Tag Archives: Luciana Miocchi
Immagine

Al via la stagione 2025/2026 del Teatro degli Audaci – di Luciana Miocchi

21 Set
Flavio de Paola - direttore artistico del Teatro degli Audaci

Venerdi 11 settembre posti esauriti per la presentazione della nuova stagione del Teatro degli Audaci.

Nonostante alcuni piccoli inconvenienti tecnici, il Patron Flavio De Paola ha tenuto la scena per quasi due ore, presentando il cartellone dedicato ai giovani e la programmazione ordinaria, nonchè i laboratori teatrali, che inizieranno con una lezione di prova, martedì 30 settembre (maggiorni informazioni su ihttps://www.teatrodegliaudaci.it/corsi-di-formazione/). Sul palco, insieme a lui, il cast, quasi al completo, delle rappresentazioni.

Cartellone particolarmente ricco e variegato, con rappresentazioni che spaziano dal giallo comico alla commedia degli equivoci, ai classici come Aspettando Godot e Novecento e con una puntata anche nel teatro shakespeariano con I gentiluomini di Verona.

L’attore, autore e regista Pino Ammendola sarà una presenza pressochè costante, essendo in scena in una delle tre vesti in ben quattro spettacoli.

Si inizia il 2 ottobre, con “La governante di Cavour”, in scena fino al 5 ottobre, scritto, diretto e interpretato da Francesca Nunzi, come già si intravede dal titolo, un punto di vista storico alternativo e divertente che da voce a chi di solito non ce l’ha, per arrivare a chiudere con la medesima, bravissima Francesca Nunzi, che “Come se non bastasse” lo ha scritto, lo dirige e lo interpreta.

Lo spettacolo di Capodanno sarà I Tre Moschettieri, con Flavio De Paola, Ilario Crudetti, Marco Bonetti e Serena Renzi, scritto e diretto da Pino Ammendola.

La stagione completa

La Compagnia degli Audacini

Il Teatro degli audaci prevede una apposita stagione teatrale per i più giovani e per chiunque ami le storie fantastiche. Quest’anno saranno rappresentati Robin Hood, Aladdin, il Grinch, Ribelle, la Bella e la Bestia, il gobbo di Notre Dame, Biancaneve e Hercules.

Immagine

Papa Francesco torna alla casa del Signore il lunedì dell’Angelo – di Luciana Miocchi

21 Apr

Non avere il coccodrillo pronto su un quasi novantenne uscito dall’ospedale contro ogni previsione dopo due crisi gravissime, una delle personalità più influenti al mondo essendo tecnicamente l’a.d. Del Padreterno in terra e guida spirituale di qualche miliardo di persone, non è una grande mossa, lo ammetto. Piuttosto un errore da principianti. Al cuore peró non si comanda e io, come sempre mi capita quando si tratta di persone a cui tengo, contro ogni evidenza e ogni ragionamento logico ho rimandato il pensiero dell’inevitabile fino a che non è accaduto davvero.

Sono una sostenitrice della persona, prima che del simbolo. Da quando scelse gli ornamenti non in oro, che portarsi addosso la ricchezza non era utile, meglio distribuirla ai poveri. E invitò anche i cardinali a fare altrettanto. Se non è rivoluzionario questo, nella Curia romana.. infatti i manifesti contro, per le vie di Prati apparsero quasi immediatamente. Ovviamente anonimi, se la prendevano con il nuovo Papa, rivoluzionario, sovvertitore delle regole, uno che voleva far saltare dall’interno la Chiesa mettendone in pericolo perfino i dogmi. Forse poco amato negli ambienti di potere, amatissimo dalla gente comune.
Mi spiace. Profondamente. Non c’è mai un momento buono per andarsene, nemmeno se hai la sicurezza di avere un posto assicurato e migliore del precedente. In questo momento, quaggiù siamo parecchio incasinati e ora anche con meno voce. O il mondo scoppia o la fine terrena di FrancescoEbasta, come disse lui e come poi l’ho sempre chiamato, ispira i potenti della terra a fare un passo indietro almeno per un po’.
Ha resistito fino alla Pasqua di resurrezione – mi piace immaginare il Gesuita che pensa a non impallare l’evento clou dell’anno liturgico del capostipite – ieri sera purtroppo l’ho commentato davanti la tv, che a guardare le mani e il viso non mi sembrava che potesse vivere a lungo – ne ho visti troppi negli ultimi tempi con i segni dell’inevitabile imminente addosso, per sbagliarmi – e che probabilmente gli avevano detto che rimanendo lontano dalle persone avrebbe potuto tirare ancora, forse, qualche mese e lui ha scelto di affidarsi al Padreterno, quando sarebbe stato ora, sarebbe stato ora.
Credo che l’uscita tra la folla di piazza San Pietro, ultimo atto di un Papa che credeva profondamente nel suo mandato, sia stato un forte gesto, anche politico: ancora un abbraccio alla gente, ai fedeli a cui chiedeva di pregare per gli altri e per il suo essere Papa, e per far vedere che fino all’ultimo le sue azioni, anche se delegate, erano state dettate da una persona nel pieno possesso di sé, del suo volere e delle sue azioni. Uomo di Dio e di Stato fino all’ultimo respiro, rimarrà difficile agli avversari politici asserire che i suoi ultimi atti non sono stati presi con la lucidità necessaria alla loro validità.
Spero solo che il Successore al soglio di Pietro sia all’altezza e che il mondo non prenda uno sprint in negativo❤️

Foto credit: per gentile concessione Matteo Nardone. Tutti i diritti della foto sono proprietà dell’autore

Immagine

Stanziati nuovamente i fondi per realizzare il centro anziani – casa del quartiere a Settebagni all’interno del Parco Nobile. Deve essere la volta buona – di Luciana Miocchi

23 Gen
Csa Parco delle Valli (foto dal sito istituzionale del Comune di Roma https://www.comune.roma.it/web/it/notizia/municipio03-parco-delle-valli-ricostruzione-centro-anziani.page)

Ora o mai più. Dopo l’occasione mancata l’anno scorso, quando allo stanziamento nel bilancio di Roma capitale non corrispose l’ affidamento da parte del municipio del progetto per realizzazione del centro polifunzionale e casa del quartiere, quest’anno nel bilancio del Campidoglio sono stati stanziati nuovamente i fondi necessari a far sì che il progetto inseguito da decenni e di vitale importanza per quartiere di Settebagni – che ancora oggi manca di un centro di aggregazione pubblico per le necessità e il benessere sociale della popolazione – diventi finalmente realtà.

Nello scorso bilancio furono inseriti, in maniera parallela, i fondi necessari sia per la struttura di Settebagni, sia per la ricostruzione del csa del parco delle Valli, andato distrutto in un incendio qualche anno fa, ma, mentre l’iter di quest’ultima opera ha visto la luce, con tanto di inaugurazione di inizio lavori, disguidi e incertezze burocratiche hanno fatto sì che per l’opera di Settebagni non si arrivasse nemmeno all’emanazione della del bando per la gara di appalto per la progettazione.

Sulla necessità dell’opera non vi è dubbio alcuno. Le richieste in tal senso si possono rintracciare nei protocolli di almeno quattro decenni diversi, veicolate dai diversi Cdq che si sono succeduti nel tempo. Ma questa volta, l’essere arrivati ad un passo dalla meta ha lasciato un senso di amaro in bocca, con una sensazione di sfiducia nei confronti degli enti locali difficilmente superabile senza la dimostrazione di gesti concreti.

E alla fine, tanto impegno ha trovato riscontro e anche nel bilancio del 2025 sono stati inseriti i fondi per l’agognato centro, cosa peraltro non scontata, visto che le esigenze di una metropoli come Roma crescono di anno in anno, con nuovi quartieri che reclamano nuovi servizi mentre i tagli agli Enti locali si fanno sempre più crudeli.

Dice il consigliere di Roma capitale Riccardo Corbucci, che nel territorio del III Municipio è stato eletto varie volte consigliere municipale ed è per questo ben consapevole di cosa rappresenti la realizzazione dell’opera per il territorio: “Nel bilancio di Roma Capitale abbiamo nuovamente stanziato le risorse per la progettazione e la realizzazione del centro anziani Settebagni da realizzarsi all’interno del Parco Nobile, sul modello di quello che stiamo ricostruendo al Parco delle Valli. Purtroppo lo scorso anno il Municipio non ha potuto spendere le risorse che erano state già stanziate in bilancio grazie ad un mio intervento. Quest’anno sarà il Simu insieme con il dipartimento lavori pubblici ad occuparsi della progettazione dello spazio. Mi auguro che si possa promuovere quanto prima un’assemblea pubblica insieme al direttivo del comitato di quartiere per parlare di questo importante intervento atteso da decenni”.

Luciana Miocchi

Immagine

A piazza Sempione la proiezione del docufilm per l’albero delle Identità, l’opera d’arte della Stazione fs di Settebagni

9 Dic

Il 10 dicembre nell’aula consiliare di piazza Sempione, con inizio alle ore 11:00, verrà proiettato il docufilm “RISTAZIONARTI – per una Comunità Educante che lascia il segno – 10 anni di … tanto dura poco”.
La proiezione è aperta al pubblico, oltre che alle scolaresche protagonisti del progetto.

Immagine

7 dicembre, ore 16: in via Dina Galli la celebrazione del film Tutti contro Tutti. Presenti regista e cast

7 Dic

Oggi pomeriggio alle 16, in via alle ore 16 in via Dina Galli verrà ricordato, nei luoghi dove venne girato, il film “TUTTI

CONTRO TUTTI”. Verrà inaugurata una targa per omaggiare il film e il regista, scrittore e attore Rolando Ravello per aver scelto il quartiere di vigne nuove come location principale. In apertura interverrà il presidente del municipio III Paolo Marchionne, successivamente Rolando Ravello. Tra gli invitati tra gli invitati ufficiali figurano  Marco Giallini, Massimiliano Franciosa, Franco Bertini, Vladimir Randazzo,

gli organizzatori cinematografici Antonio Stefanucci e Alessandro Longino, il produttore Pietro Innocenzi e Carlo Corbucci, figlio di Bruno, l’organizzatore dell’evento su Vigne nuove Alessandro Cecere Cine Service Vigne Nuove.

L’idea di valorizzare il territorio attraverso l’apposizione di targhe e la realizzazione di iniziative a tema cinematografico nasce da un’intuizione di Fabrizio Bevilacqua, consigliere municipale storico e noto cinefilo, subito sposata dall’attuale presidenza, consapevole del valore culturale e delle possibili positive ricadute sul territorio.

LM

Immagine

A seguito di un atto vandalico il Parroco chiude il campetto della Parrocchia. Urla e Pallonate dentro la chiesa – di Luciana Miocchi

26 Set

A seguito di un atto vandalico il Parroco chiude il campetto della Parrocchia. Urla e Pallonate dentro la chiesa – 26 settembre 2024

Un luogo dei luoghi più amati da mamme e bambini per passare i pomeriggi all’aria aperta è chiuso da lunedi. Il parroco della parrocchia di Sant’Antonio di Padova, a Settebagni, dopo aver constatato che la recinzione che separa l’area del campo da calcio dall’area gioco in cemento è stata manomessa, con l’asportazione di due barre di ferro e la rete metallica forzata tanto da consentire l’accesso di un adulto e due bambini al campo, si è visto costretto a chiudere gli spazi per questioni di sicurezza, ritenendo il danno cagionato alla recinzione potenzialmente pericoloso per l’incolumità fisica dei frequentatori. La struttura fa parte degli immobili di proprietà della chiesa parrocchiale ed è quindi un’area privata, con tutte le responsabilità, dal punto di vista civile e penale in capo all’intestatario e al custode dei luoghi. Ovviamente la cosa ha suscitato immediatamente dei malumori, non tutta l’utenza era al corrente della situazione. Appena resosi conto che la mancanza di informazioni stava generando malumori , don Alberto ha provveduto ad appendere un cartello di spiegazioni al cancello di accesso, chiarendo che  fino a riparazione effettuata, la struttura dovrà rimanere  chiusa. L’avviso ha però avuto vita breve, finendo strappato da mani ignote. Durante la messa, inoltre, individui non meglio identificati hanno cominciato a sbattere le porte della chiesa e a prendere a pallonate il portale e la bacheca appesa sulla facciata del luogo di culto, costringendo una donna a spostare la macchina dal parcheggio perché fatta bersaglio dei lanci di pallone. Don Alberto è rimasto sconcertato, soprattutto per l’atto vandalico che ha colpito un bene della Chiesa da sempre al servizio della collettività e poi per la reazione grossolana alla frustrazione del trovare i cancelli chiusi.

Già c’è chi si schiera a favore e chi contro la decisione presa dal parroco, che in realtà non vuole divisioni nella comunità ed è disposto a tenere un dialogo costante con chiunque sia disponibile a farlo. Il comitato di quartiere, nella persona della presidente, dott.ssa Marina Fava, ha espresso immediatamente solidarietà al parroco, annunciando una campagna di sensibilizzazione a favore di una cultura della conservazione, contro i danneggiamenti dei beni a disposizione della comunità.

Luciana Miocchi

Immagine

Aggiornamenti sul SerD che non esiste a Settebagni ma è aperto..a Settebagni: qualcosa si muove a livello di attenzione municipale

23 Set

Dopo la protocollazione di una interrogazione urgente scritta sulla vicenda del SerD fantasma e la sparizione di ogni servizio sanitario pre-esistente o lo svanimento delle promesse di ripristinare le visite ambulatoriali cancellate in passato, venerdì 20, ad opera del consigliere del gruppo misto municipale Fabrizio Bevilacqua, sottoscritto anche dal consigliere Fdi Fabrizio Santinelli, per la quale però il tempo di risposta è di venti giorni; dopo l’annuncio di un’assemblea spontanea da tenersi stasera nei pressi della Asl di salita della Marcigliana che già si preannuncia seguitissima; dopo la passeggiata di protesta di alcuni residenti componenti del Cdq che sono andati a verificare l’effettiva apertura del servizio SerD al posto del centro prelievi; dopo la comunicazione delle iniziative di sollecitazione delle istituzioni, per le quali sono state richieste regolari autorizzazioni, qualcosa comincia a muoversi, almeno a livello municipale, l’istituzione di prossimità per eccellenza. Sono stati appena protocollati tre atti ad opera della consigliera Pd Federica Rampini: un ‘odg, una Mozione ex Art. 44 ed una Mozione ex Art. 45, che commenta cosi: «Sulle Case di Comunità ho sempre chiesto di fare chiarezza sui percorsi, non abbiamo mai avuto informazioni chiare o certe, così nel 2022 abbiamo prima fatto una assemblea pubblica sulla chiusura di Largo Rovani e poi come Consiglio del Municipio abbiamo approvato un ordine del giorno per chiedere, fra le altre cose, la permanenza dell’Ares 118 nello spoke di Settebagni, l’apertura di Via Lattuada e tempi certi per la sede di Via Paolo Monelli. Ad oggi, nonostante tutto, la sede di Via Paolo Monelli è ancora chiusa e Talenti è senza servizio sanitario da dicembre 2023, l’Ares 118 è stato tolto da Settebagni per essere spostato al Tufello, il SerD, che dovrebbe essere un servizio facilmente raggiungibile dagli utenti è finito oltre il raccordo, completamente isolato come è isolata Settebagni. Non posso fare a meno di sottolineare come continui a mancare il coinvolgimento dei territori ma anche dei consiglieri municipali, o almeno di alcuni. Siamo sempre tutti all’oscuro di quelle che sono le decisioni dell’amministrazione municipale».

E dal Campidoglio, Riccardo Corbucci, ex presidente del consiglio municipale ai tempi del Marchionne I ribadisce quanto detto nelle prime ore dell’allarme: «come sempre sarò al fianco dei cittadini di Settebagni che meritano di avere i servizi che difendono e chiedono da anni». Ora che l’apertura è ormai un dato di fatto, Fabrizio Bevilacqua, in quanto componente del consiglio municipale in carica nelle file dell’opposizione, specifica: «indipendentemente da chi possa aver fatto questo tipo di accordo, ogni volta che c’è un accordo di rilevanza municipale, questa giunta si contraddistingue per la poca chiarezza. E’ stato cosi per Casale Camerini, è stato così per le case di prossimità, è stato così per il Tmb e lo sarà sempre. Se qualcuno ha fatto un accordo, non lo ha fatto comunque con il Consiglio del Terzo Municipio e soprattutto, coinvolgendo la parte politica del terzo municipio e i cittadini locali. Ad oggi abbiamo l’unica certezza che ci sono stati dei rumors, qualcuno li ha segnalati in qualche modo alla parte politica del governo municipale, che ha preso subito l’iniziativa chiedendo chiarezza da parte della maggioranza e da parte della giunta di questo Municipio. Poi se abbiamo delle situazioni in cui la stessa maggioranza non si ritrova con questo tipo di gestione della cosa pubblica come se fosse cosa loro .. confidiamo in quella parte di cittadini che vogliono rivendicare la partecipazione attiva sulle problematiche dei quadranti che li riguardano in maniera diretta. Ben vengano le interrogazioni degli altri consiglieri. Sarei strafelice che vengano interrogazioni dalla maggioranza, sarebbe la dimostrazione della costante di tener nascosto ai cittadini e al consiglio municipali le argomentazioni piu importanti. Poi aspettiamo quello che arriverà dalla regione e così capiremo il quando e il perchè è stato fatto questo ma non mi stupirei se qualcosa è stato fatto ed è stato fatto all’insaputa dei cittadini e del consiglio».

Luciana Miocchi

Immagine

Il SerD che nessuno sa che deve aprire a Settebagni, ha aperto oggi…a Settebagni. Addio ai servizi per la popolazione anziana

23 Set

Mentre il Comitato di quartiere attende ancora invano risposte chiare e certe da presidenza e giunta municipale, oggi, 23 settembre ha aperto al pubblico il serviizo SerD, eliminato prima dalla sede di Largo Rovani, grande struttura che ospitava tutte le specialità erogate in regime pubblico della asl ma chiusa per un contenzioso con la proprietà privata degli immobili, e poi dalla struttura di via di Monte Sacro. Tutto ciò, secondo quanto ha potuto ricostruire l’opera di ricognizione svolta dal cdq nella settimana precedente, appena avuto il sentore che qualcosa di anomalo stava avvenendo nella struttura, senza che venisse avvertito in via formale o informale alcun ufficio pubblico, né la popolazione o il cdq, i cui recapiti sono ormai presenti da anni nelle liste delle associazioni rappresentative dei cittadini, che viene invece convocato regolarmente in caso di inaugurazioni ed eventi simili. Il tutto in barba al principio di legalità e trasparenza che deve animare l’azione della pubblica amministrazione. Perche tanta segretezza, se non c’è nulla da nascondere? Il comportamento tenuto da chi ha omesso il confronto è particolarmente nocivo, cosi si ingenera nella popolazione un senso di sfiducia e di sopraffazione, che a lungo andare può sfociare in sentimenti di abbandono, se non di ostilità, delle periferie. Poi ci si interroga perché la gente non va a votare o da voti di protesta al primo populista che strilla piu forte degli altri.

Questa mattina alcuni residenti sono andati a vedere se la Asl fosse in funzione. Ebbene si, il SerD ha aperto regolarmente, anche se all’insaputa di tutte le istituzioni interpellate, che non hanno saputo – o voluto magari perché legati da documentazione resa riservata, un’ipotesi come un’altra anche se non è davvero comprensibile come il cambiare idea sulla riapertura e l’implementazione di servizi di analisi e visite mediche possano costituire un problema di pubblica sicurezza tale da dover segretare gli atti – Al momento nella struttura non si somministra metadone ma vi è un servizio di psicologia che si occupa di avviare le procedure di presa in carico.

Per questa sera è prevista una assemblea spontanea, alla quale saranno presenti, oltre a tutti i residenti che potranno, anche le mamme dei gruppi scuola e i rappresentanti del Comitato di Quartiere. Probabilmente non sarà presente alcun amministratore, visto che fino ad oggi nessun rappresentante eletto tra quelli interpellati ha saputo – o voluto, o potuto, a seconda delle ipotesi –  fornire alcuna notizia in merito, tutti all’oscuro, almeno così è stato asserito ad ogni richiesta di informazioni. Se non è stato nessuno a operare questo scambio, a tasferire l’ares 118 e a eliminare i servizi sanitari alla popolazione, chi è stato? Putin, gli alieni? I candidati alla presidenza americana in uno scambio senza riserva di colpi sulla politica straniera? A Settebagni ci sarà una settimana di manifestazioni e di incontri, a partire da questa sera, l’occasione per chiarire e venire a metterci la faccia non mancherà. Questa volta non ci saranno assenti giustificati.

Luciana Miocchi

Immagine

“Chiedile chi erano i Gatti di Vicolo Miracoli – conversazione poco seria con Paolo Silvestrini” presentato alla biblioteca del Palazzo delle Esposizioni

19 Set

E’ stato presentato presso la biblioteca del Palazzo delle esposizioni, in via Milano a Roma “Chiedile chi erano i Gatti di Vicolo Miracoli”- conversazione poco seria con Paolo Silvestrini, di Franco Oppini. A tenere le redini dell’incontro, la musicista e attrice Eugenia Tamburri. Con la partecipazione amichevole di Dario Salvatori, il noto giornalista esperto di musica e di spettacolo  Massimiliano Canè, giornalista e autore rai e Nini Salerno, il gatto forse più intellettuale di tutti, il “riflessivo”, ora affermato regista. Paolo Silvestrini, noto autore romano di poesia, saggi e biografie, in quest’opera si presta a fare da sponda e spalla all’amico Franco per dargli modo di raccontare, assieme agli amici di sempre, oltre Nini Salerno, Jerry Calà, Umberto Smaila, Gianandrea Gazzola, Spray Mallaby, Ada Alberti, Diego Abatantuono, Carlo Verdone e Alba Parietti, sua ex moglie, la vera storia dei Gatti di Vicolo Miracoli, gruppo cult della comicità anni settanta. Presente per un saluto, anche l’onorevole Ignazio La Russa, storico amico dei Gatti, che conobbe quando frequentava il Derby Club di Milano, da ragazzo.

Immagine

Settebagni, III Municipio di Roma Capitale: la asl metterà un centro per le dipendenze al posto del laboratorio di analisi?

18 Set

La Asl ha pronto un centro per le tossicodipendenze da aprire al posto del laboratorio analisi?

Roma, 18 settembre 2024

La Asl starebbe per trasferire il servizio per le tossicodipendenze da sostanze legali e illegali all’ex condotta medica. Questo è l’inquietante passaparola che circola da qualche giorno per le strade del quartiere di Settebagni, periferia del III Municipio. E non arriva da fonti di gossip abituali, ma da ambienti solitamente molto riservati.

Al contrario di quanto asserito fin qui, il centro prelievi non solo non verrebbe implementato, come promesso ed auspicato con servizi sanitari mirati alla popolazione più anziana, in modo da renderla in massima parte autonoma dalla dipendenza dalle famiglie per gli spostamenti, ma verrebbe sostituito con un altro servizio sanitario, mai richiesto dalla popolazione.

Ovvero, al suo posto verrebbe catapultato sul territorio un Serd, Servizio per le dipendenze, che da pochi mesi ha preso il posto del più conosciuto servizio Sert, servizio per le tossicodipendenze. Cambia poco in realtà, sono state incluse tra le dipendenze trattate anche quelle generate dall’utilizzo di sostanze legali, tipo alcool o farmaci. Francamente, un servizio nemmeno necessario, dato che Settebagni e Castel Giubileo sono due quartieri, diretto bacino di utenza dell’ambulatorio della Marcigliana, in cui tutti conoscono tutti e si sa quanti possano essere i probabili utenti del servizio. Pochi, da contare sulle punte delle dita.

Il Comitato di Quartiere di Settebagni si è prontamente attivato ma per le vie brevi nessuno sembra saperne nulla, a partire dai referenti Municipali, che hanno detto al cdq di doversi informare in merito, prima di poter rispondere.

“Nessuno ci ha informato di nulla. Se fosse vero che la Regione abbia deciso senza nemmeno l’avallo del municipio sarebbe grave. Siamo al fianco del comitato di quartiere per tutte le iniziative che si renderanno necessarie” dichiara il consigliere comunale Riccardo Corbucci, presidente della Commissione Roma Capitale, statuto e innovazione tecnologica, raggiunto telefonicamente questa mattina.

Ma ricostruiamo un po’ di storia di quartiere e dell’ambulatorio di Salita della Marcigliana, con le finestre che danno direttamente sulla riserva della Marcigliana, con la sua distesa di Ulivi e sul Castello del Duca Grazioli, un angolo di bellezza e tranquillità incontaminata di cui gli abitanti vanno fieri.

I residenti nel corso degli anni si sono trovati varie volte a difendere l’avamposto sanitario pubblico dai tagli di bilancio e dal cambio di servizi. Presidio di vitale importanza per un quartiere che non ha collegamenti pubblici con il resto dei servizi locali – manca infatti un bus che porti in direzione degli ambulatori della Asl RM1, collocati principalmente in via Dina Galli a Vigne Nuove e a via Lampedusa, zona piazzale Adriatico ma anche con la realizzanda Casa della salute di via paolo Monelli a Bufalotta. Il progetto di una casa della salute, che andasse ad ampliare i servizi offerti nella ex condotta medica – quindi un presidio sanitario pubblico sul posto è presente da sempre – che è anche sede di una postazione di ares 118 giudicata strategica per via della vicinanza con l’autostrada e il Gra – è svanito, a seguito della decisione di ridimensionare il progetto, che allo stato sembrerebbe prevedere solo l’impianto di via Monelli, per altro già in sostituzione del servizio eliminato in via Rovani, dove la Asl era affittuaria. La popolazione di Settebagni era già stata penalizzata all’epoca dell’emergenza Covid, con l’ambulatorio analisi riconvertito fino a fine necessità – a centro per l’effettuazione tamponi Covid, data la posizione isolata rispetto ad altre strutture presenti in situazioni più densamente popolate – e fatta digerire ai residenti con la futura implementazione dei servizi a parziale ristoro per il sacrificio subito.

Con l’emergenza Covid dichiarata cessata a livello mondiale, Il locale comitato di quartiere ha più volte sollecitato la riapertura, tramite invio di pec, ottenendo delle risposte rassicuranti sulla prossima riattivazione del servizio, “a settembre”, come riportato dall’ultima comunicazione ricevuta.

Poi come un fulmine a ciel sereno, il chicchiericio insistente sulla natura dei lavori di ristrutturazione, che sono effettivamente iniziati nei locali di Salita della marcigliana.

Il direttivo del Cdq Settebagni, memore che ogni tempesta nasce da piccoli venti che all’inizio sembrano innocui, e stante la mancanza di conoscenza dei particolari della riapertura, ha messo in campo ogni iniziativa utile per ottenere in forma scritta risposte chiarificatorie in merito alle intenzioni di Asl, Municipio e Regione. Solite voci di corridoio, nei locali municipali, danno per finalmente risolto il problema di dove piazzare il Serd, che come si è capito nessuno vuole sotto casa, chi lo ha avuto sa bene cosa rappresenti in termini di degrado, senza però dire dove verrà posizionato. Il piu lontano possibile da piazza Sempione? In una zona talmente lontana, ai confini del territorio, da dove le proteste potrebbero giungere senza dare troppo fastidio? Magari poco collegata, cosi da limitare la possibilità che giungano in massa gli anziani manfestanti, colpiti dalla paventata sostituzione del servizio? Se poi a pagare il prezzo di una prestazione che va comunque offerta in qualche modo, sarà quella stessa comunità che lamenta scarsi collegamenti pubblici per raggiungere i servizi che non ha sul posto e difende a spada tratta l’unico bene pubblico che aveva, attribuendogli un significato profondo di dignità, nonchè insegna irrinunciabile di civiltà, che nel corso degli anni si è dovuta difendere da tentativi di risolvere i problemi dei “salotti buoni” trasformando il quartiere – piccolo e periferico ma dignitoso – in un tappeto sotto cui gettare la polvere dei quartieri bene, è una questione di poco conto. Elettoralmente parlando non sarebbe una gran perdita. Ubi Maior Minor Cessat..

Luciana Miocchi – Alessandro Pino

Immagine

Lavoratori della sanità in agitazione all’Ospedale San Pietro

6 Giu

Personale sanitario in agitazione, all’ospedale San Pietro di Roma. Il 3 giugno si è tenuta un’assemblea sindacale indetta da CGIL – CISL – UIL FPL., con la presenza dei delegati territoriali delle sigle sindacali oltre le R.S.A. Al centro del confronto, il
rinnovo del CCNL scaduto dal 2018 e l’ annunciato sciopero nazionale del prossimo 23 Settembre. Oltre la questione economica, per il nosocomio vi sono anche le
criticità del Pronto Soccorso e del reparto di ostetricia, uno dei più gettonati di Roma Nord, il cui personale spesso sostiene turnazioni pesanti, che si aggravano nei periodi di ferie, quando i carichi di lavoro aumentano mente il personale diminuisce.
Ulteriore problematica messa in evidenza è la cronica carenza di personale assistenziale, cosa che complica ulteriormente la vita lavorativa, alimentando il risentimento nei confronti dell’amministrazione.

Probabilmente la carenza di personale si accentuerà ancora, aggravando ulteriormente la situazione, in quanto la regione Lazio di ha espresso la volontà di assumere 9700 infermieri entro il 2025 da un concorso già espletato ed è facile pronosticare che ci sarà una fuga verso il posto pubblico.

Da ultimo, l’assemblea ha messo in evidenza la volontà legittima di rivendicare i propri diritti da parte dei lavoratori e le organizzazioni sindacali hanno ribadito la necessità di un incontro urgente con la direzione amministrativa generale dell’Ospedale.

Immagine

Il 7 giugno il Carro dè comici rievoca la vicenda storica della morte di Nerone alla Villa di Faonte. Un occasione per fare cultura e…ripulire il parco

3 Giu

Venerdi 7 giugno alle ore 18, in via delle Vigne Nuove 280, un Flash Mob rievocherà la vicenda della morte dell’Imperatore Nerone, avvenuta il 9 giugno del 68 d.c. presso la Villa di Faonte. Con l’occasione, volontari de Il Carro dè Comici e di Retake Roma ripuliranno il parco prima dell’evento. INFO: 338.7965614.

Immagine

Nello stabilimento di Roma Salaria 981 non ci sarà nessun impianto di trattamento terre di spazzamento – di Luciana Miocchi

29 Mag

ingresso Tmb – foto di repertorio http://www.lucianamiocchi.com 2012

Il temuto impianto per il trattamento dei rifiuti da spazzamento, in grado di lavorare nelle previsioni almeno 30.000 tonnellate l’anno di materiale, che era stato previsto sorgesse al posto del TMB di via Salaria 981, andato distrutto in un incendio, non sorgerà più li. Lo ha dichiarato l’Assessora Capitolina all’ambiente e ai rifiuti Sabrina Alfonsi, in audizione alla Commissione Ambiente di Roma Capitale. Sono state cosi recepite le osservazioni avanzate dal III Municipio di Roma Capitale Monte Sacro, approvate all’unanimità dal consiglio di piazza Sempione il 14 settembre e citate anche nella mozione n. 124 del 21 novembre u.s. approvata in Campidoglio all’unanimità, a firma dei Consiglieri Caudo, Palmieri, Baglio, Parrucci, Luparelli, Michetelli, Bonessio, Converti e Fermariello.

Nell’immediatezza della rivelazione, grande soddisfazione per la capacità di ascoltare il territorio, tornando di conseguenza sulle proprie decisioni è stata espressa dai consiglieri del III Municipio Pd Federica Rampini, Filippo Maria Laguzzi, Giancarlo Cesarei e Nicoletta Funghi e dai capigruppo della maggioranza municipale Simona Sortino, Pd, Martina Testa, RF, Simone Filomena, SCE, Maria Tarallo, Lista Civica Gualtieri. Con due note separate, infatti, hanno ribadito l’impegno del territorio perché nel sito del tristemente famoso e famigerato TMB non venga installato mai più nessun impianto che tratti rifiuti di qualsiasi tipologia, anche la più innocua all’apparenza, vista la vicinanza alle abitazioni e alle attività lavorative della zona e alla particolare conformazione geofisica del territorio che crea flussi  e vortici di aria in grado di trasportare e concentrare le molecole odorigene anche a distanza di centinaia di metri se non di chilometri, a seconda delle correnti ascensionali del momento, rendendolo insostenibile dal punto di vista dell’impatto ambientale. Paolo Marchionne, presidente del III Municipio di Roma Capitale – Monte Sacro così si esprime al riguardo: “Sono molto soddisfatto di quanto emerso dalla commissione Ambiente Capitolina di oggi convocata dal Consigliere Giammarco Palmieri. Sono state recepite le osservazioni promosse dal Municipio e redatte insieme all’Osservatorio permanente municipale, che puntavano ad evidenziare l’impossibilità di insediare un nuovo impianto di trattamento dei rifiuti in un centro densamente abitato come quello di Fidene, Villa Spada, Castel Giubileo e Serpentara, e per questa ragione non si farà. Ero convinto fin dall’inizio che questo sarebbe stato l’esito, perché sia come Municipio, con voce univoca, che come cittadinanza, con l’Osservatorio permanente che ringrazio per la tenacia e la serietà, mai abbiamo fatto prevalere nell’analisi della proposta di Ama di un nuovo impianto presso l’area del Salario ed evidenziando le criticità e le incongruenze, mai siamo stati animati da localismi o da sindrome ‘nimby’, ma dalla volontà di fare la nostra parte nella chiusura del ciclo dei rifiuti su cui per primo nella storia della città, il Sindaco Gualtieri, insieme l’Assessora Alfonsi, sta lavorando”.

Dichiara in una nota il presidente della commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione tecnologica Riccardo Corbucci, ex presidente del Consiglio del parlamentino di piazza Sempione: “Un grande risultato raggiunto dopo un lungo e articolato lavoro portato avanti dall’Assemblea Capitolina, dopo varie attività di verifica e sopralluoghi e soprattutto dopo numerosi confronti con il Sindaco che ha ascoltato i consiglieri comunali, il Municipio e i cittadini che da anni lottano perché l’area del Salario non abbia nessuna impiantistica.

Comincia cosi, la ricerca di una nuova location ove collocare l’impianto.

Luciana Miocchi

Immagine

Inaugurazione il 14 maggio di Piazza Franco Califano a Casale Nei, in III Municipio

13 Mag

Dopo aver già cambiato nome nei giorni scorsi sulla toponomastica dei navigatori gps, la ormai ex piazzetta archeologica di Casale Nei verrà ufficialmente inaugurata martedì 14 Maggio alle ore 17.30 come Piazza Franco Califano. Oltre che con la presenza dell’amministrazione locale, con un concerto-evento il “Non escludo il ritorno – canzoni, monologhi e storie del grande poeta” tenuto dal Maestro Alberto Laurenti e dalla sua band di musicisti e di amici, con la voce di Nadia Natali e con ospite d’onore Maurizio Mattioli. Alla presenza di Antonello Mazzeo, amico e batterista storico del cantautore, depositario della sua eredità morale e presidente della Fondazione Franco Califano.

Come anticipato da Fabrizio Bevilacqua, consigliere municipale e grande fan del Califfo, tra i promotori della prima ora dell’intitolazione di un’area proprio in III Municipio, «ad accendere il cuore della neonata piazza ci sarà anche Luca Cucchetti, DJ di fama internazionale, che si esibirà nel Remix di uno dei successi più rappresentativi del lavoro del maestro, TUTTO IL RESTO É NOIA, che verrà registrato nella sua versione definitiva, con la partecipazione attiva del pubblico presente. Questo appuntamento nel luogo dedicato al ricordo del lavoro di Franco, diverrà un evento annuale, volano di una serie di iniziative artistico culturali che contribuiranno a fondere definitivamente il califfo con il suo popolo.».

Luciana Miocchi

Immagine

Zia prevede la consegna della rotatoria per l’Epifania. Chissà cosa direbbe nonna – di Luciana Miocchi

29 Mar

E come gli diceva pora zia.. il novello Pasquino di Settebagni, 2G, racconta alla popolazione che se non scendono in campo nonni e cugGini, (https://lucianamiocchi.com/2024/03/26/liberaci-dalla-rotonda-nonno-di-luciana-miocchi/ e https://lucianamiocchi.com/2024/03/27/al-nonno-con-la-pala-risponde-2g-il-cuggino-ci-libera-dalla-rotonda-a-mani-nude-chi-rilancia-di-piu-di-luciana-miocchi/) zia non crede che la rotonda venga consegnata prima della prossima befana. A ben riflettere, la comunicazione di Anas inviata al Comitato di Quartiere, informa che è previsto per il 19 aprile il ripristino dell’ampiezza della carreggiata direzione Roma. Nessuna menzione circa la consegna definitiva del cantiere. Che abbia ragione poraZia? Speriamo di no!!!! E nonna, nonna che dice?

Luciana Miocchi

Immagine

Al nonno con la pala, risponde 2G. Il cugGino ci libera dalla rotonda a mani nude. Chi rilancia di più? – di Luciana Miocchi

27 Mar

Se “mi nonno”(https://lucianamiocchi.com/2024/03/26/liberaci-dalla-rotonda-nonno-di-luciana-miocchi/ ) con la pala finiva prima, oggi un baldanzoso 2G, così si firma l’autore del nuovo cartello spuntato alla erigenda rotonda dell’ingresso sud dell’abitato di Settebagni, risponde che “ammiocuggino” non ha bisogno neppure dell’utilissimo ausilio. Aspettiamo che prenda la parola MiPadre, anche se per par condicio a questo punto dovrebbe apparire quanto meno una MiSorella o una MiMoje.

Come al solito, in Italia, li dove non arrivano i servizi pubblici, ci deve pensare il welfare familiare..

Luciana Miocchi

Immagine

Liberaci dalla rotonda, nonno!!! – Di Luciana Miocchi

26 Mar

È comparso oggi, in un orario non meglio precisato, complice la pioggia e una delle giornate più uggiose degli ultimi anni, nel mezzo del cantiere all’ingresso sud di Settebagni. A ben guardare, potrebbe anche essersi materializzato da solo, nato dalla relazione nemmeno troppo clandestina tra rabbia e esasperazione per una rotonda che avrebbe dovuto vedere la luce a gennaio scorso. Come dire, ci voleva proprio. Soprattutto, dopo il fine settimana di delirio da ingorgo stradale, condito da sciopero fs e confino coatto causa incontro scontro tra cantieri in ritardo e altri non rinviabili, il cartellone che rivendica con orgoglio le capacità der mitico nonno di noi tutti assume i toni di un urlo liberatorio, dicendo ad alta voce ciò che ognuno pensa da parecchio, magari passando davanti al cantiere mai troppo affollato di maestranze. E allora vai nonno, vai !!

“Mi nonno” – anonimo 😁 vernice su supporto multi materiale, 2024

Luciana Miocchi

Immagine

Bretella A1-GRA chiusa, rotonda infinita, il fine settimana reclusi a Settebagni. E oggi c’è anche la domenica ecologica e lo sciopero di Fs. Manca solo un asteroide ma la giornata è ancora lunga…

24 Mar

Post esasperati sui social non fanno altro che fotografare l’esacerbazione dei residenti ma questo fine settimana si sono raggiunte vette mai viste prima.

Da mesi ormai, il traffico del quartiere di Settebagni e dell’intero quadrante di territorio che gravita sulla Salaria è ostaggio dei lavori a rilento delle eterne rotonde che sono state calate all’ingresso sud del quartiere, una nei pressi della parrocchia e l’altra cinquecento metri più in là, senza nessuno studio condiviso con i residenti, se non un “incontro” a decisioni già avvenute durante la consiliatura Caudo, per “fluidificare” il traffico sulla “grande viabilità” del tratto gestione anas eliminando il semaforo – non tenendo conto del centro abitato, della presenza della parrocchia. del supermercato, dei servizi nel quartiere e delle abitazioni sorte ai lati della strada, regolarmente autorizzate, come l’ultima a cui si sta lavorando e che tra poco dovrebbe diventare la sede di una grande concessionaria di auto e che verosimilmente aumenterà il traffico pedonale, come in ogni luogo che sia vissuto e non di mero passaggio, ovvero un “non luogo”, come li definisce l’odierna sociologia. Tralasciando i commenti di alcuni amministratori “che non si poteva perdere l’occasione dei fondi del PNRR” e su cui invece sarebbe il caso di fare una seria riflessione civica, perché a volte è meglio non approfittare di ogni occasione se ciò porta a un peggioramento della qualità della vita difficilmente recuperabile nel medio-lungo periodo, oppure studiare ma sul serio sul territorio, nel qual caso sarebbe emerso che l’unica rotonda veramente necessaria era quella alla base dell’ingresso dell’autostrada, dove per imboccarla, nei momenti di punta di traffico, si passa soltanto quando il semaforo di Monterotondo, sette chilometri più avanti, chiudendo, interrompe il flusso e dà il tempo di attraversare la sede stradale.

Fatto stà che i lavori dovevano finire a gennaio, come da cronoprogramma e invece pare che slitteranno a giugno, senza nemmeno poter invocare il cattivo tempo, dato che questo è stato uno degli inverni più miti di sempre. Autostrade aveva da fare dei lavori urgenti e indifferibili sui giunti della bretella che va dall’uscita dell’autostrada al raccordo anulare, tutto documentato dalle varie mail di risposta alle interrogazioni del comitato di Quartiere di Settebagni, e si è coordinata con Anas in modo da non sovrapporsi con lavori tanto invasivi. Infatti. Il cantiere sulla bretella, chiusure solo al fine settimana per limitare i disagi, nonostante tutto si è andato a incastrare con i cantieri non ancora terminati delle rotonde.

Non ci voleva la IA per immaginare cosa sarebbe successo dopo. La situazione, con il progredire dell’invasività dei lavori per le rotonde si è fatta sempre più severa, raggiungendo vette inimmaginabili già ieri, sabato 23 marzo, quando per tutta la giornata, l’intero volume di traffico che regolarmente transita dal raccordo sulla bretella direzione Firenze si è ritrovato a convergere sull’uscita 8 dello stesso, quella che sfocia sulla Salaria, trovando sulla propria strada i due colli di bottiglia dei cantieri Anas, paralizzando in brevissimo tempo tutto il traffico delle vie limitrofe, compreso il traffico della bretella direzione gra, rimasta aperta visto che i lavori li sono terminati e le corsie laterali del Gra, quelle del traffico locale perché invase dai mezzi che non riuscivano a defluire. Risultato: per andare da Castel Giubileo – quartiere attiguo a Settebagni, separato solo dalle corsie del Gra e che utilizza molti dei suoi servizi – poco più di un chilometro dal Brico e due dal supermercato più vicino – ci è voluta un’ora di media. Un’ora e quaranta invece per scendere da Talenti a Settebagni, ma anche da Colle Salario. Inutile aggirare l’ostacolo e puntare verso l’interno del III Municipio perché poi, sempre sulla Salaria, da Fidene, Villa Spada e via dei prati Fiscali, bisogna tornare. Per cui l’alternativa è stata o fare la fila o fare il giro panoramico dei dintorni, magari da Talenti passare per la Nomentana, girare per Tor Lupara, arrivare a Mentana, risalire a Monterotondo e fare la Salaria in senso inverso al solito oppure passare da prati fiscali, prendere la via Olimpica, scendere sulla Flaminia, arrivare a Castel Nuovo di porto e arrivare ancora una volta sulla Salaria in direzione opposta. Tempo di percorrenza identico ma almeno in movimento.

Quest’oggi la situazione si presenta identica, chi è costretto dalla necessità, mette in conto, già dalle prime ore del giorno, code degne degli esodi di ferragosto di un tempo che fu, le previsioni non sono buone, con la domenica ecologica, dal gra non si può nemmeno tagliare per l’interno, onde non incappare nei limiti della nuova ztl, non ancora ben chiari a tutti. Si aggiunge che nei festivi il servizio del trasporto pubblico sono quel che sono: praticamente azzerati. Ciliegina sulla torta, se ancora si avesse voglia o necessità di spostarsi: oggi c’è anche lo sciopero di ferrovie e la tanto preziosa Fl1, che mette in contatto il quartiere con Tiburtina, l’Università della Sapienza, Trastevere, Ostiense e l’università Roma Tre, Eur e Fiumicino, rischia di trasformarsi in un’altra trappola.

Sui social, intanto, molti denunciano il mancato avvistamento di pattuglie della polizia di Roma Capitale, almeno per quanto riguarda ieri. Rimane il dubbio però, su cosa avrebbero potuto fare, di fronte all’oceano di mezzi convogliato in un bicchiere già mezzo riempito di terra: un paio di incroci da presidiare all’uscita nord del quartiere, che però non potevano creare il consueto disagio perché i residenti si sono auto-relegati in casa pur di non affrontare le ore di fila immobile. All’interno, un silenzio surreale da vite sospese in attesa di qualcosa e telefonate ai parenti da parte di chi era uscito per commissioni nei quartieri vicini e avvertiva chi poteva di rimandare ogni uscita, stante la situazione che si stava ripercuotendo per le strade dell’intero municipio.

Sono previsti altri fine settimana di chiusura della bretella A1- Gra, i cantieri delle rotonde sono sempre li. Possibile non ci sia altra alternativa? Che non si possa accelerare i cantieri Anas, già in forte ritardo? Che non si possa chiudere solo di notte per più notti la bretella? Che non si possano inviare pattuglie per osservare da vicino quanto accade e testimoniare almeno la presenza di Roma Capitale su un intero territorio vessato da decisioni rivelatesi quanto meno discutibili, almeno per gli effetti più visibili e innegabili?

Certo, nel mondo ci sono questioni più gravi a cui provvedere ma è innegabile che ciò che si avverte con più forza è quello che accade più vicino a noi. Al momento, da questa parte di Roma Nord, la battuta più gettonata, dopo la concomitanza tra cantieri anas, cantieri autostrade, domenica ecologica, bus ad orario festivo e sciopero di Fs è “manca solo l’asteroide”. Non disperiamo, la giornata è ancora lunga..

Luciana Miocchi

Immagine

Si sono tenuti oggi i funerali di Sandra Milo, attrice dalla vita intensa, morta dopo una breve malattia

31 Gen
foto archivio http://www.lucianamiocchi.com

Si sono svolti questa mattina nella chiesa degli Artisti, in piazza del Popolo a Roma, i funerali di Sandra Milo, attrice iconica, musa di Federico Fellini, donna appassionata, madre combattiva, grande amatrice che a volte ha pagato in prima persona il suo entusiasmo per gli uomini della sua vita, mai ritiratasi dalle scene se non negli ultimi mesi della sua esistenza, quando una malattia repentina ha invaso la sua vita, portandola via all’affetto dei suoi cari nel giro di pochi mesi.

Sul blog vogliamo ricordarla con una delle foto scattate sul palco del Teatro degli Audaci, durante la presentazione della stagione 2021-2023, dove si presentò con l’entusiasmo di una giovane agli albori della carriera, riempiendo lo spazio intorno a se di fascino e gioia di vivere.

LM

Immagine

Amara sorpresa per gli utenti di FM1: Fs sopprime numerose corse senza avvertire nessuno, solo un pdf sul suo sito. Caos fino a fine mese

13 Set

Amara sorpresa per i pendolari utenti della FM1 e delle altre ferrovie metropolitane, questa mattina, 13 settembre 2023, quando già nelle stazioni per prendere l’abituale corsa si sono visti cancellare dai tabelloni centinaia di corse, senza nemmeno l’istituzione di navette sostitutive. L’unico a darne notizia, senza preavviso alcuno, il sito di Fs, su cui è stato caricato un pdf contenente le indicazioni dei treni cancellati, tutti regionali, per una non meglio specificata “riprogrammazione del servizio commerciale per i treni regionali”. Rimane cura degli utenti attivarsi a cercare – con il numero di treno, perchè sono indicate solo le stazioni di partenza e di arrivo – la corsa desiderata, come in una caccia al tesoro rivisitata. Le soppressioni arrivano per alcuni fino al 15 settembre, per altri fino al 1 ottobre: https://www.trenitalia.com/content/dam/tcom/it/notizie-infomobilit%C3%A0/allegati/13%20sett.%20Provv.Lazio%20rev%202.pdf https://www.trenitalia.com/it/informazioni/Infomobilita/notizie-infomobilita.html

Fs ha ritenuto sufficiente questo tipo di comunicazione, nè esistono – incredibilmente – protocolli per cui avrebbe dovuto inviare comunicazione di quanto deciso né al Campidoglio né ad Atac in modo che venissero prese le opportune misure ma questo rappresenta una falla di comunicazione nel l sistema del trasporto pubblico integrato capitolino – oltre che un pesante disservizio per quello regionale – essendo peraltro un servizio ricompreso nel bit per le stazioni fs ricadenti nel Comune di Roma. Rimane il forte malcontento tra i pendolari, dalla regione, dall’area metropolitana e da quella comunale, sia per la concomitanza dell’inizio del nuovo anno scolastico, sia per le note vicende dell’istituenda nuova ZTL: sembra quasi che Roma non voglia o non sappia più difendere gli abitanti, suoi e dell’hinterland, come fossero un peso eccessivo da gestire, ben venuto soltanto a chi abita dentro le mura aureliane o poco più e ai turisti che spendono e frequentano le case vacanza a ridosso della città storica. E’ davvero questo lo scenario prossimo futuro? Una città per l’elite che può spendere per auto elettriche o affitti in centro, tutti gli altri scoraggiati dal sapere quando si esce di casa ma non quando si arriva? Si attendono nelle prossime ore almeno delle prese di posizione di circostanza.

Luciana Miocchi