Tag Archives: Roberta Capoccioni

Tommaso Schettino, il canottiere azzurro dal Terzo Municipio alle Paralimpiadi di Rio e ritorno – di Alessandro Pino

14 Dic

Tra i grandi nomi dello sport italiano legati al territorio del Terzo Municipio della Capitale c’è anche quello del canottiere Tommaso Schettino, che dopo le medaglie dei Mondiali, alle ultime Paralimpiadi tenutesi a Rio non è riuscito a salire sul podio ma

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sicuramente lo ha fatto nella stima e simpatia degli italiani. Per questo è stato anche premiato recentemente con una targa nell’aula consiliare di piazza Sempione alla presenza della presidente del Municipio, Roberta Capoccioni e del presidente del Consiglio municipale, Mario Novelli. Originario di Castellammare di Stabia, quarantatrè anni, Schettino abita nel quartiere Conca d’Oro da dieci: «Mi trovo bene, fu scelto proprio per la zona». La passione per i remi in lui è sempre stata forte, resistendo anche a quegli eventi che segnano la vita: «Ho intrapreso l’attività sportiva da piccolo per il circolo nautico Stabia – ricorda – poi dopo un incidente stradale sono rientrato nell’attività pararowing, il canottaggio per i diversamente abili». Tommaso infatti nell’incidente è rimasto privo dell’articolazione a un polso. Dell’esperienza olimpica a Rio dice: «Una cornice magnifica, uno splendido lago, una manifestazione che mi ha riempito dal punto di vista sportivo ma soprattutto umano». Per il futuro «l’intenzione è di continuare ma essendo uno sport di squadra bisogna vedere come si riformerà l’equipaggio, 

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con quali stimoli, obiettivi. Se la motivazione sarà alta per tutti si continuerà a un certo livello, altrimenti vediamo comunque di non lasciare questo sport ma di portarlo avanti perchè dà molte soddisfazioni» .
Alessandro Pino

Gli atleti azzurri del Terzo Municipio premiati a piazza Sempione – di Alessandro Pino e Luciana Miocchi

29 Nov

dsc_0688L’anno che va a chiudersi è stato costellato dai successi sportivi di diversi atleti legati – perchè vi abitano o vi si allenano – al territorio del Terzo Municipio della Capitale. Per questo motivo il 29 novembre con una sobria cerimonia tenutasi nell’aula consiliare di piazza Sempione sono stati premiati con una targa la judoka Odette Giuffrida (medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio), il paralimpico di canottaggio Tommaso Schettino e il neocampione del mondo di powerlifting Andrea Lepone. Premiato anche il maestro di judo Gregorio Magnanti dalla cui palestra proviene Odette Giuffrida e suo primo tecnico. Iniziata doverosamente con l’esecuzione dell’Inno di Mameli, la cerimonia ha visto la partecipazione della presidente del Terzo Municipio Roberta Capoccioni, del presidente del Consiglio Municipale Mario Novelli (anch’egli praticante di judo in gioventù), degli assessori municipali Giovanna Tadonio, Gilberto Kalenda e Giuseppe Sartiano, del presidente della Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali Domenico Falcone e del capo del Centro Sportivo Esercito, colonnello Del Favero oltre che di diversi consiglieri municipali di maggioranza e opposizione e di numerosi comuni cittadini. Da registrare, successivamente alla cerimonia, una spiacevole polemica in rete riguardante l’opportunità di premiare anche il maestro Gregorio Magnanti,  sanzionato anni addietro con la radiazione (di cui si rinviene traccia sul sito della Fijlkam) dalla Federazione.

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Alessandro Pino e Luciana Miocchi

Flash: revocata l’assessore ai Lavori Pubblici del Terzo Municipio, Patrizia Brescia

17 Nov

La giunta del Terzo Municipio guidata da Roberta Capoccioni perde il primo pezzo: l’incarico dell’assessore ai Lavori Pubblici, architetto Patrizia Brescia, è stata revocato dalla stessa presidente “per motivi di opportunità” come si

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legge nell’ordinanza del 16 novembre. Probabilmente sulla decisione della presidente Capoccioni hanno influito anche le polemiche sulle ripetute assenze dell’assessore Brescia alle sedute della commissione Trasparenza presieduta dalla consigliera Giordana Petrella cui era stata convocata e che avevano portato a una mozione di sfiducia, presentata dalle consigliere Giordana Petrella, FdI e Federica Rampini, Pd, con firmatari Cristiani Bonelli e Riccardo Evangelista, LM e Emiliano Bono, FdI, che ancora doveva arrivare in aula e che probabilmente sarebbe stata sottoscritta anche da altri consiglieri.

Appena appresa la notizia, la ancora assessore Brescia affidava il suo pensiero ad un post su fb, convinta della sua posizione e di avere le spalle coperte dalla Presidente Capoccioni« non mi dimetto, opposizioni, Pd e FdI chiedono le mie dimissioni da assessore ai lavori pubblici nel III Municipio, proprio loro che hanno governato male questo territorio e sono causa del disastro attuale, vorrebbero essere giudici dell’operato dell’amministrazione Capoccioni. A queste persone dico che non fermeranno il nostro lavoro e che non riusciranno ad intimorire la nostra azione politica, che non li vede piú protagonisti di interventi spot utili a creare solo consenso immediato. noi stiamo lavorando prr dare un futuro al nostro municipio. Patrizia Brescia». 

Stamattina peró, nel cercare di contattarla per un primo commento sulla sua revoca, il telefono della ormai ex assessore ai ll.pp., data tra i fedelissimi della Sindaco Raggi, squillava libero e subito dopo occupato. All’insegna del fair play i commenti delle consigliere Petrella e Rampini: con due post simili, sempre su fb, dichiarano di non poter gioire perché non credoni ci sia nulla da rallegrarsi. La prima affida ad un comunicato congiunto con Fabrizio Ghera, capogruppo al Comune, le proprie considerazioni: «Un provvedimento tardivo quello della Capoccioni, avremmo infatti preferito che i grillini dessero risposte ai cittadini anziché fare melina senza presentarsi in commissione e senza rispondere ai nostri quesiti in materia di viabilità ed opere pubbliche. E’ chiaro che la presidente ha scelto di ritirare le deleghe all’ex assessore Brescia prima che la nostra mozione di sfiducia arrivasse in Aula, così per evitare figuracce davanti a tutti i cittadini. Ma l’incapacità dei grillini a governare il territorio, dal Campidoglio ai municipi, è fin troppo evidente e la toppa è peggio del buco»
Per Federica Rampini: «Questo è un primo risultato che come opposizioni portiamo a casa. Non è una vittoria di cui gioire, ma mette in evidenza tutte le difficoltà dell’amministrazione a 5 Stelle. Oltre all’impreparazione la mancanza di consapevolezza sull’impegno che necessariamente ci vuole a livello locale. A questo si unisce il non voler riconoscere la differenza fra ruoli istituzionali e le attività politiche.Il municipio III ha bisogno di persone che si dedichino interamente al territorio e ascolti tutte le realtà. A maggior ragione le forze politiche elette che rappresentano gran parte dei cittadini. Come PD siamo a disposizione per dare contributi e sostegno ai 5 Stelle, ma non faremo sconti in caso di incapacità o di scelte politiche che non rappresentano i bisogni del territorio».

In ultimo una dichiarazione della presidente Roberta Capoccioni: 《Ho deciso di ritirare le deleghe all’Architetto Patrizia Brescia in quanto pur essendo persona molto capace nel suo lavoro non è risultata compatibile con il ruolo di assessore.
Ho già individuato la persona che potrebbe sostituirla e sto procedendo con il controllo della documentazione.
La nuova Assessora, oltre alle imprescindibili competenze avrà una adeguata capacità d’ascolto per potersi rapportare e confrontare con gli uffici tecnici, tutti i consiglieri ed i cittadini, cosa questa che purtroppo è stata carente con la Brescia》. Quindi almeno c’è un indizio: il nuovo assessore sarà ancora una donna.

Luciana Miocchi e Alessandro Pino

Storia di un parcheggio in Municipio, di una goliardata e di una foto della presidente – di Alessandro Pino

20 Ott

Della faccenda del posto auto nel cortile del Municipio dietro piazza Sempione mi ero proposto di non parlarne per diversi motivi: perchè avrei argomenti più concreti da trattare, perchè probabilmente verrei raggiunto quantomeno da qualche schizzo del reciproco lancio di letame che da subito dopo le elezioni avviene quotidianamente tra le opposte schiere di militanti o simpatizzanti della maggioranza e dell’opposizione municipali; in ultimo anche perchè tale scenario mi ha un po’ saturato e volevo allentare il ritmo per seguire meglio alcune faccenduole. Manco per niente ed eccomi qua. Per chi fosse rimasto indietro, riassumo brevemente: si parla di un posto auto recentemente delimitato da una catenella. Qualcuno aveva pubblicato in rete la foto di un’Alfa Mito nera ivi parcheggiata, sostenendo che fosse di persone “vicine” alla presidente del Terzo Municipio, Roberta Capoccioni. Quest’ultima aveva smentito 

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ufficialmente, dopodichè da una interrogazione al direttore del Municipio dottor Claudio Saccotelli, si evinceva che il posto era sì stato riservato proprio a lei ma non per sua richiesta. Fra l’altro la presidente risulta guidare un diverso modello di automobile. Altro giro altre polemiche ed ecco che – proprio sul parcheggio in questione – qualche buontempone in vena di goliardate sistema una sagoma di cartone con su disegnata un’automobile dai cui finestrini si affaccia proprio lei, Roberta Capoccioni. O meglio la sua foto. Una foto che da quando è stata eletta ho visto  circolare su almeno un paio testate con le quali non ho mai collaborato, una immagine che però conosco bene perchè gliel’ho scattata io prima delle elezioni, un pomeriggio al parco delle Magnolie alla Serpentara. La usammo per lo “Speciale elezioni” della Voce del Municipio e poi per il flash qui sul blog di Luciana Miocchi che ne annunciava la vittoria al ballottaggio. Forse le ha portato bene, image

forse non sono poi tanto una pippa come fotografo, fatto sta che quell’immagine è stata allegramente usata da altri, come già accaduto in precedenza con un’altra foto del blog. Tutto questo per  dire comesonobravocomesonobello? No di certo: mi sono convinto a parlare della vicenda solo per informare con deferenza e ossequio fantozziani la presidente Capoccioni che io con la goliardata dell’auto di cartone non c’entro niente. Abbia pietà del Suo
Alessandro Pino

Ps: Roberta, però se guidasse davvero un’Alfa Romeo mi sarebbe ancor più simpatica!

Impianto Ama Salario: rimandata la manifestazione in Campidoglio a dopo l’incontro con l’assessore Muraro – di Alessandro Pino

14 Set

Nelle intenzioni dei Comitati di quartiere che l’avevano organizzata, l’assemblea pubblica tenutasi la sera del 14 settembre in largo Labia (Terzo Municipio della Capitale) doveva servire a coordinarsi per organizzare sotto il Campidoglio una manifestazione di protesta contro l’impianto Ama di via Salaria e i miasmi da esso provenienti. Ci si aspettava quindi una 

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partecipazione massiccia e invece attorno al gazebo portato dal Comitato di quartiere Fidene ci saranno state una ottantina di persone. Mentre si raccoglievano le prime firme per sottoscrivere una denuncia – querela che verrà presentata al fine di chiedere una indagine per il presunto reato di inquinamento ambientale, ci ha pensato la presidente del Terzo Municipio Roberta Capoccioni – presente assieme ad alcuni consiglieri municipali di maggioranza e all’assessore all’Ambiente Domenico D’Orazio – a cambiare di fatto il programma della serata, annunciando di avere ottenuto per il prossimo 19 settembre un incontro tra l’assessore capitolino all’Ambiente Paola Muraro e i cittadini. A quel punto abbastanza spontaneamente – seppur con alcune contrarietà – si è convenuto di rimandare una eventuale manifestazione in Campidoglio a dopo l’incontro presso l’assessorato, cui a quanto sembra parteciperà solo una delegazione dei Comitati e i cui esiti verranno riferiti in una nuova assemblea annunciata sempre in largo Labia per le ore ventuno proprio il 19 settembre.
Alessandro Pino

Stop in un modo o nell’altro alla mozione sul Tmb Salaria – di Alessandro Pino

6 Set

In un modo o nell’altro non avrà vita lunga la controversa mozione sull’impianto Ama di via Salaria presentata nei giorni scorsi da due consiglieri municipali del Movimento 5 Stelle, Massimo Moretti e Francesca Burri, quest’ultima presidente della Commissione Ambiente. L’atto – tra l’altro già modificato dopo le prime accese discussioni in rete – in cui si avanzava la proposta di un aumento dei turni di lavorazione nell’impianto al fine di smaltire più

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efficacemente la spazzatura da trattare, aveva suscitato immediatamente un vespaio di polemiche da parte di numerosi cittadini afflitti da anni dalle esalazioni provenienti dallo stabilimento. Pur trattandosi come detto di una mozione – quindi un atto di indirizzo alle autorità realmente competenti, al confine con il mero auspicio – la virulenza delle discussioni innescatesi aveva spinto la presidente del Municipio a convocare un incontro, svoltosi a piazza Sempione nel tardo pomeriggio del 6 settembre, al quale ha partecipato una cinquantina di persone circa, per lo più membri dei maggiori comitati di quartiere. Presenti anche diversi politici del Terzo: oltre ai succitati Massimo Moretti e Francesca Burri, si sono visti il presidente del Consiglio municipale Mario Novelli, gli assessori municipali Simone Proietti, Giuseppe Sartiano e Mimmo D’Orazio e i consiglieri Daniela Michelangeli, Francesca Liuzzi, Simone Said, Riccardo Evangelista, Vincenzo di Giamberardino. Un incontro caotico nel quale più di una volta si è perso di vista il centro della faccenda -. la mozione appunto – ripercorrendo per l’ennesima volta le tappe attraverso le quali si è giunti fino a oggi, reso ancor più confusionario da ripetuti interventi davvero sopra le righe, ai limiti dello scontro. La presidente Capoccioni, più volte applaudita, ha tenuto a ribadire la sua posizione per una chiusura senza se e senza ma e preso atto della contrarietà della informale assemblea nei confronti della tanto discussa mozione, della cui presentazione ha affermato essere venuta a conoscenza solo a giochi fatti. A questo punto però anche per la grande confusione regnante,  le interpretazioni dei presenti si sovrappongono e in parte contrastano: secondo alcuni la presidente rivolgendosi esplicitamente ai consiglieri di maggioranza presenti ha dichiarato che l’atto sarebbe stato bocciato in Consiglio. Secondo altri si sarebbe trattato di un invito a ritirarla prima dell’approdo nell’aula consiliare rivolto a Moretti e Burri. La presidente della Commissione Ambiente però non pare propensa a ritirare l’atto da lei sottoscritto, parlando di “diktat un po’ forte” e aggiungendo: «Un lavoro che ho fatto non lo ritirerò mai nella vita ». La caotica riunione si è conclusa con un intervento dell’assessore municipale all’ambiente, Domenico D’Orazio, che ha specificato come la auspicata chiusura del Tmb non si possa arrivare dall’oggi al domani.
Alessandro Pino

Il grande cuore del Terzo Municipio in aiuto delle vittime del terremoto (ma servono più scatoloni e assorbenti) – di Alessandro Pino

25 Ago

I cittadini del Terzo Municipio stanno rispondendo in massa alla richiesta di aiuti materiali per le vittime del disastroso terremoto che ha raso al suolo Amatrice e altre cittadine

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limitrofe. Nella sede municipale di piazza Sempione dalla mattina del 25 agosto stanno arrivano di continuo persone cariche di generi di prima necessità. Il materiale viene raccolto e smistato da volontari tra cui anche la presidente del Municipio, Roberta Capoccioni, l’assessore alla Scuola Gilberto Kalenda e le consigliere Donatella Geretto e Francesca Liuzzi. Piazza Sempione è gremita di macchine in sosta per scaricare gli aiuti, i corridoi e le stanze del Municipio brulicano incessantemente. I materiali richiesti – esclusivamente nuovi e confezionati – sono: vestiario (incluse coperte e biancheria), generi alimentari (non deperibili a lunga scadenza come pasta, riso, omogeneizzati, cibo per animali, scatolame) e prodotti per la cura della persona come la carta igienica e soprattutto – così viene 

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riferito – assorbenti intimi. Servono inoltre tanti scatoloni per imballare il tutto. La sede del Municipio rimarrà aperta fino alle 18 del 25 agosto e si prevede la raccolta anche per il 26 sempre con orario dalle 10 alle 18.

AGGIORNAMENTO:
la raccolta ha avuto un tale successo da dover essere sospesa per la enorme quantità di materiale portato dai cittadini quindi la presidente Capoccioni ha comunicato che il 26 agosto in Municipio NON sarà effettuata.

Alessandro Pino

Il sindaco di Roma Virginia Raggi a piazza Sempione – di Alessandro Pino

29 Lug

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Sorpresa per i frequentatori della sede del Terzo Municipio la mattina del 29 luglio: il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha varcato il portone di palazzo Sabatini per unire in matrimonio una giovane coppia di romani. Prima di entrare nella sala delle cerimonie il sindaco Raggi è entrata nell’aula Consiliare per salutare la presidente del Terzo Municipio Roberta Capoccioni e i consiglieri municipali impegnati nella seduta di presentazione delle linee programmatiche della nuova giunta municipale.
Alessandro Pino

Settimana decisiva per i rifiuti di Roma

18 Lug

Audizione in regione dell’Assessore all’ambiente, domani audizione pubblica. Giovedì scorso riunione dei residenti interessati alle esalazioni dell’impianto di via Salaria

13726676_870748813031838_8376317702358300769_nE’ iniziato alle tre e mezza di oggi il consiglio straordinario alla Regione Lazio sulla questione rifiuti. Ad esso sta partecipando una delegazione di cittadini che possono però soltanto assistere senza intervenire, mentre domani vi sarà un’audizione, sempre in regione, in cui i cittadini potranno intervenire.

Secondo quanto postato da chi è presente, l’assessore regionali dell’ambiente Buschini, nell’illustrare la sua relazione al consiglio, sull’impianto Ama Salario ha detto: «L’impianto e’ stato autorizzato il 31/3/2011 per 5 anni. La scadenza era quindi 31/3/2016. Nel frattempo l’approvazione del Dlg 46 nel 2014 ha precisato che la durata delle autorizzazioni venivano raddoppiate passando da 5 a 10 anni. L’Ama il 9/9/2015 ha chiesto indicazioni per presentare il rinnovo delle autorizzazioni e il 30/03/2016 ha presentato la fidejussione ottenendo la proroga dell’autorizzazione fino al 31/03/2021. L’ubicazione e la scelta degli impianti di trattamento dei rifiuti spetta a Comune e Ama. Se Ama non avesse chiesto come prorogare e non avesse presentato le garanzie per la fidejussione l’impianto ora NON sarebbe autorizzato. Spetta a Comune e Ama come riconvertire l’impianto».

13718689_10210046718554720_8684618055263109389_nQuindi, responsabili dei disagi che si trovano a sopportare i residenti del quadrante Nord della città di Roma, sono, ognuno per la propria competenza, l’azienda municipalizzata ambiente, il Comune di Roma e la regione Lazio per quel che riguarda il piano rifiuti, ma i primi due sono gli unici che possono decidere circa la delocalizzazione o la chiusura dell’impianto.

Giovedì sera, alla riunione spontanea a Largo Labia, dove erano presenti un numero di persone tale da riempire ogni spazio a margine del parco, durante gli interventi di Fabrizio Lai, interventista a favore di una manifestazione sotto gli uffici della regione, Daniele Poggiani del comitato spontaneo Villa Spada, esperto della parte tecnico-burocratica della vicenda e Cristiano Bonelli, consigliere della LM, erano stati esposti i risultati l’incontro tra tecnici e legali, ovvero la decisione di procedere ad una raccolta firme e a una denuncia contro Ama, tentando di protare in Procura il danno alla salute per i residenti, oltre che proseguire nel portare documentazione in Comune e in Regione, battendo anche la via politica alla risoluzione del problema. Inoltre, dato il numero elevato di residenti che hanno manifestato il desiderio di portare supporto alla delegazione che verrà ricevuta martedì, è stata presa la decisione di organizzarsi per arrivare, in maniera pacifica e assolutamente non polemica, fino alla remota sede degli uffici regionali

Nella giornata di giovedì vi era stato anche un incontro con il nuovo presidente m5s del Muncipio, Roberta Capoccioni, intervenuta anche nell’incontro serale, tornata a dichiararsi disponibile a farsi promotrice presso Regione e Comune perchè si trovi una soluzione politica ai rifiuti di Roma, invitando Arpa, asl, Regione e Comune ad un tavolo.

Luciana Miocchi

 

Giornata storica in Terzo Municipio: con la seduta inaugurale del Consiglio inizia ufficialmente l’era di Roberta Capoccioni – di Alessandro Pino

12 Lug

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Un’aula consiliare di piazza Sempione strapiena come mai si era vista in precedenza, avvolta in una atmosfera carica di emozione come un primo giorno di scuola ha salutato una giornata, quella dell’undici luglio 2016, che si può ben dire passerà alla storia del Terzo Municipio:  si è tenuta infatti la seduta inaugurale del nuovo Consiglio Municipale. Le operazioni sono iniziate con l’elezione del presidente del Consiglio Mario Novelli, cui si affiancheranno i consiglieri Emiliano Bono (vicepresidente) e Manuel Tiranti (vicepresidente vicario). Ovviamente i riflettori erano tutti puntati sulla nuova giunta targata Cinque Stelle presieduta da Roberta Capoccioni che ha prestato giuramento e ufficialmente presentato alla cittadinanza la sua squadra di assessori:  Giovanna Tadonio (delega alla Sicurezza e al Personale), Simone Proietti   (Commercio, Attività produttive, Turismo, Trasparenza e Partecipazione), Domenico D’Orazio, da tutti conosciuto come Mimmo  (Ambiente, Rifiuti, Decoro Urbano, Urbanistica, Indirizzi gestionali Ama), Gilberto Kalenda  (Politiche Educative e Scolastiche, Sport, Cultura e Patrimonio archeologico) Giuseppe Sartiano (vicepresidente del Municipio e assessore alle Politiche Sociali, Sanitarie, Abitative, Diritti Civili, Pari opportunità).
Alessandro Pino

Cerimonia in ricordo di Antonio Galluzzo, ucciso a via Val di Cogne dai terroristi

24 Giu

13494962_10209770997934129_3411486405834011188_nLe strade di quello che oggi è il Terzo Municipio della Capitale durante uno dei periodi più bui della storia italiana, quello del terrorismo, videro scorrere una quantità di sangue impressionante, al punto che risulta a volte difficile tenere il calendario delle commemorazioni. Proprio il 24 giugno, giorno successivo a quella in memoria del giudice Mario Amato, si tiene quella dedicata al poliziotto Antonio Galluzzo, vittima nel 1982 di un feroce assalto portato da ben sei terroristi dei Nuclei Armari Rivoluzionari. Antonio Galluzzo aveva 27 anni e quel giorno si trovava in via Val di Cogne (zona Conca d’Oro) per piantonare la residenza di un membro della Olp. I terroristi, arrivati a bordo di due veicoli, investirono lui e il suo collega con decine di colpi di arma da fuoco. Antonio morì sul colpo, il collega rimase gravemente ferito. Da alcuni anni  il suo sacrificio viene ricordato per iniziativa di pochi benemeriti: alla commemorazione di quest’anno erano presenti come in passato la consigliera municipale Federica Rampini, il Luogotenente in congedo dei Carabinieri Salvatore Veltri (per decenni al comando della stazione Talenti), il comandante della stazione Città Giardino Claudio Varone e, per la prima volta, la nuova presidente del Terzo Municipio, Roberta Capoccioni.

(si rinrazia Federica Rampini per la gentile concessione della foto in pagina)
Alessandro Pino e Luciana Miocchi

Alla commemorazione del giudice Amato in viale Jonio folla di telecamere per il sindaco Virginia Raggi – di Alessandro Pino

23 Giu

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Si è svolta la mattina del 23 giugno in viale Jonio (nel Terzo Municipio della Capitale) la commemorazione del giudice Mario Amato, del cui barbaro assassinio per mano dei Nuclei Armati Rivoluzionari ricorreva  il trentaseiesimo anniversario. A differenza del passato però, è sembrato essersi  perso l’usuale raccoglimento per via della ressa di fotografi e troupe televisive, più numerosi dei normali cittadini – oltre che per lo schieramento di Forze dell’Ordine – che si accalcavano sul marciapiede su cui fu ucciso il giudice Amato e dove da qualche anno è stato eretto il monumento “Grido al Cielo”. Il motivo di tanta attenzione da parte della stampa era la presenza annunciata del presidente del Senato, Pietro Grasso, ma soprattutto del nuovo sindaco di Roma, Virginia Raggi, alla sua prima uscita istituzionale come pure la nuova presidente del Terzo Municipio, Roberta Capoccioni.
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Presente anche l’onorevole Paolo Bolognesi, presidente della Associazione 2  Agosto (che riunisce i parenti delle vittime della strage di Bologna) e Francesco Avallone, presidente del comitato per la commemorazione. Discretamente da parte, l’ex presidente del Municipio, Paolo Emilio Marchionne, ora consigliere di opposizione assieme alle colleghe Federica Rampini e Francesca Leoncini  ma – spiace constatarlo – erano messi a margine da una tale calca persino i familiari del giudice ucciso e anche chi quella mattina del 23 giugno 1980 sul posto c’era davvero: oggi che è in congedo fa il giornalista, ma Salvatore Veltri, per tanti anni al comando dei Carabinieri di Talenti, accorse sul posto pochi secondi dopo l’agguato mortale. Ovviamente  la colpa di ciò non è assolutamente del sindaco Raggi che – anzi – si pone al pubblico in modo assai discreto e sobrio: probabile che sia inevitabile quando si incontrano una città caotica e l’informazione di massa. Come non bastasse, la chiusura di metà carreggiata di un tratto del viale Jonio per  consentire un cordone di sicurezza alle autorità aggiungeva ulteriore confusione allo scenario.
Alessandro Pino

Si avvia all’operatività la giunta di Roberta Capoccioni (Terzo Municipio della Capitale)

22 Giu

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La neo presidente del Terzo Municipio della Capitale, Roberta Capoccioni, sta rapidamente compiendo i vari passi sia istituzionali che informali  per portare all’operatività la sua Giunta insieme all’avvio della nuova consiliatura “aperta ai cittadini” come fortemente sottolineato in campagna elettorale : tra questi, un passaggio presso gli uffici anagrafici in via Fracchia e lo scioglimento del precedente Ufficio di Presidenza. 《Al di là dei tempi strettamente burocratici e tecnici per l’insediamento – ha commentato in una nota la presidente Capoccioni – la giunta sta già lavorando e con essa gli attivisti che hanno contribuito all’elezione. Ci siamo divisi rapidamente le aree di azioni e le attribuzioni di ruolo sulla base delle competenze che abbiamo sviluppato in questi anni di opposizione. Già ieri abbiamo preso visione del nostro “luogo di lavoro” e parlato con i tecnici e il personale. Al momento, oltre a “studiare le carte”, stiamo lavorando in maniera molto concreta a come far partecipare i cittadini al primo Consiglio e a quelli che seguiranno. Vogliamo che tutti percepiscano chiaramente che l’istituzione ha aperto le porte e loro sono assolutamente invitati a prendere il loro posto》.
Alessandro Pino e Luciana Miocchi

Galleria

III Municipio di Roma Capitale: le interviste ai partecipanti al ballottaggio del 19 giugno: Marchionne – Capoccioni

15 Giu

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Qui di seguito riportiamo le due interviste ai candidati Presidente del III Municipio, Paolo Emilio Marchionne, Pd presidente uscente e Roberta Capoccioni, Movimento 5 Stelle. 

Il primo confronto ha visto in testa Marchionne per una percentuale di circa il 3% in più su Capoccioni

(pubblicato su La Voce del Municipio – edizione speciale elezioni)

* * *

Paolo Emilio Marchionne

(Roma torna Roma Giachetti Sindaco, Democratici e popolari più Roma Giachetti, Partito democratico Giachetti Sindaco, Radicali Federalisti laici ecologisti, Italia dei valori per Giachetti Sindaco, Insieme per Marchionne presidente)

Che effetto fa essere il presidente uscente di una consiliatura interrotta a metà? E’ una cosa avvincente perché ti dà la possibilità di rivendicare quanto sei riuscito a fare, ovviamente nella difficoltà di dover spiegare che sei stato in carica di fatto due anni e mezzo e quindi chiaramente tutto il progetto cui uno ha lavorato è stato interrotto anzitempo.

Impressioni del clima elettorale: Nel 2013 ci fu un forte astensionismo ed è un dato che sicuramente c’è anche questa volta. L’impegno nella campagna elettorale non è quindi a incartare il municipio di manifesti bensì a cercare di recuperare e discutere con le persone perché è importante andare a votare, che delle opzioni sono in campo ci sono delle possibilità, noi portiamo la nostra e chiediamo sostegno.

Quanto le opere incompiute possono portare danno alla sua rielezione? I ponti di Fidene li apriamo nei prossimi giorni. Il Municipio da solo si è accollato delle responsabilità non sue in questi mesi. Non ha funzionato il fatto che il Comune abbia dato l’idea che quell’opera fosse terminata, c’era invece un lavoro molto più approfondito da fare con i collaudi statici, prima l’illuminazione e quindi il Municipio, che non è titolare di quell’opera, una volta caduto il sindaco e sciolto il consiglio comunale, ha scoperto una a una tutte le carte in un percorso a ostacoli. Abbiamo trovato delle soluzioni e ora li apriremo. Tutta colpa di Marino? beh, l’idea che si dà quando si viene a dire “siamo venuti ad aprire un ponte”, ponte che evidentemente non era possibile ancora aprire…Ma lei non era presente? Si certo che c’ero, penso che se viene il Sindaco, se viene l’assessore ai lavori pubblici del Campidoglio, penso che si. Lei non sapeva come stavano le cose in realtà? No, io non sono un tecnico.

Sull’impianto Ama? Beh anche lì, sicuramente non avere più un sindaco che governa la città ha creato maggiori intoppi C’è stato un Prefetto, no? Chiaramente la gestione commissariale non ha dato l’impulso ad arrivare alla chiusura possibile in tempi brevi. Dall’altra parte la Regione sta riscrivendo il piano rifiuti in cui sicuramente l’impianto Ama non sarà più un impianto strategico che dovrà lavorare 750 tonnellate di rifiuti al giorno ma sarà un impianto che verrà riconvertito per fare altro. Sul fare altro è importante che il Municipio ci sia, che si possa dare continuità al lavoro che abbiamo fatto noi che abbiamo costruito in due anni e mezzo per arrivare a metter dei paletti sulla vicenda impianto, dati da poter dire cosa è un Tmb, spiegare che non serve alla città o perlomeno che per il bacino di utenza della città i Tmb sono troppi, che producono rifiuti da rifiuti non sono degli impianti virtuosi rispetto alle tecnologie che ci sono oggi e che noi vogliamo che quell’impianto chiuda e possa ospitare altri servizi di ama non impattanti per il circondario. Penso che sia tra l’altro il lavoro che abbiam fatto, le persone che hanno partecipato con noi ai tavoli insieme all’assessorato capitolino sulla vicenda dell’impianto ama, sono convinto che sapranno dare il giusto valore a quanto fatto perchè non era scontato che ci fossero quei tavoli, che il Municipio cambiasse di 180 gradi la linea e la prospettiva dell’impianto, che non serve più perché a Roma si aumenta la differenziata e la frazione di indifferenziata non necessita più di un Tmb.

Perché Lei non ha il simbolo del Pd sui volantini elettorali? Perché Marchionne è sostenuto da sei liste diverse che concorrono con lo stesso spirito alla mia candidatura. Come Giachetti ha un simbolo per la sua campagna io ne ho uno per la mia.

Avrebbe potuto metterli tutti e sei. E’ una scelta. Tra l’altro coerente perché nel 2013 non è che ho messo tutti i simboli dei partiti però su questo posso dire una cosa. Però è la stessa coerenza che avevo nel 2013 penso di essere già abbastanza riconducibile al Partito Democratico perché è il mio partito. Penso che invece in una campagna elettorale occorre non solo ovviamente persone di partito come sono io che sono un ragazzo cresciuto facendo politica perché mi piace ma ovviamente devo convincere tanti altri che la mia onesta la mia competenza prevarica

Il primo atto di una eventuale nuova consiliatura? Abbiamo degli spazi pubblici che dobbiamo ridare alla collettività. Il primo atto sarà un bando per ridare questi spazi ad attività giovanili ad attività socioculturali.

Emergenza Nomadi e centro accoglienza di Via Salaria: Sicuramente è una struttura che va gradualmente svuotata inzeppata fino allo stremo senza un progetto di fuoriuscita da quella struttura che così non serve. Tronca aveva iniziato ad allontanare alcune persone, questo lo aveva già iniziato a fare il dipartimento dell’assessore Danese, è un percorso che va continuato

Avete un progetto per sostituirne le funzioni? In quell’area no chiaramente ci sono dei numeri molto importanti. L’avevamo su via della Cesarina, chiusa e i trentaquattro nuclei familiari Rom in Italia da più di venti anni, dentro i servizi del Municipio e soprattutto dare con quelle stesse risorse a circa un centinaio di famiglie di altri residenti nel Municipio.

Luciana Miocchi

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Roberta Capoccioni

(Movimento Cinque Stelle)

Trentanove anni, piccola imprenditrice: «Ho la mia società in Terzo Municipio per cui faccio casa e chiesa vivendoci dalla mattina alla sera. Quindi ho una buona conoscenza delle problematiche che ci assillano ogni giorno. Ho iniziato a fare attivismo nel M5S nel 2012, avevo già fatto attivismo sul territorio col comitato di Talenti perché è da lì che provengo. Il Movimento per me è stata una scoperta nel senso che ho iniziato veramente a pensare alle cose in una maniera differente e a reputare fondamentale che il cittadino per migliorare le cose abbia bisogno non solo di comprenderle ma anche di attivarsi direttamente per cercare di cambiarle. ».

Sul programma: «Il nostro programma nasce da tavoli di lavoro fatti con i cittadini, con esperti ovviamente ma non solo con i tecnici ma anche con le persone che vivono quel determinato problema. In assoluto la battaglia fondamentale del M5S è quella per la legalità per cui quello che ci proponiamo di fare prima di tutto è entrare nel Municipio e fare una battaglia di legalità e di trasparenza che poi vuol dire anche recupero di risorse. Un esempio per tutti: abbiamo iniziato una analisi di tutte le gare di appalto, io sono un’esperta di gare di appalto. Mi sono resa conto che vengono fatte gare d’appalto in formula negoziata senza bando pubblico, il che vuol dire che una amministrazione pubblica fa un bando non pubblico. È assurdo anche perché così il cittadino non soltanto per partecipare deve essere invitato direttamente dalla amministrazione e quindi non possono partecipare tutti ma a parte questo il cittadino normale non può leggere il bando dei lavori. Il bando deve essere pubblico, poi deve essere assolutamente seguita la fase di elaborazione del progetto e anche dei lavori. Sappiamo che spesso e volentieri i lavori non vengono controllati e non viene fatto un controllo sul cantiere, su come vengono eseguiti i lavori, cosa che invece se si legge il capitolato ci si rende conto che è d’obbligo, per cui assolutamente partiremo da questo per recuperare poi altre risorse economiche che in questi anni sono andate sprecate perché ovviamente se i lavori non vengono fatti bene noi ci troviamo dopo tre anni da capo a dodici e dopo vanno rifatti un’altra volta».

Primo atto in assoluto: «Credo che sia molto importante cercare di riportare i cittadini a vivere la politica, per questo abbiamo fatto la proposta di essere presenti ogni venerdi aprendo il consiglio ai cittadini con la presenza degli assessori, in maniera che seguendo un protocollo i cittadini possano venire e chiedere direttamente quella che è la loro problematica, proporla e far capire direttamente a noi che poi dobbiamo elaborare dei progetti, quindi questa in assoluto è la prima cosa che faremo. Altra cosa importante è portare il consiglio nel pomeriggio in modo che tutti possano partecipare, quindi la prima cosa che faremo in assoluto è portare tutti i cittadini all’interno del Municipio perché il Municipio è dei cittadini e non dei politici».

Su Tmb, Sicurezza, Manutenzione: «Per Il Tmb di Villa Spada ovviamente il Municipio non ha competenze dirette perché non è che può andare lì e chiuderlo, però sicuramente può dare tanto fastidio a Comune e Regione affinché facciano qualcosa. Va fatto qualcosa subito, però, le promesse del Pd che lo chiudeva al 31 dicembre 2015 la dimostrazione è che oggi è aperto».

«Per quanto riguarda la sicurezza il Municipio quello che può fare è avere un controllo del territorio molto stretto e una buonissima collaborazione con le Forze dell’Ordine, con i Vigili in maniera tale da spingerli a cercare un protocollo insieme perché il municipio venga monitorato nella maniera migliore possibile. Devo dire che alcune cose che sono state fatte in questi anni come ad esempio mettere le telecamere nelle scuole sono poco funzionali se poi non si elabora un progetto all’interno delle forze dell’ordine perché sappiamo ad esempio che le telecamere sono collegate al fax dei vigili che non serve assolutamente a niente quindi va rifatto tutto, bisogna sedersi al tavolo con le Forze dell’Ordine, con tutti quelli che possono fare qualcosa e cercare delle soluzioni insieme ai cittadini e a chi ha competenza per queste cose».

«La manutenzione del territorio, noi sappiamo che Roma Capitale dice sempre di non avere i soldi per gestire tutte queste bellissime aree verdi che da noi sono tantissime. Ricordiamoci anche che il verde è praticamente raddoppiato negli ultimi venti anni a causa di tutta l’edificazione che c’è stata perché se non edifichiamo rimangono zone che non vanno gestite, se edifichiamo le aree poi vanno gestite. Sappiamo che a breve dobbiamo recuperare Porta di Roma, un parco immenso che non potrà essere lasciato così. Il Comune vuole che tutte queste aree vengano gestite direttamente dai privati. Noi non siamo contrari a questo però bisogna aiutare i cittadini a farlo. Il Municipio potrebbe acquistare dei macchinari per metterli a disposizione di cittadini volenterosi ».

Alessandro Pino

 

I candidati dei Cinque Stelle a Settebagni per conoscere e farsi conoscere (Terzo Municipio della Capitale) – di Alessandro Pino

23 Mag

Come accaduto per altri schieramenti in lizza per le amministrative di Roma 2016, nel pomeriggio del 21 maggio anche il Movimento 5 Stelle ha fatto tappa a Settebagni – nel Terzo Municipio della capitale – per conoscere il quartiere e farsi conoscere dai suoi residenti. A differenza però di chi è

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venuto prima – Roberto Giachetti nelle settimane precedenti e Alfio Marchini la mattina dello stesso giorno – non c’è stata la presenza del candidato sindaco (che per il M5S, lo ricordiamo, è Virginia Raggi) ma solo della candidata alla presidenza del Terzo Municipio, Roberta Capoccioni, insieme ad alcuni aspiranti consiglieri capitolini e municipali e ai consiglieri uscenti Simone Proietti e Massimo Moretti. Questo, come hanno tenuto a specificare gli stessi esponenti del Movimento, in base al ben noto principio ispiratore dell’ “uno vale uno”, per il quale la loro presenza equivale a image

quella dell’aspirante sindaco. L’incontro si è tenuto presso il parco intitolato a Umberto Nobile, presenti alcuni membri del locale Comitato di Quartiere, in una atmosfera colloquiale su un paio di panchine. Anche in questa occasione sono state presentate agli ospiti alcune istanze ritenute prioritarie per il quartiere: l’accesso alla parte collinare tramite un nuovo ponte o sottopasso, la manutenzione del territorio – tema particolarmente sentito dopo il recente ennesimo allagamento e reso in quel momento lampante dalle condizioni di incuria dello stesso parco Nobile – la sicurezza, la mancanza di una vera piazza come centro di aggregazione e – argomento che non ricordiamo tra quelli esplicitati in precedenza – l’esigenza di ripristinare l’antico accesso alle scuole dalla cima della collina di Settebagni.
Alessandro Pino