Archivio | luglio, 2015
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Serata a piazza Sempione sotto le (Cinque) Stelle – di Alessandro Pino

30 Lug

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Di Maio, Di Battista e Lombardi: i volti più noti del Movimento intervenuti sul palco nel cuore del Terzo Municipio

Il territorio del Terzo Municipio di Roma Capitale sembra essere diventato quasi il centro della politica nazionale: se al parco delle Valli si sta concludendo in questi giorni la Festa romana dell’Unità, la sera del 30 luglio è stato il Movimento Cinque Stelle a tenere banco  portando in piazza Sempione i propri portavoce relativi ai diversi livelli istituzionali (Comune di Roma, Consiglio Regionale del Lazio, Camera dei Deputati, Parlamento Europeo). Buona la risposta del pubblico che man mano ha riempito la piazza

Simone Proietti - consigliere M5S del Terzo Municipio - con Luigi Di Maio

Simone Proietti – consigliere M5S del Terzo Municipio – con Luigi Di Maio

soprattutto sul finale quando a intervenire sono stati i volti più noti del Movimento: i deputati  Roberta Lombardi, Luigi Di Maio  e Alessandro di Battista, il più istrionico del trio e richiestissimo dal pubblico per strette di mano e fotografie. Non c’era la coppia Grillo e Casaleggio, segno  che ormai  i rappresentanti a Cinque Stelle vanno avanti con le loro gambe. Il filo conduttore degli interventi, interrotti solo quando Di Maio si è accorto del malore di uno spettatore chiamando egli stesso dal microfono i soccorsi, è stato quello della pulizia morale da contrapporre al calderone di malaffare scoperchiato dalla vicenda di Mafia Capitale e considerato assolutamente bipartisan. Ci sarebbe però da considerare  che il diffuso sistema venuto alla luce – così come quelli relativi ad altri contesti – era comunque espressione di un consenso dal basso nel quale trovava radicamento e non certo una specie di entità aliena venuta da altri pianeti: possibile

Alessandro Di Battista

Alessandro Di Battista

dunque sperare in una rinascita morale e materiale della città nel momento in cui ci saranno le elezioni? Al riguardo Luigi Di Maio è cauto: «non è semplice, non è che arriva uno con la bacchetta magica e risolve tutti i problemi di Roma» anche se «quando le cose si vogliono fare si fanno». Più decisa Roberta Lombardi: «Penso che è arrivato il momento storico in cui i cittadini romani devono decidere se rimanere sudditi di questa classe politica e ricevere tutto quello che è un diritto come una gentile concessione che per averla dal potente di turno ti devi raccomandare. Devono decidere se rimanere sudditi del potente di turno o tornare a essere dei cittadini liberi».  Speranzoso Alessandro Di Battista: «Io ci spero tanto, la battaglia che fa il M5S più che elettorale è di informazione. Noi crediamo che grazie al lavoro fatto in questi due anni una serie di

Roberta Lombardi

Roberta Lombardi

indecenze che un tempo venivano più o meno nascoste oggi sono venute maggiormente a galla dando più strumenti ai cittadini per cambiare le loro scelte».  Soddisfatto della riuscita della serata il giovane consigliere municipale pentastellato Simone Proietti: «Volevo ringraziare gli attivisti del Terzo Municipio che hanno permesso tutto questo e i cittadini che sono venuti.  Di Battista è sceso tra la gente, questo per far capire che non abbiamo paura del confronto con dei cittadini liberi a differenza di qualcun altro che viene il giorno prima magari per sfuggire a qualche probabile contestazione».

Alessandro Pino

Piazza Sempione al crepuscolo

Piazza Sempione al crepuscolo

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Una serata a Roma tra volti noti dello spettacolo, chef e solidarietà – di Alessandro Pino

30 Lug

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Al Mondofitness il compleanno dell’associazione “Un mondo per amico” e la consegna  dell’assegno in favore dell’Ospedale Bambin Gesù raccolto dagli chef di “Con il cuore nel piatto”

Un doppio appuntamento all’insegna dello stile italiano anche in cucina, dell’eleganza e della solidarietà quello tenutosi la sera del 29 luglio ai bordi della bella piscina del centro Mondofitness di Roma: si celebrava infatti il primo anno di vita dell’associazione “Un mondo per amico” – sorta con l’obiettivo di diffondere i diritti della persona tramite la conoscenza della altre culture – e contestualmente si è completato il percorso dell’iniziativa “Con il cuore nel piatto” mirata a raccogliere fondi in favore dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù. Organizzata dalla Doc Italy e dalla Ma.Ma Management di DSC_0225Tiziana Sirna e Massimiliano Amadio, la manifestazione ha avuto come madrina la showgirl ed ex Miss Italia Nadia Bengala ed è stata presentata dalla giornalista Rai Camilla Nata (in abito lunghissimo con uno strascico interminabile). Prelibatezze particolarissime e vini pregiati sono stati offerti nel buffet a un pubblico selezionato in mezzo al quale si riconoscevano diversi personaggi dello spettacolo: l’attore Lorenzo Flaherty- qui testimonial dello sponsor Dining Card Italia – l’attrice Fioretta Mari, la modella Giada Pulcinelli, il tenore Sergio Panajia e ancora l’attrice Marilù De Nicola, la modella Olga Matsyna, il fotografo di moda Roberto Scardoni, la produttrice Manuela Metri e il presidente di “Un mondo per amico” onorevole Gilberto Casciani, mentre era il dj Andrea Bruzzese a curare il gradevole sottofondo musicale. Durante la serata è stato consegnato a una responsabile dell’Ospedale Bambin Gesù l’assegno di quasi diecimila euro a coronamento di “Con il

Lorenzo Flaherty e Camilla Nata

Lorenzo Flaherty e Camilla Nata

cuore nel piatto”, idea degli chef Laura Marciani e Michele Papagno che assieme a più di venti loro colleghi (anche stellati) avevano raccolto tale cifra lavorando gratuitamente per preparare una cena al “Ristorante degli Angeli” di Magliano Sabina: la somma servirà ad acquistare un complesso macchinario per le visite dei piccoli pazienti. «Sono contentissima, non riesco neanche a spiegare l’emozione che provo dentro» ha dichiarato la chef dopo la cerimonia. Per il futuro Laura vorrebbe creare una casa dove tenere dei corsi gratuiti di cucina con i suoi colleghi che hanno partecipato a “Con il cuore nel piatto” per chi viene da situazioni disagiate e cerca una seconda chance. Insomma è stata una sera d’estate di quelle cui forse solo Roma riesce a dare vita.

Alessandro Pino

Nadia Bengala, madrina della serata

Nadia Bengala, madrina della serata

Il buffet

Il buffet

Il tenore Sergio Panaija con Marilù De Nicola

Il tenore Sergio Panaija con Marilù De Nicola

 

 

La giornalista Camilla Nata, presentatrice della serata

La giornalista Camilla Nata, presentatrice della serata

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La consegna dell'assegno per il Bambin Gesù

La consegna dell’assegno per il Bambin Gesù

L'onorevole Gilberto Casciani, la chef Laura Marciani e Camilla Nata

L’onorevole Gilberto Casciani, la chef Laura Marciani e Camilla Nata

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Il parco sopra la stazione Jonio della metro B1: a tre mesi dall’apertura è in condizioni desolanti – di Alessandro Pino

27 Lug
Dopo il passaggio dei barbari

Dopo il passaggio dei barbari

 

I teppisti hanno già rovinato il giardino anche grazie all’assenza di sorveglianza e di una chiusura notturna

Ad appena tre mesi dall’inaugurazione il giardino pubblico realizzato sulla copertura della stazione Jonio della metro B1 – nel quartiere Val Melaina, Terzo Municipio di Roma Capitale – è già finito preda del più barbaro teppismo: le panchine in marmo bianco e le pareti sono state imbrattate con scarabocchi fatti con lo spray o con pennarelli, ovunque sono sparse bottiglie di birra intere o in frantumi e la staccionata che DSC_0172recintava lo spazio per i più piccoli è stata spezzata e divelta. Senz’altro gli autori di tutto questo hanno avuto mano libera anche grazie al fatto che i cancelli di accesso su via Scarpanto rimangono aperti nelle ore notturne: certo sarebbe sempre possibile scavalcarli vista la totale assenza di vigilanza ma almeno si eviterebbero episodi clamorosi come quello accaduto la notte tra il 25 e il 26 luglio quando dei ragazzi sono entrati nel parco con una vetturetta a motore. Come non bastasse, la vegetazione dell’adiacente area giochi ancora da inaugurare si sta seccando rapidamente, forse perchè qualcosa nel sistema di irrigazione non va. Davanti a uno scenario tanto DSC_0170desolante il volto di Lorella Giribaldi, presidente del Comitato Indipendente Val Melaina – una che per il quartiere e per il territorio municipale ha dato pure l’anima – è il ritratto dello sconforto: «Il nostro Comitato si è battuto con Roma Metropolitane, con Il Comune, con il Municipio per ottenere un parco per i residenti del quartiere ma vedendolo stasera penso sarebbe stata meglio una spianata di cemento. Noi cittadini non meritiamo nulla, perché finché i cittadini onesti e che rispettano le regole non scendono in piazza e affrontano quegli altri cui non importa nulla del bene comune andrà sempre così».  Difficile darle torto: in effetti ci si chiede con rabbia e frustrazione che senso abbia spendersi tanto per il posto in cui si vive e per i propri concittadini se  poi i risultati sono questi. Certo che se dopo tre mesi di vita il parco si trova in tali condizioni,  di questo passo tra un anno sarà di fatto un luogo malfamato ed evitato proprio dalle famiglie con bambini e dagli anziani che si voleva lo popolassero.

 Alessandro Pino

 

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La recinzione spezzata dell’area per i bambini

La staccionata dell'area giochi divelta e buttata a terra

La staccionata dell’area giochi divelta e buttata a terra

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L'area giochi adiacente il giardino ormai secca

L’area giochi adiacente il giardino ormai secca

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In macchina dentro il giardino  (si ringrazia L. Giribaldi per la foto)

In macchina dentro il giardino
(si ringrazia L. Giribaldi per la foto)

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Scarabocchi ovunque

Ancora scarabocchi dappertutto

Ancora scarabocchi dappertutto

 

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In Campidoglio danno i numeri e Roma, per volere dell’Istat, perde i numeri romani. Forse.

24 Lug

Polemiche e confusione per una delibera del Comune che impone la sostituzione con lettere o numeri arabi in quei toponimi che includono numeri romani: per ora, pare, il cambio solo negli archivi

20150724_073520-1Così com’era apparsa anche sulla stampa nazionale era una di quelle notizie da far perdere le staffe a quei romani innamorati di Roma ed esasperati da inefficienza, disservizi e insicurezza: per recepire una direttiva dell’Istat in materia di standardizzazione delle indicazioni toponomastiche, l’assemblea capitolina ha deliberato di non usare più i numeri romani – ove presenti nel nome,  vedasi quelli che ricordano una data legata a un avvenimento come  “via XX settembre” o “o viale XXI aprile” o anche “Piazza Pio IX”  – sostituendoli a seconda dei casi con cifre arabe o lettere.  Subito si è scatenato in rete uno di quegli spontanei quanto fugaci movimenti di opinione che paventava l’odiosa immagine di una sostituzione in massa di targhe stradali sulle strade della Capitale: odiosa non solo perché inquadrata nell’ attuale disastroso panorama romano  – al punto di ricordare le discussioni sul sesso degli angeli mentre Costantinopoli veniva saccheggiata dai barbari – ma perché avrebbe cancellato una delle basi di una civiltà e di una cultura proprio dal luogo in cui esse nacquero e si svilupparono. Una civiltà che ancora oggi attira turisti e studiosi da tutto il mondo. Qualcuno si è anche spinto a paragonare l’amministrazione Marino ad Attila – il barbaro al cui passaggio non cresceva più l’erba – per la furia iconoclasta mostrata verso i simboli della classicità capitolina: in molti considerano a dir poco scellerata la recente introduzione del nuovo logo del Comune (quello con scritto Rom&You) che doveva  soppiantare lo scudo con la bimillenaria iscrizione S. P. Q. R. sormontato da una corona. Poi sulla stampa si sono lette delle parziali rettifiche: a quanto pare il cambio avverrebbe  soltanto negli atti ufficiali e negli archivi elettronici ,mentre dal vero rimarrebbero al loro posto le targhe stradali già esistenti, così come i documenti di identità di chi vive nelle vie interessate. Al proposito si era anche gridato al complotto, alla bufala, all’esagerazione di chi per forza vuole attaccare l’attuale Sindaco di Roma. Rimane però un fatto: secondo quanto si è letto, sembra che al deteriorarsi dei supporti in questione – si pensi a una targa stradale che viene vandalizzata –  quelli in sostituzione verranno realizzati con la nuova dicitura senza più i numeri romani, riproponendo quindi di fatto la polemica iniziale sulla romanità violata. Così, al momento, ci sono varie note ufficiali che sembrano contraddirsi a vicenda. Si, no, forse. Chissà, vedremo. Da parte nostra ci permettiamo un’osservazione: visto che l’amministrazione si è nascosta dietro un dito ripetendo come un rosario il “ce lo chiede l’Istat”, allora rispetto a certe questioni di lana caprina avrebbe la precedenza il caro vecchio buon senso che chiede di far tornare una città a livelli di vivibilità decente, altro che “standardizzazione”.

Alessandro Pino e Luciana Miocchi

Ancora una cartolina dal Terzo Municipio della Capitale – di Alessandro Pino

23 Lug

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Argomento qui trattato più volte ma che ahinoi offre sempre nuovi spunti per essere riproposto: l’inciviltà suicida di chi continua a depositare rifiuti di ogni tipo vicino alle campane della raccolta vetro, unici contenitori rimasti sulle strade di quei quartieri del Terzo Municipio di Roma Capitale – tra cui Settebagni dove è stata scattata la foto –  nei quali è stata attivata la raccolta differenziata domestica dell’immondizia.
Ciliegina sulla torta, oltre ai sacchetti è stato lasciato anche un vecchio televisore a tubo catodico.
Loro continuano a gettare, noi a documentare sperando che qualcuno intervenga: anche cittadini qualunque, stufi di essere sepolto dal pattume dei trogloditi.
Magari a sentirsi apostrofare in malo modo ci pensano due volte.

Alessandro Pino

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I giochi dei bambini dell’antica Roma al Parco delle Valli – di Alessandro Pino

22 Lug

Il 24 luglio nell’ambito della Festa de l’Unità l’associazione “Il carro de’ comici” proporrà ai più piccoli un pomeriggio da trascorrere come i coetanei di duemila anni fa

Come si divertivano i giovanissimi antichi romani? Quali erano i loro giochi preferiti? Per scoprirlo basta andare il prossimo 24 luglio (ore 17 e 30) al Parco delle Valli, nel cuore del Terzo Municipio della Capitale, dove nell’ambito della Festa capitolina de l’Unità si terrà il laboratorio “I giochi dei bambini nell’antica Roma”, replica di quelli già svolti in precedenti date e ai quali si riferiscono le immagini.

Il gioco chiamato "nuces castellatae"

Il gioco chiamato “nuces castellatae”

L’iniziativa è organizzata dall’associazione Il Carro de’ Comici (il cui fondatore Gherardo Ruggiero ha ricevuto il “Premio Montesacro” per la sua opera di divulgazione) in collaborazione con la Music Theatre International. Il laboratorio vuole coinvolgere i più piccoli proponendo loro di trascorrere un pomeriggio giocando come i coetanei di duemila anni fa e scoprendo che – smartphone e videogiochi esclusi – ci si divertiva non tanto diversamente da oggi: le bambine giocavano con le bambole (anche snodabili per le più facoltose), i maschietti invece delle automobiline guidavano carri in miniatura trainati da cani o capre. Era popolare un gioco chiamato “nuces castellatae”, consistente nel riuscire a centrare con una noce l’imboccatura di un vaso o appunto di una torretta costruita ammonticchiando i frutti in guscio, sullo stesso principio di certi apparecchi di tiro al bersaglio visibili nei luna park. Si giocava a palla anche a quel tempo: erano fatte di stoffa o con membrana animale e riempite di stracci. Oggi pressoché dimenticati – ma i nostri nonni ci giocavano eccome – sono i trampoli, la trottola, il cerchio di legno fatto rotolare aiutandosi con un bastone e i duelli con la spada, anzi con il gladio come al Colosseo.  Tutto questo verrà proposto ai giovani partecipanti secondo il motto “divulgare divertendo” scelto per l’associazione Il Carro de’ Comici: perché imparare cose nuove è bello, se lo si fa anche in modo piacevole è meglio.

Alessandro Pino

 

(si ringrazia per la foto Gherardo Ruggiero)

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Storie metropolitane: il reggipalo romantico

21 Lug

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Piazza degli Euganei, Tufello centro, quartiere romano del III Municipio di Roma Capitale.

Non è dato sapere se si tratta di un reggipoppe sfuggito alla vigilanza delle mollette di uno stendibiancheria oppure sia stato lanciato per strada da una proprietaria in preda ad un eccesso di caldo o dimenticato nel rivestirsi velocemente dopo un incontro clandestino e in open air. Ma è quasi una presenza carina, un’altra istallazione metropolitana new wave in una Roma purtroppo ormai abituata a vedere ben altri oggetti spersi per strada. Non possiamo che gioire dell’abbraccio al palo. Sempre qualcosa regge, metaforicamente. E poi, quest’indumento intimo può ritenersi fortunato, una volta, i suoi colleghi venivano bruciati in pubblica piazza, quando le femministe lo ritenevano un simbolo nefasto, prima dell’avvento del push up.

Luciana Miocchi

(Si ringrazia Lorella Giribaldi per aver concesso a questo blog il proprio scatto)

(Ri)habemus nasonem! – di Alessandro Pino

21 Lug

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Era rimasto mutilato qualche giorno fa del cannello di uscita dell’acqua – diventando pressochè inservibile – il “nasone” che si trova a Settebagni, Terzo Municipio di Roma Capitale, alla confluenza tra la Salaria e via Sant’Antonio di Padova.
Ne era nato un piccolo “giallo” di quartiere sulla sorte del beccuccio in metallo e su come fosse sparito. In merito era intervenuto ufficialmente anche il presidente del Consiglio Municipale, Riccardo Corbucci, chiedendone ad Acea il ripristino.
Ed eccola qua, dunque, la fontanella di acqua pubblica  nuovamente funzionante anche se sempre un po’ sollevata dalla base. Meglio così che niente.

Alessandro Pino

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L’ambulatorio di Traumatologia Sportiva dell’Ospedale San Carlo di Nancy a Roma: un servizio specifico per gli atleti di tutti i giorni – di Alessandro Pino

20 Lug

Diretto dal dottor Carlo Felice De Biase, in passato nazionale di rugby, offre cure mirate per gli sportivi infortunati al costo del ticket

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Il dottor Carlo Felice De Biase

Un ambulatorio pubblico dedicato – ma non riservato in esclusiva, si badi – agli sportivi che riportano infortuni nella loro attività, svolta a livello amatoriale come agonistico ma spesso fuori dalla portata dei riflettori e della folla degli stadi: è questo il concetto di fondo che ha spinto il dottor Carlo Felice De Biase a promuovere meno di un anno fa l’apertura  a Roma presso l’Ospedale San Carlo di Nancy dell’Ambulatorio di Traumatologia Sportiva da lui diretto. L’impegno del dottor De Biase in tal senso non è casuale: è stato un giocatore di rugby ad altissimo livello, militando anche nella nazionale A dal 1987 al 1991, molto prima che divenisse uno sport alla moda come è oggi. «In una partita al Flaminio nell’89 giocavamo con l’Australia – ricorda il dottor De Biase – e sugli spalti ci saranno stati quattro gatti, insomma gli amici e i parenti. A quel tempo quando ti facevi male non sapevi dove curarti perché praticavi uno sport per così dire minore. Ho vissuto da sportivo la difficoltà di cercare chi ti mettesse sulla strada giusta per recuperare dopo un infortunio». Perché è chiaro che gli sportivi hanno esigenze diverse rispetto ai pazienti generici: «Se sono impegnato in un campionato di pallavolo o pallacanestro e mi faccio male voglio tornare a giocare domani – spiega De Biase – magari anche se non perfettamente guarito e devo essere seguito, va capita anche la psicologia dello sportivo: hanno la volontà di recuperare il prima possibile ma alle volte bisogna frenarli nel senso che una volta messi sulla strada giusta per guarire bruciano le tappe». Proprio qui si arriva all’idea portante dell’Ambulatorio di Traumatologia Sportiva diretto da De Biase: «Anche se vengo dall’esperienza a Parma dove ero responsabile della Unità Operativa Chirurgia Spalla e Gomito dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedale Maggiore e avevo in gestione tutta la chirurgia della franchigia delle Zebre (ha operato anche la seconda linea Marco Bortolami alla spalla, ndr) non voglio che questo diventi un ambulatorio elitario né che venga conosciuto perché vi sono stati in cura grossi nomi dello sport. Questo è un ambulatorio realmente aperto a tutti dove vengono curati sportivi che non hanno la possibilità di andare da altre parti, sennò diventa una cosa elitaria: il calciatore di serie A trova mille strade per farsi curare in costose cliniche private, invece questo è un ambulatorio pubblico per le

L'Ospedale San Carlo di Nancy a Roma

L’Ospedale San Carlo di Nancy a Roma

persone comuni, per chi fa sport meno considerati oppure a livello amatoriale ma necessita comunque di cure mirate e specifiche». Il dottor De Biase spiega come ci si rivolge concretamente all’ambulatorio di Traumatologia Sportiva e quali sono i passi del percorso di cura: «L’ambulatorio si trova a Roma presso l’Ospedale San Carlo di Nancy in via Aurelia 275. L’apertura è il lunedì pomeriggio dalle quattordici alle diciotto, è preferibile telefonare per un appuntamento (allo 06 39706496)ma è possibile anche accedere d’urgenza se magari il sabato o la domenica ci si è infortunati giocando o in gara la prestazione viene fornita comunque.  Pagando semplicemente il ticket il paziente viene visitato, se è necessario un accertamento (ecografia, radiografia, risonanza magnetica) viene ovviamente proposto di farlo presso di noi, velocizzando il percorso e permettendoci di fare rapidamente una diagnosi in base alla quale viene impostato il programma riabilitativo o medico chirurgico. Ovviamente se il programma è chirurgico, l’intervento viene effettuato  dagli specialisti che si occupano di quella patologia: Essendo stato io stesso uno sportivo posso capirne meglio il trauma, perché se  uno lo ha vissuto sa individuare meglio anche casi particolari. Poi però all’interno dell’ospedale ci sono le diverse divisioni, ormai l’ortopedia è diventata  superspecialistica quindi se io ritengo che uno debba fare un intervento di artroscopia al collo piede c’è chi si occupa di quel settore. Per esempio qui sono anche responsabile della chirurgia dell’arto superiore. Il fatto che non ci sia il “tuttologo” è una garanzia per i malati».  Se invece viene disposto di effettuare un trattamento fisioterapico il paziente viene indirizzato verso strutture riabilitative sportive di fiducia che ovviamente sono specializzate rispetto a quelle normali perché anche in questo caso le esigenze degli sportivi sono particolari. Per il futuro c’è in progetto di  incrementare i servizi anche in altri giorni della settimana e la possibilità di attivare un percorso fisioterapico interno, offrendo non solo la parte diagnostica e clinica ma anche la parte riabilitativa specifica per il paziente. Gli sportivi sono dei pazienti particolari anche dopo la guarigione, secondo il dottor De Biase: «C’è una riconoscenza diversa rispetto al paziente normale quando si riprende la funzione, quando si guarisce e si possono riprendere le gare o l’attività sportiva in genere. Si apprezza di più quello che non si aveva rispetto al paziente normale».

Alessandro Pino

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Le riflessioni sull’Expo nel primo libro di una nostra amica

18 Lug
Concetta Di Lunardo

Concetta Di Lunardo

La giornalista Concetta di Lunardo ha pubblicato “Expo 2015 – istruzioni per l’uso”

(pubblicato su http://www.di-roma.com)

Siamo lieti di presentare un libro scritto da Concetta Di Lunardo – giornalista e docente di filosofia che conosciamo ormai da anni – dall’eloquente titolo “Expo – istruzioni per l’uso” . Pubblicato dalla Armando Siciliano Editore,  è un saggio per capire l’evento scritto da Di Lunardo seguendo il binario PINOlibroexpo (1)della sua attività giornalistica e di insegnante. Prendendo spunto dall’incarico di addetta stampa in un convegno preparatorio alla partecipazione della Sicilia – sua regione di origine – all’Expo, vuole essere strumento di riflessione anche filosofica su di esso, ravvisandone le contraddizioni: la presenza ufficiale – in una manifestazione che dichiaratamente si fonda sul rapporto tra alimentazione e sviluppo sostenibile –  di  multinazionali dell’alimentazione globalizzata, non proprio esempio di salutismo alimentare (come una nota catena di fast food) e la carenza nei fatti di una riflessione su tale rapportoche pure era negli intenti fondanti. «Mi sembrava utile scriverlo per i miei studenti – afferma l’autrice – perché leggendo i documenti mi sembrava ci fossero cose che non quadravano. Poi ci sono stata e ho scoperto che era anche peggio: speravo non fosse una fiera del cibo e invece lo è, speravo ci fosse sensibilità rispetto al tema della biodiversità e invece ho trovato persino un padiglione in cui si uccide la biodiverità. Mi riferisco all’esposizione di borse, portafogli, bracciali in pelle di pitone, cammello, coccodrillo. Insomma una vera meraviglia il padiglione senegalese!».

Alessandro Pino

Luglio di fuoco nel Terzo Municipio: ancora incendi – di Alessandro Pino

17 Lug

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Un altro incendio ha intaccato il verde del territorio del Terzo Municipio, questa volta il 17 luglio nelle adiacenze del Viadotto dei Presidenti, non lontano dalla Bufalotta dove il pomeriggio precedente erano divampate le fiamme. Una colonna di fumo nero è stata ben visibile anche a distanza ma fortunatamente l’incendio è stato domato poco dopo le diciassette.
Gli inviti alla prudenza non bastano mai anche se occorre considerare la presenza di numerosi microaccampamenti di senza tetto, con il conseguente rischio dato dall’uso di fornelletti a gas per cucinare.

Alessandro Pino

(Si ringrazia per la foto Lorella Giribaldi)

Monte Sacro violenta: anziana scippata, cade a terra battendo la testa – di Alessandro Pino

17 Lug

Grave episodio di criminalità urbana la sera del 16 luglio a Monte Sacro, nel cuore del Terzo Municipio di Roma Capitale: erano le venti circa quando una donna sessantottenne è stata scippata all’incrocio tra il viale Carnaro e via Brennero da due delinquenti che viaggiavano a bordo di uno scooter risultato rubato poco prima nel vicino quartiere Talenti.

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Il luogo dello scippo

La vittima a causa dello strattone è caduta a terra battendo la testa, riportando un trauma cranico con danni cerebrali. Trasportata al Policlinico Umberto I dove è stata operata, si trova in prognosi riservata.
Sulla vicenda indagano i Carabinieri della Compagnia Roma Monte Sacro.

Alessandro Pino

Incendio nella campagna tra Bufalotta e Porta di Roma

16 Lug

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Nel pomeriggio del 16 luglio un incendio si è sviluppato nella campagna in zona Bufalotta nel Terzo Municipio di Roma Capitale.
Sul posto i Vigili del Fuoco e un elicottero con serbatoio di liquido estinguente.

Alessandro Pino

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Un sondaggio per aiutare una studentessa di ingegneria a terminare la sua tesi

15 Lug

Ricevo questo messaggio e lo pubblico, sperando che rispondiate numerosi. Si tratta di dare una mano senza dover spendere nulla, se non qualche minuto del proprio tempo, per rispondere alle domande di un breve sondaggio. Nulla da comprare, tranquilli.

“Sono Smeralda Saccà, una studentessa laureanda in Ingegneria Civile Infrastrutture e difesa del territorio presso l’Università degli studi di Messina. Per la mia tesi magistrale sto valutando le interazioni tra processi idrologici e socio-economici a Roma in area potenzialmente inondabili in prossimità del Tevere. Il mio obiettivo è definire le dinamiche della percezione del rischio di inondazione dal periodo che precede la costruzione dei muraglioni ai giorni nostri. “

Mi raccomando, la cosa è fondamentale per la ricerca che andrà ad integrare la sua tesi. Devo ammettere che alcuni quesiti mi hanno costretto, una volta finito, ad andare a documentarmi. Ho scoperto di saperne poco, proprio poco. Eppure il Tevere mi segue passo passo, per buona parte degli spostamenti della mia giornata

https://docs.google.com/forms/d/12P6k-hYMSBuyj50tBG7d09UrCDqL6K_sbVLQo8nL614/viewform

Settebagni, Terzo Municipio di Roma Capitale: un “nasone”…mutilato – di Alessandro Pino

14 Lug

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Un nuovo episodio arricchisce (si fa per dire) la saga delle fontanelle pubbliche a Settebagni, Terzo Municipio di Roma Capitale, più volte negli anni scorsi oggetto di incidenti, incuria, guasti se non addirittura furti. A finire sotto i riflettori delle cronache di quartiere stavolta è il “nasone” vicino la chiesa di Sant’Antonio di Padova, rimasto improvvisamente senza il cannello metallico e diventando quindi inservibile: il flusso dell’acqua scorre debolmente lungo la colonnina in bronzo che  inoltre appare completamente sollevata dalla base. Come sia accaduto il fatto, non si sa ancora: difficile comunque ipotizzare sia caduto da solo come una foglia secca. Sembra comunque che il pezzo sia custodito da alcuni residenti in attesa della riparazione.
Da ricordare che  la fontanella in  questione non è quella originale, scomparsa una sera alcuni anni fa e rimpiazzata da quella oggi mutilata.

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Una serata di sfilate nel cuore dell’antica Roma tra abiti da sposa, gioielli e volti noti – di Alessandro Pino

13 Lug

Fashion dinner all’Os Club per gli abiti da sposa di Paola Cipriani Couture e i gioielli Giamore

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In una settimana ricca di eventi che hanno portato nuovamente Roma a pieno diritto tra le capitali dell’alta moda, c’è stato lo scorso 11 luglio un appuntamento di quelli che coniugano stile e mondanità come solo la Città Eterna sa creare. Nel magnifico giardino interno dell’Os Club, chiccosissimo locale nel cuore del Colle Oppio, si è svolta una sfilata per presentare un autentico duetto dello stile italiano: gli

Paola Cipriani con le sue modelle

Paola Cipriani con le sue indossatrici

abiti da sposa della maison Paola Cipriani Couture, impreziositi dai gioielli Giamore realizzati da Danilo Giannoni. Madrina della serata – condotta dalla speaker radiofonica Alessia Pellegrino di Radio Godot , simpaticamente in abito nuziale – l’attrice cinematografica e televisiva Elena Russo. Nel pubblico, volti noti dello spettacolo, dell’informazione, della cultura e di tutto quel pianeta romano un po’ patinato che piace sempre: il direttore della rivista Eva3000 – media partner dell’evento – Roberta Damiata, l’attrice Simona Borioni, la scrittrice Iolanda Pomposelli (autrice di D’altronde sono uomini), l’attrice e presentatrice Patrizia Pellegrino; qualcuno ha avvistato anche la Marchesa d’Aragona, noto personaggio televisivo. Dame in lungo o in tubino, gentlemen in abito bianco, paparazzi e giornalisti scatenati con le reflex, l’allegro assalto al buffet che non guasta mai e naturalmente l’elegante sfilata sono stati gli altri ingredienti di un appuntamento davvero riuscito.

Alessandro Pino

Paola Cipriani con la conduttrice Alessia Pellegrino

Paola Cipriani con la conduttrice Alessia Pellegrino

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La scrittrice Iolanda Pomposelli

La scrittrice Iolanda Pomposelli

Paola Cipriani tra Francesco Salvatore Cagnazzo e Anita Valentina Fiorino di Giamore

Paola Cipriani tra Francesco Salvatore Cagnazzo e Anita Valentina Fiorino di Giamore

Assalto al buffet!

Assalto al buffet!

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Il giardino dell’Os Club

Patrizia Pellegrino con un'ospite

Patrizia Pellegrino con un’ospite

L'attrice Simona Borioni conversa con la scrittrice Iolanda Pomposelli

L’attrice Simona Borioni conversa con la scrittrice Iolanda Pomposelli

L'attrice Elena Russo, madrina della serata, con Alessia Pellegrino

L’attrice Elena Russo, madrina della serata, con Alessia Pellegrino

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Flashbook- il video a ciel sereno

9 Lug

Alessandro Pino dal Parco degli Acquedotti di Roma per un incontro della serie Flashbook

Se il Terzo Municipio viene ridotto a un cesso – di Alessandro Pino

7 Lug

No, quello apparso in via Renato Fucini – quartiere Talenti, Terzo Municipio di Roma Capitale –

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non è un nuovo tipo di vespasiano con annesso bidet anche se servirebbe davvero in una città dove lo scagazzo en plen air è ormai pratica diffusa.
Semplicemente qualcuno ha ristrutturato il bagno e invece di portare i vecchi sanitari all’isola ecologica Ama se ne è liberato così.

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Certo che continuando di questo passo Roma Capitale viene ridotta a un…pitale.

Alessandro Pino

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Tangenziale Est di Roma: un incendio in galleria che non c’è. Ma se poi c’è davvero? – di Alessandro Pino e Luciana Miocchi

6 Lug

Sono ormai alcuni giorni che su un tabellone elettronico della Tangenziale Est di Roma – all’ingresso del tunnel della Nuova Circonvallazione Interna in direzione San Giovanni – appare la scritta “Incendio in galleria” accompagnata da un inequivocabile segnale di divieto di transito. Solo che nella galleria di incendi non v’è traccia alcuna: il tabellone forse è rimasto fisso su quella segnalazione relativa a qualche DSC_1222episodio ormai superato. È vero, di fianco  c’è una lampada semaforica verde di via libera ma è molto più piccola del tabellone: sembra quasi assumere una importanza minore. Assieme al mero disservizio c’è un dato comportamentale che va messo in risalto: praticamente nessun guidatore di fronte a una segnalazione del genere accenna a frenare, si va avanti spediti. Forse tutti sanno già che si tratta di una informazione superata, assuefatti a vivere in una città dove non funziona più nulla? Oppure c’è chi va avanti comunque pronto a rischiare il tutto per tutto, per incoscienza o magari perché  arrivare tardi al lavoro costituirebbe un danno maggiore che finire arrostiti o asfissiati? In ogni caso sembra riproporsi la storiella di chi gridava al lupo al lupo: il giorno che davvero ci sarà un incendio in quella galleria nessuno crederà a un avviso del genere.

Alessandro Pino e Luciana Miocchi

Galleria

Calcio femminile: la Roma Decimoquarto giocherà finalmente in B rimanendo in Terzo Municipio – di Alessandro Pino

5 Lug

Scongiurato il rischio di dover rinunciare nuovamente alla serie cadetta

Alla fine  le ragazze della Roma Decimoquarto ce l’hanno fatta e la prossima stagione potranno finalmente giocare nel campionato di calcio di serie B dopo che si erano conquistate la promozione nella serie cadetta per il secondo anno consecutivo con un ruolino impressionante: tutte le partite vinte. Scacciata via, dunque, la frustrazione di dover nuovamente rinunciare – come accaduto la stagione precedente –  a causa dello sforzo economico e organizzativo altissimo, grazie alla tenacia della dirigenza con in testa il presidente Mauro Elisei che si è fatto in quattro per dare il giusto  risalto alle sue giovani gladiatrici e portarle in una arena degna del valore dimostrato. Doveroso elencare la rosa delle atlete 1allenate dal mister Filippo De Gaetano: il capitano Veronica Sciarretti, Giulia e Sara Boldrini, Laura Bottinelli, Alessandra Caruso, Roberta Chiarelli, Francesca Caterina D’Antoni, Maria Giulia D’Ercole, Veronica Di Cerbo, Ilaria Filippi, Valentina Foschi, Giorgia Grassi, Martina Maurelli, Maria Antonietta Maurilli, Roberta Pieroni, Federica Quartullo, Giorgia Ragnoli, Silvia Schiavoni, Germana Sciarra, Savina Vazzana, Nicoletta Vittori. Unica lieve nota malinconica, il trasloco dall’impianto “Angelucci” del Settebagni Calcio Salario che è stato il loro campo casalingo proprio nelle due stagioni vittoriose anche se lo spostamento sarà soltanto di un paio di chilometri in linea d’area: a quanto pare sembrerebbe certo l’accordo con l’Accademia Calcio che le ospiterà nella propria grande struttura in via di Settebagni – strada esterna al centro abitato omonimo e che anticamente faceva da confine alla zona così chiamata. In pratica, dunque, la Roma Decimoquarto rimarrà una squadra del Terzo Municipio di Roma Capitale.

Alessandro Pino