle deiezioni canine.

Ultimamente ci sono state frizioni tra i detentori di cani e i frequentatori del parco Nobile, perchè si sono verificati casi in cui di domenica mattina, quando il parco non è ancora visitato da famiglie e bambini il cancello di accesso viene chiuso e i cani lasciati liberi di scorrazzare senza guinzaglio, chi si trova ad arrivare con passeggini e biciclettine poi se li ritrova davanti all’improvviso. Sono così arrivati i vigili a controllare e sanzionare ignavi che cadevano dalle nuvole perchè non sapevano che i cani vanno portati al guinzaglio, o muniti di museruola, in ogni luogo pubblico.

E anche per le cacche non va meglio. Quelle sono raccolte nella minima parte delle volte, creando un clima davvero poco piacevole, anche per i proprietari che invece raccolgono i regalini del cagnolino di casa e lo conducono con tutto il rispetto dovuto in una convivenza civile.  Si ricorda a proposito l’ art. 34 regolamento comunale dei diritti degli animali, ultimo comma: non è ammesso lasciar defecare i cani nel raggio di cento metri dalle aree attrezzate per il gioco dei bambini. Uno dei motivi di grande urto nelle ultime settimane è stato proprio il ritrovamento di escrementi sullo scivolo e nel brecciolino intorno.

Da poco è partita una raccolta firme perchè venga finalmente dato seguito a quanto approvato in consiglio municipale. Il consigliere Marco Bentivoglio, Pdl, che a Settebagni è nato e cresciuto e tutt’ora vi lavora, ha dichiarato “a causa del patto di stabilità, soldi non ce ne sono. Impegnando l’assessorato all’ambiente e interessando l’Arch. Rizzuti dell’ufficio tecnico del municipio si sta cercando di realizzare una recizione che delimiti uno spazio riservato ai cani all’interno del parco”.

Forse l’area di fronte, sempre di proprietà del Comune e non utilizzabile diversamente, sarebbe stata una scelta più appropriata, perchè secondo un’interpretazione del regolamento dei diritti animali si prescrive che i cani non si possano avvicinare fino a cento metri dalle aree gioco per bambini. Però, meglio di niente. I cani che già hanno padroni educati sono sempre ben accetti, sono gli animali con i padroni cani che subiscono le malvolenze di coloro che non vorrebbero essere molestati al parco. Si ricorda comunque che strada, parco, area cani attrezzata o semplice recinzione, i conducenti l’animale devono sempre e necessariamente raccogliere le cacche. Anche all’interno delle aree riservate. Ma anche se non ve ne fosse l’obbligo, voi ce lo fareste scorrazzare il vostro cucciolo sopra un tappeto di merde?

htpp://www.udacomuneroma.it/fidopark/index.asp

Luciana Miocchi

Roma – IV Municipio: qualcosa non funziona tra l’Idv locale e i consiglieri municipali

25 Mag

foto di repertorio (A. Pino)

Romeo Iurescia e Alessandro Cardente, consiglieri municipali dell’Idv – il primo è capogruppo – questa sera non parteciperanno all’assemblea pubblica organizzata dall’Idv locale presso l’aula magna dell’ITC Matteucci, avente come filo conduttore “ripartiamo dal nostro municipio per ricostruirlo insieme”. Un argomento strettamente legato al territorio, quindi, che rende evidente il fatto che qualcosa non torna nei rapporti interni con il partito. I due sono al centro delle polemiche di questi giorni uno per l’entità dei rimborsi delle spese di viaggio dal luogo di residenza – in molise – fino a Monte Sacro e l’altro per la candidatura a consigliere comunale a Castelmola, in Sicilia, in permanenza dello status di consigliere municipale del IV con tutte le problematiche che alla trasferta isolana erano collegate (tanto da dimettersi  dalla nomina appena conseguita). Raggiunto telefonicamente, l’ex presidente del Municipio ha risposto così alla domanda sul perchè non sarà presente ad un evento così caratterizzato localmente: “non vado perchè è un momento di grande confusione sul territorio.  Sono sempre dentro l’Italia dei Valori ma si devono chiarire le cose sugli equilibri con gli alleati in IV. A giorni produrrò una documentazione molto chiara”.

All’assemblea prenderanno parte tra gli altri il coordinatore municipale Idv ed il suo vice, Attilio Floccari e Tiziano Vaccina nonchè il segretario regionale, Vincenzo Maruccio. Se non è una frattura tra la dirigenza e i rappresentanti in consiglio municipale è qualcosa che gli somiglia moltissimo.

Luciana Miocchi

Roma – Villa Spada: i residenti chiedono un’azione dimostrativa per il problema della puzza

24 Mag

Arrabbiati e delusi per la mancanza di comunicazioni ufficiali nonostante sia scaduto il termine ultimo il fine lavori, il presidente del Municipio Bonelli ispeziona l’impianto ma non interviene all’assemblea all’assemblea

foto A. Pino

Era prevedibile, da come gli abitanti di Villa Spada avevano reagito ai comunicati stampa del presidente dell’Ama Piergiorgio Benvenuti, che nell’assemblea pubblica di ieri sera tutti si aspettassero la comunicazione di iniziative sul campo. La sala teatro della parrocchia di via Radicofani era piena di gente venuta a discutere su cosa fare visto che il termine che si erano presi Municipio e azienda per portare a compimento i lavori per l’eliminazione della puzza è scaduto ma gli odori sono rimasti e nessuna conferenza stampa è stata indetta, anche se il responsabile comunicazione di Ama la da per imminente.

L’atmosfera carica di attesa e resa elettrica dalla constatazione, man mano che il tempo passava, che in platea non c’erano né il presidente Bonelli, che pure in mattinata aveva compiuto un sopralluogo presso lo stabilimento di via salaria insieme a Benvenuti e ad alcuni consiglieri municipali, né nessun esponente della maggioranza che governa il Municipio. Un segno che è stato interpretato molto negativamente dai presenti, che si sono sentiti snobbati, come se ci fosse la volontà di fuggire da un confronto aperto con la popolazione.

I primi a parlare sono stati i rappresentanti del comitato spontaneo, ovvero il presidente Adriano Travaglia, il suo vice Daniele Poggiani ed il segretario, Salvatore Cangialosi. I tre hanno riassunto rapidamente gli eventi degli ultimi mesi, dopo che il Travaglia ha letto l’atto costitutivo del comitato, il cui fine è perseguire con ogni mezzo legale l’obiettivo di tornare alla vita serena di prima che arrivasse l’impianto Ama, possibilmente ottenendone la delocalizzazione. Stanno lavorando all’organizzazione di una grande manifestazione di strada, seguendo tutto l’iter richiesto dalla Questura, perché non vogliono che qualcuno si debba poi trovare a dover far fronte anche a spese legali e ammende, aggiungendo la beffa anche al danno.

foto A. Pino

Molti i politici presenti e semplici cittadini che hanno preso la parola: Riccardo Corbucci, vicepresidente del municipio e Fabio Dionisi, consigliere municipale, entrambi del Pd – partito presente anche con i presidenti di circolo Teresa Ellul e Silvia Di Stefano – hanno presenziato al sopralluogo insieme al presidente Bonelli e ne hanno riferito ai presenti, svelando che al biofiltro mancherebbe la copertura, in quanto non sono arrivate ancora tutte le autorizzazioni a costruire (evidentemente per la fattispecie non è prevista una deroga simile a quella di cui si è servito il commissario per l’emergenza rifiuti dell’epoca,  Marrazzo,  per autorizzare l’impianto); Massimiliano Iervolino, autore del libro “Con le mani nella monnezza”, Nando Bonessio, presidente dei Verdi Lazio, Claudio Maria Ricozzi, dirigente locale del Pd; Romano Amatiello per La Destra del IV municipio – partito non ancora rappresentato nell’aula consiliare –  ha riferito che che il capogruppo in Campidoglio, Rossin ha presentato mesi addietro un’interrogazione al Sindaco circa l’impianto di via Salaria, rimasta lettera morta. La segreteria tornerà a sollecitare la risposta ma comunque la posizione de La Destra  è per la delocalizzazione. L’attivista politico – accompagnato dal consigliere Ld del II Municipio Roberto Cappiello – si spinge oltre, fino a criticare l’assenza di qualsiasi rappresentante della maggioranza, in contrasto con l’opposizione municipale: “non basta seguire la vicenda istituzionalmente, bisogna essere presenti tra la gente e non fuggire il confronto con essa”.

I consiglieri Corbucci e Dionisi (foto A. Pino)

Tra gli interventi dei cittadini sono da segnalare quelli dell’ingegner Emilio Santa Maria, che ha spiegato gli studi presentati dall’istituto Negri di Milano, anche mettendone in luce le incongruenze. Peraltro, l’istituto prende a riferimento la normativa contro le emissioni odorigene vigente in Lombardia, perché il Lazio non ha legiferato in materia (quindi in teoria non si può violare un tetto massimo di emissioni perché il tetto massimo in questione…non c’è!, almeno per la nostra regione), dell’avvocato Cristiano Manni, che ha evidenziato come una strada possa portare anche direttamente alla Commissione Europea, il presidente del comitato di Fidene, quartiere immediatamente alle spalle di Villa Spada e dunque sotto vento-sotto puzza come i vicini, Peppe Maio, che con la sua veracità “popolana” tra il romanesco e l’inflessione lontana del dialetto d’origine, ha spiegato benissimo il concetto cardine dell’intera serata: la puzza, se anche non facesse male, rovina la vita e gli averi dei residenti, perché tra l’altro, le case qui, non hanno più mercato. La decisione di mettere una produzione di eco balle a meno di 200 metri dal primo abitato è stata sbagliata e forse illegale, sicuramente avventata. La magistratura già sta indagando sull’impianto, “probabilmente qualcuno andrà in galera, ma ci deve andare chi ha sbagliato, non noi se facciamo qualche cazzata per protestare. Tutti calmi, tutti entro le regole ma dobbiamo protestare, mo basta”. Sono le parole che tutta l’assise voleva sentire:  basta aspettare. Vogliono scendere in strada a manifestare, fare uscire la questione dai confini locali. Ma tranne le emittenti e la stampa locale, né Rai ne Sky hanno ritenuto di mandare qualcuno. Eppure Nino Santarelli, giornalista di Teleradiostereo ha suscitato un vespaio pubblicando un’intervista alla dottoressa Muraro, dirigente Ama, la quale ha affermato che gli odori che ora provengono dallo stabilimento sono paragonabili  a quelli che si percepiscono in una rivendita di frutta e verdura. In risposta sul palco è stata allestita una cassetta di prodotti vegetali assortiti. A dire il vero il cavolo era un po’ molesto. Ed era uno solo. Probabilmente se ce ne fossero stati un paio in più non avrebbero creato un’essenza profumata, figuriamoci qualche quintale di prodotti ortofrutticoli in decomposizione…no, decisamente non è stata un’uscita fortunata, quella della funzionaria. Sembra quasi un’ammissione, a voler esser pignoli.

il presidente del comitato di Fidene, Peppe Maio (foto A. Pino)

A stringere, la serata si è conclusa con l’annuncio dei preparativi per una grande manifestazione, con tutte le autorizzazioni e le prescrizioni in regola, per chiedere la delocalizzazione dell’impianto, peraltro cosa ardua, vista la gran quantità di euro che si dicono spesi. Probabilmente l’unica via, al di là della politica e della contabilità di bilancio, è quella indicata dai legali: costringere al risarcimento dei danni l’Ama, tanto che sia più conveniente spostare la produzione piuttosto che pagare i danni. Rimane un pizzico di delusione per la mancata presenza degli amministratori di maggioranza, perché l’assemblea non è stata per nulla schierata, anzi, a tratti è sembrato che qualcuno fosse presente per cercare di fare anche un po’ di passerella, consapevole che la questione è seria, la strada in salita e se mai questo pugno (confronto la popolazione totale di Roma) di disperati ‘ncazzati dovesse ottenere qualcosa manterrebbe memoria davvero molto lunga in merito a chi ha dato un supporto oppure no, quindi è meglio esserci perché, alla fine, nel peggiore dei casi, si potrà sempre dire “io però c’ero”. Alcune volte è necessario scendere tra la gente, confrontarsi anche con chi è esasperato per una situazione piovuta tra capo e collo in una sera d’estate, prendere magari qualche fischio ma mettere faccia e cuore. Ieri sera di fischi non ne sarebbero volati sicuramente. Questa ormai è gente troppo informata sui fatti per poter accusare il Municipio di alcunché, visto che l’amministrazione municipale poteri in merito non ne ha, se non quello di riferire e trasmettere le istanze degli amministrati, facendo pressioni nella scala gerarchico-politica, cosa che sta avvenendo, per altro. Allora perché non essere presenti?

L’emergenza rifiuti, se non risolta, scoppierà a Roma più grave che a Napoli. Malagrotta straborda, la Ue non sente ragioni, nessuno vuole il pacco-bomba di una nuova discarica sul proprio territorio, a ragion veduta, viste le note vicende di quella romana. Rispetto ai quasi tre milioni di abitanti di Roma, le poche decine di migliaia di residenti della zona potrebbero essere considerati come il male minore, un sacrificio “accettabile”.

Romano Amatiello (foto A. Pino)

L’inceneritore ha un appetito vorace, che viene alimentato a eco balle. Non si può interromperne la produzione di colpo senza rischiare di venire sommersi dall’immondizia. Lo sa la Regione, lo sa il Comune, lo sa il Municipio. Tutti e tre governati dagli stessi colori. Non ci si può sottrarre alle direttive superiori senza rischiare la “morte politica”.

L’alternativa ci sarebbe, la raccolta differenziata spinta. Ma bisogna attrezzarsi, crederci, riconvertirsi. Con costi e spostamento di interessi economici considerevoli. E queste sono tutte cose difficili da spiegare e da ammettere, quando si ha la responsabilità di amministrare.

Intanto il piccolo Davide si appresta ad affrontare Golia. Non resta che vedere come andrà a finire

Luciana Miocchi

Settebagni: prove di accensione per il semaforo di via S. Antonio da Padova

24 Mag

In tarda mattinata è stato testato l’impianto semaforico istallato in via S. Antonio di Padova qualche tempo addietro. La squadra di operai al lavoro hanno riferito che la segnaletica verrà cambiata lunedì.

Alessandro Pino

Roma – IV Municipio : nessuna audizione in regione alla commissione ambiente per Villa Spada. Domani assemblea pubblica

22 Mag

E’ una settimana cruciale per gli abitanti di Villa Spada, quartiere che si trova sulla collinetta di fronte l’impianto Ama di via Salaria, dove vengono scaricati i rifiuti raccolti in città e che, dopo una lavorazione il cui ciclo dura una ventina di giorni, vengono trasformati in eco balle Cdr, combustibile da rifiuti, pronte per essere bruciate nei termovalorizzatori (pare che chiamarli inceneritori faccia brutto). A quasi un anno dall’inizio delle esalazioni nauseabonde e ad un mese dalla scadenza del termine ultimo che il Municipio si era dato per intervenire in merito, nonostante i lavori realizzati da Ama, la puzza resta.

Per oggi era prevista un’audizione in commissione Ambiente alla regione Lazio, con i vertici ama e i rappresentanti dei residenti ma è stata annullata per i troppi impegni in agenda, così almeno è stato fatto sapere. Rinviata a data da destinarsi.

Resta confermato il sopralluogo in via salaria del presidente del Municipio Cristiano Bonelli per domani, che dovrebbe essere accompagnato dal presidente dell’azienda. O, almeno, da un alto dirigente. In serata, alle 20,30 i cittadini si ritroveranno in assemblea presso la parrocchia di Villa Spada, per confrontarsi e decidere come continuare ad affrontare la situazione. Sono confermati gli interventi di Ferdinando Bonessio (Presidente dei Verdi Lazio), Riccardo Corbucci, vice presidente del consiglio del Municipio, Pd, Fabio Dionisi, consigliere municipale, Pd, Claudio Maria Ricozzi, presidente dell’assemblea municipale del Pd del IV Municipio, Romano Amatiello, de La Destra,  Massimiliano Iervolino, del comitato nazionale di Radicali Italiani e autore del libro “Con le mani nella monnezza”).

Ancora non vi è traccia della conferenza aperta anche ai giornalisti promessa da Ama per spiegare le migliorie apportate, anche se l’ufficio stampa sembra propendere per una data a fine mese.

Le uniche comunicazioni reperibili dell’azienda con l’esterno sono due: una dell’undici maggio, attraverso un comunicato diramato dall’agenzia DIRE il presidente Ama, Benventuti dichiarava : “Ci sono state una serie di valutazioni, sono stati realizzati dei lavori e non mi sembra che ci siano piu’ problemi. Penso proprio che la questione sia risolta”. E ancora, “stiamo portando avanti un confronto con tutti gli istituti che possono fare delle valutazioni, come l’ istituto ‘ Mario Negri’ o le universita’, per l’ innovazione su questa tematica. Recentemente abbiamo anche avuto anche un confronto con Jack Macy, di San Francisco, proprio per valutare ogni tipologia e ogni innovazione tecnologica sulla tematica della differenziata”. Peccato che le segnalazioni di cattivi odori siano continuate, nonostante che per Ama non esistano. L’altro contatto con l’utenza si ha dieci giorni dopo, con un comunicato, sempre riportato dall’agenzia Dire, con il quale ancora Benvenuti cerca di “aggiustare il tiro”, spendendo qualche parola in più per descrivere gli accadimenti: “I lavori migliorativi presso l’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti di via Salaria sono stati ultimati come da impegni presi con il Municipio IV. Tutte le opere compiute sono state predisposte per diminuire ulteriormente l’impatto olfattivo sulla zona apportando miglioramenti all’arredo esterno, alla logistica, alla movimentazione dei mezzi e alle operazioni di trasbordo dei rifiuti. In particolare e’ stata conclusa la perimetrazione della tettoia sovrastante il piazzale adibito alla movimentazione dei flussi di rifiuti e di scarti oltre alla realizzazione di una barriera arborea di 400 alberi e 150 piante sempre verdi.  A testimonianza della validita’ degli interventi realizzati, i recenti monitoraggi effettuati dall’Istituto Mario Negri registrano una migliore qualita’ ambientale nell’intera area. Per tenere costantemente sotto controllo la situazione e’ stata poi installata una centralina meteo climatica. Ad ogni modo, nel corso della prossima settimana effettuero’ un sopralluogo presso l’impianto di via Salaria, insieme al presidente del IV municipio, Cristiano Bonelli, per rendermi conto personalmente della situazione, poiche’ alcuni residenti lamentano ancora cattivi odori”. Evidentemente, le proteste sono state talmente tante che non è stato possibile nasconderle completamente.

Luciana Miocchi

Dalla tenda sotto il cavalcavia al set cinematografico scambiato per un insediamento abusivo

21 Mag

il centro di accoglienza e le macchine parcheggiate in divieto

Continua a produrre accese polemiche la presenza dei nomadi sul territorio del IV Municipio. Risale a pochi giorni addietro la notizia, riportata anche da http://www.affaritaliani.it, di proteste espresse di un gruppo di residenti della Cesarina, dove – quasi all’incrocio con la Nomentana – si trova un ex campeggio da tempo convertito a campo nomadi. I cittadini puntano il dito contro i veicoli che gli ospiti lasciano parcheggiati lungo la strada, stretta e senza marciapiedi,  che spesso finiscono per ostacolare la circolazione, specie quando transitano automezzi di grandi dimensioni come gli autobus della linea Atac  308. Altro motivo di lamentela sono i cumuli di rifiuti ai bordi della carreggiata – tra l’altro adiacente la riserva naturale della Marcigliana –  verosimilmente depositati dagli stessi zingari. Qualche chilometro più in là invece si torna a parlare di insediamenti abusivi lungo la Salaria, nelle immediate vicinanze della ex cartiera da tempo adibito a “centro di permanenza temporanea per l’emergenza abitativa” ma nei fatti sistemazione pressochè  definitiva – degli stessi nomadi: proprio di fronte al centro, sotto la rampa dell’adiacente cavalcavia di Villa Spada da qualche giorno è comparsa una tenda.

la tenda sotto il cavalcavia

Chi ci sia dentro non si sa ancora con certezza ma alcuni mesi addietro era sorta un vero e proprio accampamento nella boscaglia alle spalle della struttura, formato dai familiari di chi aveva trovato sistemazione all’interno, che premevano per entrare a loro volta, non volendosi separare dal resto del nucleo. Anche all’epoca molti cittadini espressero il proprio disagio, riferendo di persone che rovistavano in ogni cassonetto e salivano sugli autobus in condizioni igieniche imbarazzanti. Si sparse inoltre la voce secondo cui nella tendopoli fossero custodite diverse armi da fuoco, che tra le baracche si nascondessero, sotto mentite spoglie, alcuni pregiudicati dell’est europeo. Alla fine l’insediamento fu sgomberato, stessa sorte toccata poi a uno molto più piccolo ma ben nascosto da un recinto di lamiere a Settebagni. I cittadini hanno fatto la loro parte segnalando situazioni anomale, la palla adesso passa alle istituzioni. Nel frattempo sale la frustrazione e il risentimento di chi percepisce che le proprie preoccupazioni vengono ignorate dalle autorità competenti, anche perchè al momento, un vero e proprio piano per risolvere le situazioni di degrado non c’è. Gli sgomberi avvengono ma gli agglomerati risorgono immediatamente, gli abitanti di tanto squallore non hanno nulla da perdere, la maggior parte degli sfollati ha passaporto europeo e non può ricevere fogli di via.

il set cinematografico scambiato per l’ennesimo accampamento

Tanto che si creano anche falsi allarmi, come accaduto di recente in zona Vigne Nuove, dove un gruppo di malconce roulotte adoperate per un set cinetelevisivo è stato scambiato per un accampamento abusivo sorto nell’unico spazio verde rimasto tra gli edifici di edilizia residenziale pubblica.

Luciana Miocchi –  Alessandro Pino

Roma – IV Municipio: pulizie di primavera alla scuola Fucini – di Alessandro Pino

21 Mag

Il giardino rimesso in ordine da volontari della associazione “Esserci a Roma”

Con la bella stagione è normale che cresca la voglia di trascorrere più tempo all’aria aperta e ciò vale anche per gli studenti che frequentino scuole provviste di giardino: sarebbe però un peccato non poterne godere appieno perché questo – magari per la cronica mancanza di risorse – si trova in stato di trascuratezza, con l’erba alta che nasconde anche rifiuti e serpi. È quello che si è cercato di evitare alla scuola Renato Fucini di Talenti grazie all’intervento di un gruppetto di volontari dell’associazione “Esserci a Roma”con il loro presidente Manuel Bartolomeo che hanno dedicato un po’ del loro tempo libero per sistemare l’area verde facente parte del cortile dell’istituto. Il pomeriggio dello scorso 11  maggio lo hanno  dunque trascorso improvvisandosi giardinieri assieme a un membro del locale comitato “Salviamo il parco Capuana” che ha messo a disposizione il proprio rasaerba a scoppio. «Abbiamo chiesto alla preside Marina Esterini se aveva qualche esigenza particolare e lei ci ha suggerito questa iniziativa – spiega Manuel, cuor di ex studente della scuola – trovando una situazione di degrado assoluto,  con serpi, bottiglie, rami spezzati da vecchie potature  e mai raccolti e anche due siringhe». Una critica che a volte viene rivolta a iniziative come questa – che vedono i cittadini rimboccarsi le maniche per supplire a mancanze delle amministrazioni pubbliche – è che in tal modo si fornisce a queste ultime un comodo alibi per un ulteriore disimpegno. In ogni caso va apprezzato l’impegno di chi sente la necessità di curare un bene pubblico come fosse il proprio, rafforzando il senso di appartenenza a una comunità.

Alessandro Pino

Roma IV Municipio: dopo Quella di corbucci, per Cardente arriva anche la querela di Enrico Pazzi

18 Mag

Da http://www.roma2013.org : “Ho dato mandato ai miei legali di sporgere querela nei confronti del consigliere del IV municipio Alessandro Cardente in seguito alle sue dichiarazioni, che riguardano la mia persona, rilasciate dallo stesso questa mattina ai microfoni durante l’odierna seduta consiliare del IV municipio. Puntualizzo, inoltre, che ho incontrato il suo legale, al solo fine di svolgere un’inchiesta riguardante il mancato ricorso al Tar che lo stesso Cardente dichiarava di voler presentare all’indomani delle elezioni municipali del 2008, pubblicata sulla mia testata http://www.roma2013.org il 19 giungo 2011. Inoltre, aggiungo che i miei rapporti con il partito dell’Italia dei Valori si sono limitati alla sola organizzazione dell’assemblea pubblica svoltasi venerdì 27 gennaio 2012 “Il trasporto pubblico è un bene comune”, che ha visto la partecipazione anche di esponenti di Sel e del Pd a livello municipale e regionale. Enrico Pazzi”.

Roma montesacro: Il consigliere Riccardo Corbucci, vicepresidente del consiglio municipale, querela Alessandro Cardente, consigliere Idv

18 Mag

Dal blog di Riccardo Corbucci, vice presidente Pd del consiglio del IV Municipio: “Questa mattina ho dato mandato ai miei legali di sporgere querela per diffamazione e calunnia nei confronti del consigliere Alessandro Cardente per le false affermazioni rese oggi nell’aula del IV municipio e confermate la settimana scorsa nella trasmissione di Serpentara web tv condotta da Luciana Miocchi. Questa mattina finalmente ho anche scoperto quale fosse la fonte del giornale Dire notizie, querelato a sua volta l’anno scorso con causa penale e civile di risarcimento danni, quando venne scritta la falsità di un mio futuro passaggio all’Idv. Ad un anno di distanza non soltanto io sono al mio posto nel Pd avendo contribuito all’ottimo risultato delle primarie regionali di Gasbarra. Non soltanto ho sostenuto numerose battaglie del territorio, mentre Cardente collezionava assenze su assenze e si candidava in Sicilia. Probabilmente invece potrebbe essere lo stesso Cardente a dover fare ancora una volta le valigie e cambiare partito. Continuiamo a pagare sul territorio la scelta fatta nel 2006 e nel 2008 quando qualcuno nelle alte sfere impose Cardente quale candidato presidente del IV municipio, senza che avesse alcun merito. Lo dicemmo allora e continuiamo a dirlo oggi: fu un errore. Per questo oggi é importante scaricare la zavorra e gli opportunisti che si annidano nel centrosinistra, sempre pronti a sfruttare l’eventuale cambio di maggioranza per non perdere la poltrona. Per il futuro le primarie sono l’unico strumento in grado di tutelare il voto dei cittadini”.

Nell’infuocata seduta dei lavori del consiglio, gli ordini del giorno sono passati in secondo piano quando è esplosa la tensione che era palpabile nell’ultima settimana. Cardente questa volta ha fatto apertamente i nomi e cognomi che aveva omesso durante la trasmissione di Serpentara Web Tv, forse ancora scosso dal ritrovamento, mercoledì all’interno del parcheggio del Municipio, del volantino di minacce alla sua persona.

Luciana Miocchi

Roma – Montesacro: 19 maggio, un’occasione per imparare qualcosa sulla difesa personale

18 Mag

Sabato 19 maggio, presso la palestra della scuola Angelo Mauri si terrà la quarta edizione dello stage gratuito di difesa personale rivolto principalmente alle donne – ma aperto a chiunque voglia prendervi parte – organizzato dall’Accademia antiaggressione (www.accademiaantiaggressione.com) con il patrocinio della presidenza del consiglio del IV Municipio.  Appuntamento alle ore 9,30 presso il complesso scolastico sito in via A. Mauri n. 5 con un abbigliamento comodo.Verranno mostrate tecniche di difesa seguendo i dettami del Kravmaga e si ci si potrà cimentare con gli istruttori che tengono i corsi. Durante la dimostrazione verranno illustrate anche tecniche di primo soccorso. Si prevede la chiusura dell’incontro attorno alle 13,30

Per informazioni: 347/5396742

Lettera aperta di Alessandro Cardente

11 Mag

Ricevo e pubblico una lettera aperta di Alessandro Cardente, ospite di Serpentara Tv mercoledì 9 maggio. L’ex presidente del IV Municipio deve aver riflettuto dopo aver rivisto la trasmissione, perchè con questo scritto approfondisce alcuni argomenti che aveva toccato in maniera molto fugace. Oltre che sulla questione rimborsi spese di viaggio torna anche sui rapporti con il Pd e l’Idv. Come sempre: leggere, capire, farsi un’idea propria

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Ecco (nella tabella allegata) i rimborsi chilometrici percepiti dai consiglieri della Provincia di Roma (tre consiglieri sono anche al Consiglio Comunale) eletti in ogni partito, senza distinzione.

Cominciamo con il dire una prima verita’: ci piaccia o no, esiste una legge, che non da ora, consente questa possibilita’,  percio’ chi richiede questi rimborsi e’ legittimato a farlo, se segue le procedure che lo consentono.
Possiamo discutere dell’ opportunita’ di abolirla, e sarei il primo a farlo. Ma come si evince dal documento avviene ovunque nell’amministrazione capitolina, provinciale e probabilmente in quella regionale. Mi chiedo perciò, invece, perchè mai e’ stato presentato dai consiglieri del PD, che oggi mi attaccano ingiustamente, un atto in consiglio per eliminare tale regolamento o quantomeno per modificarlo ? Si predica bene e si razzola male…e si getta fango sulle persone per rovinarle politicamente ed eticamente, moralmente e personalmente. Mi dispiace solo che Il segretario del PD del IV municipio, il Consigliere Corbucci e il Giornalista Pazzi, ci stanno e si stanno togliendo tanto tempo per occuparsi della buona amministrazione generando ancora una volta un clima teso utile a nessuno- tanto meno ai cittadini.
Non ho mai percepito rimborsi chilometrici in Iv Municipio ed e’ riscontrabile! Pubblicate le carte se ne avete!

Oggi a me, di questo improvviso attacco immotivato e verbalmente violento rimane tanta infinita amarezza e tanta profonda tristezza. Ho sempre lavorato nel rispetto delle persone, dei cittadini e degli avversari politici, interni ed esterni alla realta’ polititica che ho sostenuto e che mi ha sostenuto.

Ho sempre mantenuto rapporti di cordialita’ e di stima con coloro, come il consigliere Antonio Gazzellone, con il quale condussi una serena e civile campagna elettorale…lavorammo poi con lo stesso stile e la stessa reciproca stima. Anche con il Presidente Angelo Bonelli, per quando ci dividano le ideologie e la storia passata, non ha mai raggiunto un livello di scontro tale…anzi…ci unisce un sentimento di simpatia reciproca. Perchè? Perchè si e’ esseri umani anche quando si ha in comune una vocazione: quella della politica.

Anche quando non esiste la simpatia, la stima; anche quando emerge in alcuni un brutto sentimento, quello dell’invidia, che purtroppo però rimane se pur brutto, un sentimento umano; anche quando si vorrebbe dimostrare con piu’ efficacia e proteggere le proprie idee i propri ideali da chi li contrasta…anche quando avviene tutto questo devono prevalere i sentimenti della ragione, della responsabilita’ istituzionale, della civiltà imposta dalla democrazia e dall’essere persona rispettando la persona.

Questo livello e questo stile di fare politica non mi appartiene. Quando esiste la buona fede, esiste il desiderio di giungere e di raggiungere il bene comune dei cittadini e delle istituzioni, le procedure sono altre…sono quella della comunicazione diretta, del dialogo pulito e non torbido, sono quella di difendere realmente un’alleanza costruita su programmi e progetti comuni rispettando gli accordi. Tutte le falsita’ sul mio conto, dai rimborsi, alla storia del Tuel nazionale, agli attacchi subdoli su enormi quantità di incacrichi che non ho come esponente IDV, sono pura falsità dimostrabile.
E in ogni luogo lo dimostreremo! Io contro l’alleanza con il partito democratico? Mai! Mi sono chiesto legittimamente pero’ se dopo tutti i duri attacchi contro la mia persona, di alcuni dirigenti locali del PD esistesse la voglia da parte loro di essere ancora coalizione in IV Municipio.
Ma sono loro a doverlo spiegare a noi.

Certo ho contestato anche duramente il Partito Democratico di Roma Montesacro, se non dopo essere stato ingiustamente attaccato e doverosamente intervenuto per legittima difesa. Il progetto politico del PD rimane un progetto importante e grandioso nel quale ho sempre creduto e nell’operato condiviso molte cose sia a livello Nazionale sia in quello Regionale,lo attesta il ricordo della campagna elettorale alle regionali in cui sostenni un candidato eletto.

Ma dal contesto, sia critico che di stima, che rivolgo a questa importante realtà politica, trovo e contesto tanto immotivato sentimento irriverente e arrogante, di alcuni suoi uomini. Mi rattrista, mi ferisce e…mi umilia!
Mai questo però, concedera’ al mio sentimento l’insopportabile sensazione di odio anche contro chi oggi colpisce me duramente … sarebbe questo l’errore piu’ inquietante e irriverente presso tutti coloro che nella politica e nel dialogo civile ancora credono.

Viva la lealtà , la libertà di espressione corretta e viva la politica che ancora esiste e deve essere difesa da tutti noi per mantenere smpre Viva la democrazia.
Con sentita sincerità

                                                     Alessandro Cardente

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Alessandro Pino: Cardente a Serpentara Tv

11 Mag

Non sembrano scemare le polemiche nate nei giorni scorsi quando ha avuto diffusione – dopo una sordina iniziale preferita dall’interessato – la notizia della candidatura di Alessandro Cardente e della sua successiva elezione in una lista civica di minoranza del minuscolo comune siciliano di Castelmola, provincia di Messina.

Cardente, che è stato presidente del Quarto Municipio, è attualmente membro del Consiglio della medesima municipalità nonché vicepresidente della Commissione Roma Capitale. Una somma di incarichi che ha originato critiche – prima su un blog di Castelmola poi su una testata romana on line – sia sulla legittimità sia sull’opportunità della sua scelta: Cardente secondo i suoi detrattori  avrebbe contravvenuto al Tuel (Testo Unico degli Enti Locali) e comunque gli rimarrebbe difficile conciliare gli impegni relativi a due realtà tanto lontane, come qualcuno – così è stato scritto – che tiene il piede in due scarpe.

 L’interessato dopo alcuni scambi avvenuti sui social network, per replicare definitivamente all’attacco ha scelto il salotto televisivo di Serpentara Web Tv ondotto dalla giornalista Luciana Miocchi. Quello che segue è il riassunto necessariamente stringato di un’intervista di oltre un’ora durante la quale il politico ha respinto al mittente ogni accusa contrattaccando su tutta la linea gli avversari che pur senza venir mai nominati, nel corso della trasmissione hanno cominciato ad assumere delle fattezze abbastanza riconoscibili.

 Cardente ha definito l’accaduto “una triste e mediocre polemica”, spiegando prima come è nata l’idea di candidarsi – lui abituato a ribalte politiche più importanti – in uno sperduto borgo che probabilmente pochi conoscevano prima di questa vicenda: la pluriennale frequentazione di quel territorio – “microscopico  e delizioso” – che ultimamente è stato colpito da fenomeni di dissesto idrogeologico. L’impegno profuso per dare una mano , la conoscenza tramite amici dell’allora sindaco e alla fine la richiesta di un impegno anche dentro l’amministrazione: «E perché no, mi sono detto».

 Cardente non lo ha detto in trasmissione ma è facile immaginare che proprio mantenendo i propri interessi e contatti nella politica romana “che conta” avrebbe potuto far pervenire qualche risorsa al piccolo comune del messinese. Terminata la premessa l’ex presidente del Quarto Municipio si è prodotto in quella che è stata al contempo una difesa delle proprie scelte – sia nel merito che nella forma -. e un attacco a chi secondo lui ha strumentalizzato la vicenda.

 Nessun ripensamento sulla candidatura siciliana che ritiene perfettamente legittima ( “prima di candidarmi ho consultato dei legali e non credo che il Tuel sia interpretabile – come invece altri sostengono, ndr – si parla chiaramente di incompatibilità tra medesime cariche”) e dalla quale non pensa possano scaturire impedimenti alle sue precedenti attività: «Ritengo di essere in grado di servire due amministrazioni così distanti, non vedo problemi: è un borgo, uno o massimo due consigli al mese». Attività comunque ridottesi da quando non guida più il Quarto: «Io tutta la mia vita l’ho impostata non solo sul territorio municipale, prima di arrivare in Municipio ho avuto incarichi nazionali nei Verdi e nella Cgil, scartati quando ho fatto il presidente ma dopo è chiaro che sono tornato più libero. Il problema è di chi tutti questi impegni non ce li ha». Nemmeno per quanto riguarda la riservatezza che ha avvolto la presentazione ritiene di dover spiegare alcunché: «Lo sapeva solo il partito (l’Idv anche se ha ancora la tessera dei Verdi, ndr) e le persone che era giusto lo sapessero. Al cittadino di Roma cosa volete che interessi».

 Dunque nessun ripensamento, anzi dito puntato contro i suoi oppositori, da lui identificati paradossalmente nella propria stessa coalizione politica: «Nel Pd siamo abituati a vedere che ci si massacra a vicenda», chiarendo che «non ce l’ho col partito ma con alcuni dirigenti locali e con il loro comportamento aggressivo». Una questione non solo di sostanza ma anche di metodo, di forma: «Chi si fosse preoccupato avrebbe potuto fare una chiamata se non a me al mio partito. Tra persone civili ci si comporta così ma quando c’è del marcio sotto si cerca di invadere siti e blog. Il dubbio mi è venuto perché alcuni vocaboli usati non sono assolutamente usati da chi è del posto».

 Chiaro il riferimento ad alcuni interventi apparsi in rete nei giorni delle consultazioni, che secondo Cardente rendono riconoscibile chi sta dietro a una operazione che definisce di “sputtanamento” per come è stata condotta: «La mano sembra la stessa che all’epoca della elezione in quarto aveva sollevato lo stesso problema della non appartenenza al territorio (non risiedendo a Monte Sacro, ndr)». Un politico ormai navigato come lui – nonostante sia ancora abbastanza giovane –   non rimedia scioccamente querele facendo nomi e cognomi, ma sa come fare arrivare i messaggi: «Chi ha orchestrato tutto questo voleva passare con Idv e mi aveva chiesto di spianargli la strada. Non faccio il nome, non serve; lui sa».

 Ma quale è secondo lui lo scopo, quello vero, che ha mosso tutto ciò? Non di certo l’opportunità di sommare impegni a quelli già assunti: «Vengono a fare la morale a me gli esponenti di un partito che affida tripli incarichi alle persone», ricordando «che ci sono sindaci che sono parlamentari» senza che nessuno abbia a eccepire. La minore efficienza nell’attività politica sarebbe solo un pretesto per attaccarlo: «Non è che un Municipio non funziona perché per tre volte non vai. E poi il Municipio sono soprattutto le commissioni e il presidente.Ho sempre detto che i consiglieri vanno dimezzati se non eliminati». Il motivo vero per lui è che «a qualcun altro interessa prendere il posto di Cardente» in Quarto Municipio. Dunque «sotto c’è dell’altro, tutta una operazione per fare entrare la prima dei non eletti del PD». Ci tiene a mettere in chiaro che «se mi dimetto a Castelmola lo faccio per rispetto di chi ha lavorato bene e non è stato rieletto. Ma decido io». Certo, se da tutto questo economicamente ne ricaverebbe solo i dieci euro di  gettone di presenza per ogni consiglio comunale in Sicilia viene da chiedersi chi glielo abbia fatto fare e forse se lo chiede anche lui: «Sto cambiando impostazione alla mia vita, mi muovo tra tre città di cui una estera anche per questioni personali». Enigmatica la sua ultima dichiarazione: «Non è detto che si debba fare politica per tutta la vita.Ho tante belle cose da fare e sono uno che non fa più programmi. Conviene non farli».

 Insomma, Cardente non ravvisa nel suo operato niente che possa essere classificato come inopportuno rispetto al comune sentire di questi tempi di crisi, anche per quel che riguarda il rimborso delle spese di viaggio generate dal suo cambio di residenza interregionale, per altro perfettamente lecito, ex Tuel.

 Il compito della trasmissione era quello di porre domande ed ottenere risposte, che sono arrivate, più o meno condivisibili, a secondo del modo di sentire di ognuno. I molti accessi durante la diretta hanno gratificato tutta la redazione per lo sforzo impiegato nel confezionare una trasmissione di informazione credibile ed imparziale.

Alessandro Pino

Saluti da Serpentara Tv

11 Mag

foto Alessandro Pino

Ed ecco la puntata di Serpentara Tv  del 9 maggio 2012 alla quale tutti fanno riferimento per la vicenda Cardente eletto a Castelmola. Destinata a dividere gli addetti ai lavori, come da linea editoriale non si suggeriscono ipotesi interpretative ma si fanno domande semplici, chiare e dirette. A chi risponde il compito di farsi capire, a chi ascolta il dovere di farsi delle idee proprie.

Qualcuno ha scritto che la scenografia richiama alla mente i covi delle br. Come li mostravano le foto sgranate e in bianco e nero di trentacinque ‘anni fa, aggiungo io. Nonostante questo – nessuna velleità di design minimal o post atomico, semplice, gaia, orgogliosa scarsità di mezzi – gli ospiti istituzionali ci scelgono perchè siamo credibili.

http://www.livestream.com/serpentara/video?clipId=pla_bcef7c21-2ea2-4e12-9b99-2cac17f357d6

Luciana Miocchi

La politica ai tempi della rete e di Fb. Da Monte Sacro a Castelmola in un clik

6 Mag

Roma – IV Municipio

Essì. Oggi è tempo di elezioni amministrative in giro per l’Italia. Anche per il piccolo comune di Castelmola, in provincia di Messina. Tra i candidati nella lista civica di centro-sinistra che sostiene il sindaco uscente Antonia Cundari ce ne è uno molto noto a Monte Sacro. E’ l’ex presidente del Municipio, Alessandro Cardente, che nella consiliatura attuale è consigliere municipale, ora per l’Idv, ed è stato appena nominato vice presidente della commissione speciale Roma Capitale. Nulla lasciava presagire la scelta siciliana. Un messaggio postato forse distrattamente su facebook ha invece allertato gli occhi che l’ex presidente ha sempre puntati addosso. La schermata del profilo fb è stata pubblicata da http://www.roma2013.org, con un articolo a firma di Enrico Pazzi che attribuisce lo screenshot del profilo fb di Cardente alla sua redazione. Guardando con attenzione l’immagine, si scopre però che è stata scattata dal profilo di Riccardo Corbucci, attuale vice presidente del consiglio municipale. Quindi o il Corbucci, come gli è stato rimproverato dal presidente del Municipio Cristiano Bonelli durante una puntata di Serpentara Tv, è dentro la testata roma2013 o stavolta Pazzi si è appropriato del lavoro di un terzo, lui che ultimamente ha pubblicato un articolo sul fatto che parte del Pd capitolino ha utilizzato per una conferenza a via delle vergini un argomento di cui rivendica la paternità, cioè la irrituale assegnazione di alcuni spazi pubblici senza bando di concorso da parte della giunta del IV Municipio, per altro fatti trattati dalla commissione trasparenza guidata da Federica Rampini, Pd.

La notizia della candidatura di Alessandro Cardente è comunque stata data molto tempo prima, pubblicata sui blog che si occupano di Castelmola e sul giornale di Sicilia, che al 10 aprile pubblica le liste per le imminenti elezioni. Digitando il nome su Google poi, si apre una lunga sfilza di notizie e foto. Non si può dire che sia stata una vicenda tenuta nascosta ma forse la distanza tra Roma e Messina ha fatto si che passasse inosservata. Si trovano anche i commenti dei residenti, in rete: chi è contento dello straniero venuto da Roma, chi lo ritiene inadatto ad una realtà così diversa da quella a cui è abituato, chi si domanda come sia capitato fin li (qualcuno dice per motivi sentimentali ma si tratta di chiacchiere di corridoio di palazzo). Sono arrivate anche le prime scritte sui muri. Come sempre, la su presenza non rimane indifferente.

Il problema è che per il Tuel, testo unico degli enti locali, Cardente non si sarebbe potuto candidare senza preventivamente dimettersi dalla precedente carica elettiva.

Al momento non è dato saperne di più, raggiunto telefonicamente il diretto interessato l’unica risposta ottenuta è stata “non rilascio dichiarazioni. A tempo debito parlerò”. Sicuramente dopo lunedì sera, ad elezioni terminate. Qualche spiegazione dovrà darla per forza, le sue azioni potrebbero influenzare pesantemente gli equilibri all’interno dell’aula consiliare: in caso di dimissioni dovrebbe succedergli la prima dei non eletti nella lista Pd, con la quale è stato eletto nel 2008, quando dovette cedere la guida del muncipio al centro destra.

Luciana Miocchi