
Niente postazione di trasferenza negli spazi Ama di via Ave Ninchi, a Talenti. La notizia è stata data dalla consigliera 5 stelle Roberta Capoccioni, già presidente del III Municipio fino allo scorso anno, nel suo intervento alla all’assemblea pubblica organizzata dal Cdq Talenti “e dai cittadini e commercianti”, che parlava per conto di Virginia Raggi, Sindaco di Roma. I fatti: qualche giorno fa la stampa ha riportato che erano state individuate quattro aree, una per ogni quadrante della città, dove i mezzi ama avrebbero fatto i trasbordi verso una macchina madre, per poter spedire poi l’indifferenziato in impianti fuori dal territorio comunale. Due di queste, già proprietà Ama o del Comune, sarebbero entrate in funzione entro il trenta giugno, le altre nei mesi successivi. Saxa Rubra, al posto del tendone del Gran Teatro, davanti alla stazione Fs, ai capolinea Cotral e Atac, di fianco ai parcheggi di scambio e a poche centinaia di metri dalla sede Rai, nonchè a meno di cinquecento metri in linea d’aria dal famigerato impianto TMB di via Salaria, aveva già l’ok, per via Ave Ninchi si ipotizzava l’utilizzo immediato. Tanto è bastato per scatenare la mobilitazione sui social. Il presidente del III, Giovanni Caudo rispondeva con un comunicato per ribadire la contrarietà del Municipio e la convocazione dell’osservatorio permanente per il 30 maggio (oggi), il Cdq Talenti con la convocazione in piazza Talenti per il 29 e una raccolta firme. La petizione lanciata su change.org in poche ore registrava più di mille adesioni.
Nessuna compagine politica si è astenuta dal commentare negativamente la decisione del Campidoglio, tanto che in piazza Talenti si è registrata la presenza di quasi tutti gli esponenti locali, da Giordana Petrella e Francesco Filini, Fdi, a Riccardo Evangelista, Fi, a Anna Punzo, Sabrina Cavalcanti e Paola Ilari del Pd, a Francesca Burri, ex 5s, solo per citarne alcuni, oltre la moltitudine di persone radunatesi per urlare con forza il proprio dissenso. Troppe poche notizie frammentarie, troppa confusione sui termini e sull’effettiva configurazione della “postazione di trasferenza” – da notizie reperite in rete sembrerebbe comunque trattarsi di un macchinario di 25×26 metri di lato, in grado di lavorare 25 tonnellate l’ora di rifiuto non differenziato, trasferendolo dai mezzi più piccoli a quelli più grandi – per mantenere un atteggiamento distaccato. Nella giornata di ieri poi, Daniele Diaco, assessore all’ambiente capitolino, pubblicava un post su fb con il quale liquidava come strumentalizzazione politica le vicende riferibili a Talenti:”non saremo noi a vessare i cittadini della zona Talenti: l’esperienza del TMB Salario, che i nostri predecessori hanno voluto, è chiusa e non abbiamo alcuna intenzione di far sostare o trattare la spazzatura a via Ave Ninchi. Il trasbordo dei rifiuti, ossia il semplice trasferimento di essi da un mezzo più piccolo ad un mezzo più grande, è un’attività necessaria per condurre il carico negli impianti e si svolge già in diverse zone della città con un impatto minimo su chi le abita. Dunque non ci sarà alcuna trasferenza, stoccaggio o simili. Inoltre, ricordiamo che tale trasbordo è previsto solo temporaneamente. Strumentalizzare le notizie, creando inutili allarmismi non fa bene a nessuno, tanto meno ai cittadini. ” Ma è proprio il termine temporaneamente a scatenare la diffidenza dei residenti, ormai disillusi dalla vicenda Tmb, dalla sua nascita come “officina di manutenzione a autorimessa” e trasfomata poi nel corso del tempo nella fabbrica di puzza che tutta Roma ha imparato a conoscere. Il post ha attirato valanghe di critiche, alcune piuttosto creative. La Raggi pubblicava poi un video con il quale dava la notizia che Roma Capitale non aveva intenzione di impiantare tmb nel terzo municipio. Anche qui, post severi hanno dato il polso della situazione, niente affatto favorevole agli intendimenti del Campidoglio. Tanto da portare poi all’annuncio di Roberta Capoccioni, subito dopo l’intervento di Francesco Filini, dirigente romano di Fdi, fino a quel momento silente osservatrice, con la ripromessa che l’indomani (oggi ndr) la comunicazione scritta sarebbe stata recapitata al Presidente del Municipio Caudo, poco prima dell’ora di inizio dell’assemblea dell’osservatorio permanente sui rifiuti, convocata per il pomeriggio. Notati tra la folla Mario Novelli, ex presidente 5s del consiglio municipale e Mimmo D’orazio, ex assessore ai rifiuti. Le parole riferite della Raggi, ossia che nessuno avrebbe utilizzato per la trasferenza il sito di via Ave Ninchi ma che a questo punto tocca al Municipio indicare un’area idonea, perchè le operazioni andranno comunque svolte, hanno scatenato gli animi al grido “fuori dal raccordo anulare!” A quel punto, Silvia De Rosa, del cdq Settebagni, quartiere attaccato al GRA dal lato esterno ha preso la parola per ribadire fermamente che anche fuori dal Gra è territorio del Comune di Roma e abitato da migliaia di persone, quindi la soluzione va trovata necessariamente al di fuori dai centri abitati.
Appuntamento ora al tavolo dell’osservatorio permanente sui rifiuti. Il solco è tracciato: gli amministratori locali costituiranno un fronte trasversale compatto, anche se rimane ancora da capire quale sarà la posizione ufficiale del gruppo dei consiglieri municipali cinque stelle, se con la popolazione o con il Campidoglio.
Luciana Miocchi
Domenica 15, ore 11,30 fermata Metro Conca d’Oro. In una mattinata piovigginosa e con il sole latitante, Giovanni Caudo ha esposto, sul piazzale antistante l’entrata principale, il suo manifesto politico di candidato alla presidenza del III Municipio, che andrà a elezioni il 10 giugno. L’invito è circolato su fb e rilanciato da Leu, Possibile e diversi esponenti del Pd, tra cui alcuni di quelli che non sono andati all’assemblea del Pd municipale che ha deciso la candidatura ufficiale del Pd di Paola Ilari alle primarie di coalizione.
Caudo non lo nomina mai apertamente, ma auspicando che tutte le associazioni e i partiti convergano sulla sua figura fa implicitamente riferimento anche al Pd, che però ha già nominato ufficialmente, con l’assemblea municipale del partito, Paola Ilari, il proprio candidato che andrà alle primarie di coalizione il 28 aprile, aperte a chiunque voglia presentarsi, depositando almeno duecentocinquanta firme a sostegno. Vorrebbe probabilmente cercare di tenersi fuori da quella che invece si sta configurando come una resa dei conti interna al Pd, la stessa che si è consumata a livello nazionale, tra le varie correnti e infatti, tra la gente venuta ad ascoltarlo ci sono, riconoscibili a colpo d’occhio, molti esponenti zingarettiani venuti a portare sostegno al suo progetto, che però, se ritenessero legittime e valide le decisioni prese dall’organo del proprio partito, non dovrebbero nemmeno essere qui, in quanto il nome del professore di Roma Tre non è stato portato tra quelli possibili per la scelta della candidatura ufficiale in seno all’assise minicipale. Ad un certo momento è partita anche la raccolta delle firme necessarie per presentare la candidatura alle primarie di coalizione, tanto che lo stesso Caudo, dopo aver appreso la notizia è salito di nuovo sul palchetto improvvisato e megafono alla mano ha dichiarato che la raccolta non si stava tenendo con il suo benestare. Risulta però difficile credere che possa davvero pensare che il Pd faccia un passo indietro davanti la sua figura, almeno se non vuol perdere la faccia, dopo aver reso di dominio pubblico il nome del proprio candidato ufficiale e fatto uscire diversi comunicati di dirigenti che ribadiscono il sostegno alla Ilari, già segretaria municipale del partito.
La notizia è giunta pochi minuti fa, battuta intorno alle 17 dall’agenzia giornalistica dire: Valerio Scamarcia, consigliere del M5S ha ufficializzato il proprio passaggio al gruppo misto.
Con il seguente comunicato pubblicato intorno alle 14.30, la consigliera del M5S, Francesca Burri, presidente della commissione permanente ambiente ha dato notizia della sua scelta di abbandonare il relativo gruppo consiliare:




