Lo ha annunciato l’assessore ai Lavori Pubblici del Terzo Municipio, Fabio Dionisi, tramite Facebook: verrà istituito dal 2 febbraio il senso unico di marcia su via dello Scalo di Settebagni. La modifica si è resa necessaria per evitare il caos dovuto al traffico aumentato dopo la chiusura per lavori della galleria di via Sant’ Antonio di Padova.
Saranno presenti per i primi giorni i vigili.
L’assessore Dionisi ha anche ribadito il suo personale invito all’utenza delle scuole elementari e medie di via dello Scalo a raggiungerle – se possibile – a piedi.
Alessandro Pino
Senso unico in via dello Scalo di Settebagni (Terzo Municipio di Roma Capitale) – di Alessandro Pino
1 FebSettebagni, III Municipio di Roma Capitale: sottopasso chiuso e cittadini allo sbaraglio – di Luciana Miocchi
1 Febpubblicato sulla testata giornalistica http://www.di-roma.com

Dall’idea originale di un sottopasso più grande allargando l’esistente a quello tutto nuovo, si è passati alla paralisi totale e alla confusione. Adesso il quartiere può “godere” dell’improvvisa chiusura del vecchio passaggio, da tempo dichiarato non stabile e del caos conseguente, con alternative, anche pedonali, non messe in campo dall’amministrazione per il periodo di lavori di consolidamento
La questione dell’allargamento del sottopasso ferroviario in via di Sant’Antonio è ormai annosa. Sono più di venti anni che una convenzione stipulata tra il Comune di Roma e un costruttore che ha edificato delle palazzine in zona, sancisce che dietro pagamento di appositi oneri concessori – regolarmente effettuato e registrato – l’opera deve essere realizzata. In origine l’idea era di allargare il preesistente, poi, nel corso degli anni si è preferito prima pensare alla realizzazione di un nuovo manufatto accanto all’esistente, con tanto di cantierizzazione dell’area interessata ai danni dei terreni della parrocchia, poi, trascorsi anni infruttuosi e con tanto di fallimento della ditta che aveva vinto l’appalto, dopo aver scoperto l’esistenza di uno scambio non segnalato prima, il progetto sembra essersi perso sulle scrivanie di non meglio precisati uffici di Fs, anche se ogni tanto torna a palesarsi il disegno di un sottopasso a qualche centinaio di metri di distanza, direzione Roma. Ma questa è un’altra storia, della quale i residenti sono decisi a venirne a capo.
Gli odierni dolori sono provocati sempre dal vecchio sottopasso, denunciato come pericolante da diverso tempo, tanto da meritare nel luglio 2015 pressanti richieste del locale comitato di quartiere, alle qualiveniva risposto nel dicembre dello stesso anno, da parte dell’assessore municipale ai Lavori pubblici Fabio Dionisi che Ferrovie avrebbe effettuato dei lavori di consolidamento, cantierizzando l’area per 60 giorni, non meglio precisando i tempi di inizio nè tantomeno se fosse stato possibile il transito per i pedoni.
A questo punto occorre ricordare, per chi non conosce la zona, che la ferrovia taglia praticamente in due il quartiere, separando la zona collinare da quella che si estende lungo la via salaria. Ciò comporta che ci sia un unico altro ponte di accesso e di scambio per il traffico veicolare, il ponte della salita della Marcigliana, circa 800 metri più giù e un accesso pedonale alla stazione Fs che però non è fruibile da portatori di handicap né dalle carrozzine e dai passeggini.
Il 21 gennaio l’assessore contattava il Comitato di quartiere, avvertendolo che il 25 sarebbero partiti i lavori, che non sarebbe stato possibile mantenere un accesso pedonale e che non si riteneva di poter procrastinare a dopo la chiusura delle scuole l’intervento, stante il passaggio dei treni sulla soprastante linea ferroviaria e che un comunicato ufficiale sarebbe stato diramato a breve.
Nonostante il poco tempo a disposizione il Cdq decideva di cercare di informare i residenti con ogni mezzo, internet, Facebook e il buon vecchio passaparola, nonchè con una riunione pubblica lo stesso 25, al quale avrebbe partecipato lo stesso assessore.
Con un certo senso di irritazione invece che dalla nota ufficiale, residenti e Comitato di Quartiere venivano a conoscenza dalla testata on line romatoday delle dichiarazioni di assessore e minisindaco sull’inizio dei lavori. Su facebook l’ex consigliere di Forza Italia, Marco Bentivoglio, pubblicava una lettera protocollata in Municipio con la quale dava raccomandazioni sugli interventi da fare in vista della modificata viabilità del quartiere.
La nota di Bentivoglio, firmata anche dal consigliere Borgheresi, sembrava essere, alla data del 25 gennaio, l’unico atto scritto sul tema.
Tanto che alla riunione serale l’assessore ancora raccoglieva proposte sulla viabilità provvisoria, se senso unico su via dello scalo o divieto di parcheggio, sull’aumento della frequenza di passaggio del bus Atac 039, proponendo l’istituzione di una specie di navetta circolare, sempre se la stessa Atac potesse farlo.Segnava perfino la proposta di utilizzare la navetta scuolabus per trasportare le persone, omettendo di dire o forse non sapendo, che il servizio viene effettuato dietro gara di appalto e che quindi una soluzione del genere comporterebbe quanto meno una ridiscussione di detto appalto e la revisione della parte economica, una procedura non semplice e dai tempi sicuramenti lunghi.
Alla serata interveniva anche l’ex presidente del Municipio Cristiano Bonelli, difendendo l’idea, sulla quale tutto il quartiere concorda, di ottenere la realizzazione del sottopasso come da convenzione e richiamando l’attenzione sul grande assente della serata, ovvero Ferrovie dello Stato.
A oggi il punto della situazione: ponte chiuso, con tutto il traffico veicolare che per accedere alla parte collinare deve passare dalla salita della Marcigliana, nessun divieto di sosta e fermata sulla via dello Scalo di Settebagni, nessun senso unico. Nemmeno la presenza di vigili fuori dal plesso scolastico che ospita anche un asilo comunale, oltre le primarie e le medie, se non in un paio di occasioni.
Sulla piazza virtuale che è ormai considerata Facebook, nei vari gruppi di Settebagni, intanto, si è scatenata la rabbia e il risentimento per una situazione che ben poteva essere risolta, studiando in anticipo un piano traffico provvisorio, con l’istituzione di un senso unico o del divieto di parcheggio a seconda di quanto ritenuto necessario dalla polizia locale e il doveroso allestimento della segnaletica orizzontale e verticale.
La responsabilità per aver lasciato i residenti in una situazione di pieno caos non verrà, comprensibilmente mai fuori, persa tra le varie scrivanie di assessorato, polizia locale, Fs e ufficio tecnico.L’assessore Dionisi ha dato conto durante la riunione del fatto che la tassa per l’occupazione del suolo pubblico è stata pagata soltanto pochi giorni fa e che questo ha fatto sì che mancasse l’ufficialità dell’inizio dei lavori. Ma se è vero che il ponte aveva bisogno pressante e non rimandabile di lavori di consolidamento, l’ufficio competente avrebbe dovuto richiedere quanto meno lo studio di un piano di emergenza da applicare al momento dei lavori, proprio per evitare quanto è accaduto: a distanza di una settimana dall’annuncio della chiusura, ancora tutto è lasciato al buon senso o alla prepotenza dei residenti, con gli inevitabili ingorghi dell’ora di punta, alla mattina e alla sera al rientro dal lavoro.
Consigli sull’andare a piedi a portare i bambini a scuola? Legittimi ma non è questo che ci si aspetta da un’amministrazione pubblica. Tanto più se ha avuto tutto il tempo di pensare e di mettere in atto un provvedimento di discliplina del traffico provvisorio. Invece, sembra che prima della metà della prossima settimana rimarrà tutto invariato.
Luciana Miocchi
Laura Fusetti, scrittrice con il culto della romanità – di Alessandro Pino
31 GenUna scrittrice che vive e lavora nel territorio del Terzo Municipio di Roma Capitale, cultrice della romanità (ha vinto i più prestigiosi concorsi poetici in lingua romanesca) al punto di diventare anche editrice: questo il biglietto da visita della
letterata Laura Fusetti. «Una passione di famiglia – racconta seduta alla sua scrivania – mio nonno era amico di Trilussa, scrivevano e passeggiavano insieme, ho ritrovato delle poesie scritte da lui e ho cominciato a scrivere anche io dei sonetti ironici nei confronti di amici e parenti, poi ho cominciato a scrivere poesie libere e infine traduzioni. Ho sempre amato moltissimo il latino e traducendolo in romanesco – per la cui conservazione mi batto – mi sono resa conto che per molte parole non serviva il passaggio intermedio in italiano. Ho pubblicato un libro intitolato “Le storie che fanno la storia” (con la prefazione di Marcello Teodonio, vincitore del Premio Montesacro 2015) che raccoglie sonetti, poesie libere e traduzioni dal latino in romanesco. Poi ho dato vita a “L’aura di Roma editrice” pubblicando vari libri tra cui l’Apollo Buongustaio, fondato cinquant’anni fa da Mario dell’Arco di cui ora curo l’edizione. Si tratta di una antologia di letteratura gastronomica che esce annualmente. Inoltre ho creato il concorso “Rustica romana lingua” che è l’unica antologia che raccoglie prose in dialetto romanesco e per questo è stata adottata da professori universitari».
Alessandro Pino
(pubblicato su “La Voce del Municipio”)
Flash – chiuso per lavori il vecchio sottopasso di Settebagni – di Alessandro Pino
27 GenSono iniziati il 26 gennaio tra le polemiche i lavori di risistemazione nel vecchio sottopasso di via S. Antonio di Padova a Settebagni (Terzo Municipio della Capitale) che ne comportano però la chiusura con le immaginabili conseguenze sui collegamenti anche pedonali nel quartiere. Un successivo articolo di Luciana Miocchi troverete tutti i dettagli sulla vicenda che ha portato alla chiusura.
Alessandro Pino
Il “salotto buono” del Terzo Municipio è in via di Settebagni – di Alessandro Pino
21 GenMa non nel senso di quartiere chic: semplicemente i soliti barbari che spadroneggiano ovunque hanno lasciato un divano in mezzo alla strada, proprio di fronte alla sede della Agenzia delle Entrate e al cantiere del Tempio Mormone.
Ah, per i più piccoli c’è anche un seggiolone pieghevole.
Alessandro Pino
Stira e ammira (si fa per dire): Terzo Municipio della Capitale – di Alessandro Pino
20 GenNo, non hanno aperto una stireria all’aperto in via Monte Massico (tra il Tufello e Val Melaina, Terzo Municipio della Capitale). È solo che – come ormai diffuso malcostume – qualcuno invece di portare l’asse da stiro rovinata alle Isole Ecologiche dell’Ama l’ha abbandonata di fianco ai cassonetti.
Alessandro Pino
(foto A. P.)
Nuovi arredi urbani (via Monte Ruggero, Terzo Municipio della Capitale) – di Alessandro Pino
19 GenIl dubbio è solo uno: se abbiano rubato un’utilitaria in via Monte Ruggero (tra il Tufello e Val Melaina, Terzo Municipio della Capitale) lasciandone per qualche motivo a terra solo i sedili o sia più semplicemente l’ultimo segnale (per oggi) di imbarbarimento.
Appena dietro, un altro elemento di arredo urbano per dare un tocco vintage all’ambiente: transenne arrugginite rimaste lì da chissà quanto, ancora col nastro bianco e rosso ormai scolorito.
Alessandro Pino
I comitati di quartiere del Terzo Municipio a piazza Sempione: “Basta liste della spesa, serve un’azione più incisiva” – di Alessandro Pino
16 GenDa oltre un anno è diventata una prassi la riunione periodica dei più importanti comitati di quartiere attivi sul territorio del Terzo Municipio nell’aula consiliare di piazza Sempione per fare il punto della situazione sulle principali questioni che interessano la cittadinanza. Così è stato anche lo scorso 15 gennaio anche se stavolta nello stato d’animo generale è maturato un senso di insoddisfazione per l’abituale modalità di svolgimento, definita da più parti una sorta di “lista della spesa” cui non corrisponderebbe la dovuta attenzione da parte delle istituzioni municipali. Va detto che erano presenti – rispondendo all’invito dei Comitati – alcuni esponenti della maggioranza e dell’opposizione del Terzo Municipio: oltre alla presidente del Consiglio municipale Francesca Leoncini che ha aperto i lavori con il suo saluto istituzionale, hanno partecipato l’assessore alle Politiche scolastiche Riccardo Corbucci, i consiglieri Anna Punzo, Italo Della Bella, Marzia Maccarroni, Cesare Lucidi, Massimo Moretti, Simone Proietti, Manuel Bartolomeo, Gianluca Colletta, Fabrizio Cascapera. La cittadinanaza era rappresentata da esponenti del Movimento Cittadini Tufello, Amici Parco delle Valli, Comitato Vigne Nuove, Comitato di Quartiere Serpentara, Parco della Cecchina, Jonio Cervialto, Nuovo Salario, Valli – Conca d’Oro, Città Giardino, della associazione Retake Terzo Municipio e del nuovo Comitato di Quartiere Settebagni. Numerose le questioni illustrate nelle tre ore di discussione, alcune delle quali si trascinano ormai da anni: la perdurante attività del centro Ama di via Salaria con gli insopportabili miasmi che da esso provengono – al cui proposito l’assessore Corbucci ha voluto rinnovare il proprio impegno perché si arrivi alla auspicata chiusura; la richiesta di maggior sicurezza nella zona del Parco delle Valli dove continuano a proliferare accampamenti di zingari e sbandati; il dilagare delle affissioni abusive e dei teppisti imbrattatori; la manutenzione del verde pressoché inesistente anche per il blocco degli appalti via via scaduti dovuto alle vicende di Mafia Capitale; il destino tuttora incerto degli esercizi commerciali adiacenti la fermata metro Jonio; la viabilità del quartiere di
Settebagni con la questione troppe volte rimandata di un nuovo sbocco sulla Salaria; la presenza dei numerosi furgoni degli zingari parcheggiati fuori l’ex cartiera di via Salaria in barba ai divieti di sosta e sulla cui regolarità apparentemente nessuno attua i dovuti controlli; il campo sportivo abbandonato Detroit al Tufello, per il quale Corbucci ha annunciato l’imminenza di un bando pubblico per una nuova assegnazione; il traffico veicolare che arrivando dal Raccordo blocca di fatto l’uscita da Cinquina. Oggetto di critiche il recente risanamento del centro anziani di Fidene, realizzato con fondi reperiti fuori bilancio tramite procedura di somma urgenza sulla cui reale priorità rispetto ad altre situazioni più di qualcuno ha espresso perplessità. Come detto, i partecipanti questa volta hanno giudicato insoddisfacenti le risposte ricevute fino a oggi per tali questioni e si sono dati appuntamento a un successivo incontro per mettere a punto una strategia più incisiva che partendo da questo elenco non esclude la via giudiziaria con un esposto sull’operato dell’amministrazione municipale.
Alessandro Pino
Tombini sul viadotto dei Presidenti: chi li ha visti? (Terzo Municipio della Capitale) – di Alessandro Pino
15 GenNiente di nuovo sul viadotto dei Presidenti – vera e propria tangenziale che attraversa gran parte del territorio del Terzo
Municipio di Roma Capitale – dove da anni ormai una buona quantità di tombini è stata rubata dai soliti noti, lasciando al loro posto i buchi malamente delimitati dalle reti in plastica arancione tenute su da quattro tondini arrugginiti. Più di un anno fa era stato annunciato il rimpiazzo con i cosiddetti “tombini intelligenti”, realizzati in materiale plastico – quindi poco appetibili per i ladri di metalli – e muniti di sensori e collegamento radio per segnalare il livello dell’acqua al loro interno ed eventuali anomalie inclusa la manomissione. Fino a oggi non v’è traccia di questi prodigi
tecnologici sul viadotto o su altre strade del municipio rimaste orbe dei chiusini; ci si accontenterebbe anche di quelli vecchio stile ma evidentemente in una città che sta andando in decomposizione sono roba da fantascienza anche quelli…
Alessandro Pino
Giardini della metro Jonio: di fatto off limits a disabili e passeggini – di Alessandro Pino
14 GenGià abitualmente preda dei teppisti che hanno mano libera (come nella sottostante piazza di Val Melaina) grazie alla totale assenza di
sorveglianza, il giardino realizzato sul tetto della stazione Jonio della metropolitana B1 (nel Terzo Municipio della Capitale) conserva inoltre il suo “peccato originale”: di fatto è pressoché inaccessibile a disabili e alle carrozzine dei bambini per la mancanza di un qualsivoglia ausilio meccanico che colleghi il piano del parco con quello della piazza. L’ascensore che collega il parcheggio coperto con i binari infatti non lo serve, pare in ossequio alla normativa vigente, mentre la ripida gradinata sul lato della piazza non è munita di un montascale (che d’altronde si può immaginare sarebbe stato rapidamente messo fuori uso dai vandali). L’unico accesso a raso è quello sulla salita di via del Gran
Paradiso: una salita piuttosto ripida che rende la spinta di un passeggino parecchio faticosa, figurarsi per una sedia a rotelle o un deambulatore. Certo in teoria si potrebbe arrivare in macchina davanti al cancello e sostare per la salita e discesa, ma è un’operazione non brevissima e resa difficoltosa proprio dalla pendenza, dalla limitata larghezza della strada e anche dalla mancanza di uno o due posti auto riservati ai disabili. Si dirà come spesso accade che i problemi
sono altri, ma intanto la situazione è questa, considerando anche che una maggiore frequentazione da parte di una utenza “tranquilla” garantirebbe un minimo di controllo sociale rendendo l’ambiente sfavorevole ai teppisti. Un ultimo appunto: la mancanza di una recinzione del parapetto a strapiombo che scongiuri le cadute per incidenti (o gesti insani) ma anche il semplice precipitare di un pallone da calcio sui passanti una decina di metri più sotto.
Alessandro Pino
È ridotto così l’ingresso del Parco delle Valli (Terzo Municipio della Capitale) – di Alessandro Pino
12 GenQueste sono le condizioni indecenti in cui si trova il cancello (o meglio quel che ne rimane) di ingresso del Parco delle Valli al civico 189 di via Conca d’Oro (Terzo Municipio di Roma Capitale): una delle ante è crollata non si sa da quanto, con la base marcita dalla ruggine. Non essendo poi
nemmeno adagiata a terra (in pratica è rimasta a metà, sorretta solo dalla rete di cinta) costituisce anche un pericolo oltre che un triste spettacolo, indegno di un luogo frequentatissimo anche dai bambini e dove l’estate scorsa si è svolto un evento di grande richiamo e notorietà come la festa capitolina dell’Unità.
Alessandro Pino
Ponte di Fidene (Terzo Municipio di Roma): ci siamo quasi, eccolo illuminato – di Alessandro Pino
8 GenDovrebbe mancare davvero poco per l’apertura al traffico del nuovo, sospirato cavalcaferrovia di Fidene: a quanto sembra,
mancherebbe solo da effettuare il collaudo. Intanto che in rete fioccano le polemiche per la prolungata attesa, ecco alcune
immagini del nuovo ponte completo di illuminazione a giorno e segnaletica.
Alessandro Pino
Colpo di grazia alla piazza di Val Melaina (Terzo Municipio di Roma Capitale) – di Alessandro Pino
5 GenGià ampiamente presa di mira dai teppisti che non hanno avuto rispetto nemmeno del monumento alle vittime di via Ventotene, la piazza di Val Melaina è stata nuovamente offesa con la distruzione di uno degli scivoli in plastica per i bambini. In precedenza anche altre giostrine erano state rotte.
Un episodio che fa il paio con gli atti di teppismo cui è soggetto l’antistante giardino sul tetto della stazione Jonio.
Alessandro Pino
(Si ringrazia per la foto Lorella Giribaldi)
Quando a finire nel cassonetto è il buon senso (Terzo Municipio di Roma Capitale) – di Alessandro Pino
5 GenVia Ugo Ojetti è un po’ il salotto del Terzo Municipio di Roma Capitale: strada a due carreggiate (quasi un viale alberato) con negozi e bar di un certo livello. Ebbene da alcune settimane una delle rampe per disabili (e passeggini) che dai marciapiedi då accesso all’attraversamento pedonale è occupata in parte da un cassonetto dell’Ama, rendendola di fatto inutilizzabile a molti: di sicuro una carrozzina per paraplegici non ci passa.
Proprio non c’era un altro posto per sistemarlo?
Ma soprattutto: visto che il secchione della spazzatura non è un manufatto immobile, cosa si aspetta a spostarlo da lì?
Alessandro Pino
Servono un televisore e due termosifoni? (Terzo Municipio di Roma Capitale) – di Alessandro Pino
3 GenProsegue senza sosta il festival del rifiuto ingombrante abbandonato per le strade del Terzo Municipio di Roma Capitale. Questa volta è il turno di un
vecchio (ma non troppo) televisore e di un paio di termosifoni, lasciati in via Val di Lanzo (tra le zone Prati Fiscali e Valli – Conca d’Oro).
Alessandro Pino
Cento anni a Capodanno: “Tittina” è la nonna di Monte Sacro (Terzo Municipio della Capitale) – di Alessandro Pino
2 GenGià di per sé il primo giorno dell’anno è una data un po’ particolare per un compleanno ma quando si taglia il traguardo (solo parziale ci auguriamo) del secolo di vita allora la ricorrenza diventa davvero speciale: infatti per
festeggiare la signora Fortunata Fosca, nata il Capodanno di cento anni fa a Capestrano (provincia dell’Aquila) ma da sempre residente a Monte Sacro, oltre agli auguri della figlia, dei nipoti e dei pronipoti che l’hanno circondata di affetto aiutandola a soffiare sulle candeline sono arrivati quelli istituzionali della assessora municipale alle Politiche sociali Eleonora di Maggio unitamente a
quelli – via telefono – del presidente del Municipio Paolo Emilio Marchionne e addirittura a un videomessaggio del calciatore della Roma Radja Nainggolan, giunto sullo smartphone di Francesca Danese, già assessora della giunta Marino, presente anch’essa per il taglio della torta. Sì, perché Fortunata – ma tutti la chiamano Tittina – è da sempre tifosa giallorossa e anche in un giorno così speciale si è voluta far ritrarre con la sciarpa della sua squadra preferita. Più che lucida compatibilmente con la bella età raggiunta, le sembra ieri che
insegnava nelle scuole elementari adiacenti il carcere di Rebibbia – è stata maestra per trentacinque anni – e lo dimostra bacchettando ripetutamente il giornalista venuto per documentare l’avvenimento quando si accorge che prende appunti scrivendo con la mano sinistra, abitudine da lei considerata scorretta e rincarando la dose tentando di decifrare la grafia pressoché cuneiforme delle note sul taccuino. Conciso e preciso il suo commento sull’importante vetta anagrafica da cui ora guarda al suo quartiere: «L’importante è esserci con la testa e con la salute».
Alessandro Pino
“TuPassi” all’anagrafe di via Fracchia (Terzo Municipio di Roma Capitale) – di Alessandro Pino
29 DicDa alcune settimane presso la sede municipale di via Umberto Fracchia (Terzo Municipio di Roma Capitale) è in parte cambiata la modalità di accesso ai servizi di anagrafe, Urp e protocollo: è stato infatti attivato un sistema
chiamato “TuPassi” basato sulla prenotazione per via telematica del servizio di cui si necessita. La prenotazione si effettua attraverso il sito http://www.tupassi.it o con le applicazioni TuPassi e Qurami esistenti per i diversi sistemi smartphone. Se da un lato questo sistema – a detta degli uffici competenti – permette di ridurre le code in sala di attesa, dall’altro si comprende come sia non proprio di immediata fruizione da parte di persone poco avvezze all’uso delle nuove tecnologie e probabilmente per questo è stata lasciata la possibilità di accedere ai servizi alla vecchia maniera, prendendo il classico numeretto e attendendo il proprio numero. In alternativa è possibile anche recarsi in anagrafe e prenotare il servizio per un giorno successivo ma in questo caso occorre avere al seguito la tessera sanitaria da passare su un lettore ottico.
Alessandro Pino
(pubblicato su “La Voce del Municipio” coordinata da Luciana Miocchi)
Monte Sacro, Terzo Municipio di Roma Capitale: siringhe e sangue a portata dei bambini – di Alessandro Pino
28 DicUn nostro lettore ci ha segnalato quanto illustrato nelle foto: siringhe e macchie di sangue freschissime lasciati da qualche tossico su una panchina in marmo nei giardini adiacenti il Ponte Nomentano a Monte Sacro, (Terzo Municipio di Roma Capitale) Il luogo è frequentato anche da bambini con il pericolo facilmente immaginabile. Durante un sopralluogo compiuto la
mattina seguente la segnalazione la situazione era la stessa, unico cambiamento il colore del sangue ormai rappreso.
Alessandro Pino























